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Tempo di “Requiem”: il classico di Giuseppe Verdi all’Auditorium

Tempo di “Requiem”: il classico di Giuseppe Verdi all’AuditoriumJader Bignamini torna a dirigere laVerdi, dopo il successo dello scorso giugno con uno sfavillante “Galà rossiniano”, nel grande classico di Giuseppe Verdi. Conclamata “bacchetta verdiana” sia in Italia che all’estero, atteso nel 2017 al Metropolitan per il debutto nel “tempio musicale” newyorkese, il conductor lombardo sarà alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano giovedì 3 (ore 20.30), venerdì 4 (ore 20.00) e domenica 6 novembre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano.
Sul palco di largo Mahler anche il Coro Sinfonico, diretto da Erina Gambarini. Il parterre dei solisti sarà composto da Inva Mula (soprano), Stefanie Iranyi (mezzosoprano), Azer Zada (tenore) e Kihwan Sim (basso).
Torna dunque l’appuntamento con quello che è diventato negli anni una “stella fissa” nella locandina de laVerdi: la “Messa da Requiem” del genio di Busseto è stata eseguita dall’Orchestra dell’Auditorium oltre 30 volte in Italia e all’estero – tra cui Vienna, Francoforte, Tokyo, St. Moritz, Budapest, Baku (Azerbaijan) – a cominciare dall’ormai lontana stagione 1996-97 con la Corale di Parma a Brescia e la direzione di Alun Francis; e ancora con il maestro Riccardo Chailly e con il maestro del Coro Romano Gandolfi, poi Ruben Jais, Eugene Kohn, Wayne Marshall, Aldo Ceccato, Zhang Xian, direttore musicale de laVerdi, quindi John Axelrod, direttore principale ospite dell’Orchestra, fino a oggi con Jader Bignamini, affiancato da Erina Gambarini.

Lasciamo al direttore Jader Bignamini il compito di introdurci al Requiem: La Messa da Requiem è una partitura complessa, lunga e articolata. È un brano dalla connotazione fortemente ‘italiana’, molto vicino al nostro dna, soprattutto molto vicino ai milanesi, non solo perché è stato scritto in memoria di Alessandro Manzoni. L’ho diretto in altre occasioni e questa è la terza volta per la stagione principale de laVerdi: per me ogni esecuzione è un’emozione sempre nuova. È un brano che l’Orchestra di Largo Mahler ‘possiede’, per cui il feeling con i musicisti è totale. Verdi ha la capacità di scrivere in modo impressivo; si sintonizza immediatamente con il pubblico e arriva deciso alla nostra anima, sposandosi perfettamente con la nostra indole. Riesce con due accordi a descrivere altrettanti stati d’animo completamente differenti; da una pagina all’altra riesce a descrivere impeccabilmente atmosfere diverse, e questo il pubblico lo percepisce al volo. In più, ogni pagina è strutturata per valorizzare le voci dei solisti e il loro potenziale espressivo, sia in termini di quantità che di qualità di ‘colore’”.

Il concerto di giovedì 3 è dedicato a Panama, in occasione della Festa Nazionale della Repubblica di Panama che celebra 113 anni d’indipendenza: sarà presente in sala Claudia Granati Buccellati, Console Onorario di Panama a Milano.
Sempre giovedì 3 in Auditorium (ore 18.00, Foyer della Balconata, ingresso libero), si terrà la tradizionale conferenza di introduzione al programma: Erina Gambarini e Laura Nicora parleranno de “Il Requiem, i Requiem”, approfondendo questo genere musicale. Da Mozart a Verdi, da Brahms a Fauré: molti dei grandi compositori della storia si sono cimentati nella scrittura di un Requiem. Di fronte all’ineluttabilità della condizione umana, al senso cristiano della morte e della vita eterna sono nate alcune delle pagine musicali più belle, tragiche e ricche di pathos, rigorose nei loro intrecci contrappuntistici, contemplative e rassegnate.