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Peter Mazzei, lo stile italiano vola negli States

Peter Mazzei, lo stile italiano vola negli States – Peter Mazzei racconta a MilanoPlatinum come la vera eleganza non sia solo apparenza, ma una sintesi di personalità, sobrietà e portamento.

Parlaci di te, e di come è nata la tua passione per lo stile

La passione per lo stile è nata quando ero ancora un bambino, perché in famiglia avevo uno zio che aveva una camiceria, e quindi in famiglia c’è sempre stata questa vicinanza allo stile, all’artigianalità e al prodotto sartoriale e al capo d’abbigliamento. Mi sono avvicinato a questo bellissimo mondo fin da bambino e a 4 anni ho fatto la mia prima “visita” alla camiceria di mio zio. Mi sono appassionato alla scelta dei tessuti, dei dettagli. C’è poi l’attesa per il prodotto finale, che ne fa un processo e non un fatto estemporaneo come lo shopping. Da qui è nata la passione per l’abbigliamento elegante e sartoriale, che con il passare del tempo, soprattutto quando ho iniziato a lavorare, ho potuto ampliare, facendone un “viaggio”, come amo definirlo io. Mi sono gradualmente avvicinato a sartorie di diverso tipo e ho iniziato a imparare sul campo, per necessità personale, molte cose e a sviluppare uno stile. Stile che è sempre in evoluzione, perché si è ispirati quotidianamente. Uno dei miei motti è “Ispira e lasciati ispirare”, e possono essere persone incontrate per strada, oppure sartorie, marche o prodotti visti in vetrina, oppure da viaggi; dai miei viaggi nel mondo ho tratto diverse ispirazioni, e ritengo che la cultura di ogni nazione sia estremamente importante e che arricchisca moltissimo.

Visto che lavori in Italia e all’estero, come cambia la visione di stile ed eleganza?

All’estero la visione di stile ed eleganza cambia molto, però la mia visione personale rimane estremamente fedele. Io ho una visione dello stile e di mia eleganza personale con un forte imprinting italiano, del quale vado orgoglioso e del quale mi sento portabandiera, da qui anche il nome di Italian Gent. Allo stesso tempo, all’estero ci si rende conto forse ancor di più di quanto lo stile italiano sia importante a livello mondiale e di quanto sia riconosciuto. Noi probabilmente non ci rendiamo conto di questa importanza e di quanto lo stile italiano abbia peso a livello mondiale e sulla cultura delle persone e su ciò che pensano. All’estero è ancora un elemento estremamente importante e di grande leva. Anche se analizziamo lo stile italiano un po’ dall’alto e con un certo distacco, ci rendiamo conto che ha fatto storia.

Ciò che oggi indossiamo si è sviluppato sostanzialmente verso la fine del ’700 circa; dopo le varie rivoluzioni anche gli aristocratici e le classi sociali più elevate hanno abbandonato un certo tipo di abbigliamento e hanno iniziato a vestirsi come ci vestiamo ancora oggi. Quindi abiti, camicie, il tutto in una versione più sobria rispetto ai broccati che erano in voga negli ambienti di corte. In quel momento storico probabilmente l’Italia non aveva un grande peso, quindi questi forti cambiamenti sono avvenuti principalmente in Inghilterra e in Francia. Tuttavia l’Italia, subito dopo quel periodo, ha iniziato ad applicare le sue eccellenze a queste tipologie di vestiti. In Francia quindi non c’è una grande storia sartoriale e di eleganza per l’uomo e per l’abito maschile. C’è un po’ in Inghilterra, dove però non c’è stata una grande evoluzione nei tessuti e nello stile; è uno stile molto interessante, soprattutto molto particolare, molto country. Se però parliamo di stile a 360°, di un’eleganza molto sobria ma anche più sofisticata, le eccellenze napoletane e milanesi hanno iniziato sempre più a prendere piede.

Lo stile italiano ha una storia molto vasta, ed è il motivo per cui oggi ha così tanto peso a livello mondiale. All’estero, lo stile maschile per eccellenza è quello italiano.

Come nasce The Italian Gent?

Nasce dalla “richiesta” del pubblico, se vogliamo. Amici e colleghi mi chiedono spesso servizi di immagini e di personal stylist. Ho iniziato quindi a livello puramente “amichevole”, poi una persona mi ha suggerito di farne una professione. Da qui è nata l’idea di lanciarmi in questa professione, che è anche la mia passione. Il nome The Italian Gent perché sono profondamente orgoglioso delle mie origini italiane e dello stile italiano.

 Quali sono le caratteristiche per identificare l’eleganza in un uomo?

Una delle caratteristiche principali è la sobrietà. Mi piace molto l’uomo estremamente sobrio, non mi pace invece lo sfoggio di abiti vistosi o di pezzi d’abbigliamento. Poi parlando di eleganza in un uomo, ho dei capi dai quali non posso prescindere e che reputo essenziali, per esempio la camicia, bianca soprattutto, e la giacca, un capo che mi piace moltissimo, perché rende più eleganti facendo riferimento a ciò che io reputo essere, prima di tutto, l’eleganza. Ciò che rende un uomo elegante, è il portamento, oltre alla personalità; è qui che si vede davvero l’eleganza.

Chi sono le tue icone di stile?

Ad oggi non ho icone di stile, alle quali mi sono ispirato. Sicuramente due persone, alle quali mi sono ispirato e che comunque apprezzavo moltissimo, da un punto di vista professionale e di stile, sono stati Gianni Agnelli e Luca Cordero di Montezemolo. Due persone che a livello professionale hanno dato tantissimo all’Italia e alle aziende per le quali hanno lavorato. Sono anche persone che a livello di stile, non solo come abbigliamento ma soprattutto per modi e portamento, hanno insegnato molto a tante generazioni.

Molto attivo anche sui social. Che importanza gli attribuisci?

Oggi sono la chiave della comunicazione, a 360°, per me che ovviamente cerco di interloquire e di parlare con le persone in modo diretto. Anche per le aziende sono canali fondamentali di comunicazione. Sono in fortissimo trend di crescita, e sicuramente in grandissima evoluzione. Sono estremamente importanti, anche perché forniscono un filo diretto con la persona alla quale e con la quale vogliamo comunicare, e ci danno anche l’opportunità di avere dei feedback e di testare quella che è la reazione delle persone. Personalmente è una strada che percorro e che percorrerò ancora di più; ci saranno evoluzioni che presto arriveranno, a mio avviso molto interessanti, sulla parte social. Sarò quindi molto più attivo nella parte social media, e spero che la cosa venga apprezzata.

Quali sono le prospettive future?

Le prospettive future sono estremamente interessanti ed eccitanti. Sto lavorando moltissimo su quelle che sono alcune nuove prospettive di sviluppo che, riprendendo quanto detto poco prima, hanno molto a che fare con i social. La mia attività di consulenza è molto importante, sia perché a me piace molto il rapporto con il cliente, sia perché è il motivo per cui è nato The Italian Gent, però al momento sto sviluppando una parte di attività parallele alla consulenza alla persona. Ci sono anche progetti ancora in divenire, molto interessanti, e probabilmente ci saranno anche alcune collaborazioni, ancora in fase embrionale. Sicuramente ci sarà un’espansione della comunicazione e dell’attività di The Italian Gent a 360°. Tra le prospettive future vi è anche quella di avvicinarmi maggiormente all’estero, e quindi abbracciare diverse nazioni oltre agli Stati Uniti.


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