YellowSquare, l’ostello per viaggiatori e Milanesi!

Anche se la pandemia non è ancora un brutto ricordo, Milano va avanti, rinasce e si rinnova. Saranno state la settimana del design e quella della moda che hanno riempito strade e hotel di buyers e di turisti oppure le centinaia di giovani, con Greta Thunberg in testa, arrivati in città per Young4Climate, incontro che ha dato il via alla Pre-Cop26 (riunione governativa con partecipanti di tutto il mondo) in preparazione alla Conferenza mondiale sul clima in programma a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre. Certo è che Milano è di nuovo vivace e, perfettamente in linea anche con quest’ultima grande questione clima-ambiente-surriscaldamento, c’è una new entry nel mondo dell’ospitalità milanese che si rivolge sia a chi viene in visita sia a chi, in città, ci abita.
Parliamo di YellowSquare, un ostello (sì, un ostello!) che ha aperto i battenti a Porta Romana, quartiere diventato ormai punto d’incontro cittadino per l’offerta culturale e di svago di cui dispone, visto che il Teatro Parenti, la Fondazione Prada, i Bagni Misteriosi, QC Termemilano e un’infinità di altri indirizzi preziosi fanno parte di questo tessuto urbano. YellowSquare si sviluppa in due palazzine collegate tra loro, si affaccia su una tranquilla via e si trova, letteralmente, proprio a due passi o poco più da questi poli d’attrazione.
Un ostello, dicevamo, ma di ultima generazione e, quindi, esperienziale: è una sorta di piazza aperta tutti i giorni e a tutte le ore, a tutti e per tutti, viaggiatori, abitanti del quartiere, milanesi e non di passaggio in zona. Tanti, infatti, gli spazi comuni: un bar caffetteria dove incontrarsi per mattutine colazioni o per un aperitivo, una grande sala per eventi e musica dal vivo, la Smart Square per il co-working e salette da affittare per un meeting, la Chapel (sconsacrata, era la cappella della casa d’accoglienza preesistente) per ballare, il Contesta Rock Hair, salone di parrucchiere dall’animo rock, la Play Area per il fitness, le arti, la danza. E ancora, un quieto cortile dove rilassarsi con un buon libro o per due chiacchiere.
Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, YellowSquare è all’avanguardia: servizi al 100% plastic free al bar e nella grande cucina comune per i residenti, dispenser nei bagni e camere con immissione ed estrazione d’aria con recupero di calore. Non solo, ogni camera (29 “d’hotel”, 12 con quattro letti e dormitori da 6-8 posti, con bagni privati in ogni tipologia di sistemazione) è caratterizzata da un murales (l’autore è lo street artist Cancelletto) che rappresenta un animale, un insetto, un uccello in pericolo d’estinzione: scansionando il QR code relativo appariranno simpatici e utili racconti animati sulla sua storia, realizzati dall’artista Waiki Toons.
Detto tutto questo, per capire meglio la genesi e l’anima di YellowSquare, l’idea è venuta ai fratelli Fabio e Marco Coppola, in società con il cugino Luigi Boccaforno. Romani e forti di un’esperienza decennale e di famiglia nel campo dell’ospitalità (nella Capitale c’è il loro primo party hostel, nato nel 1999) hanno deciso di puntare su Milano per quell’aria di Europa che si respira in città e per la sua dinamicità. La sfida è stata aprire YellowSquare proprio in un momento non semplice da vivere, ma con una gran voglia di ricominciare a condividere e a incontrarsi, arrivando da lontano o da pochi metri dalla porta di casa.
Yellow Square – via Lattuada 14 – Milano