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SONIA PERONACI: RIPARTIAMO DA ME

SONIA PERONACI: RIPARTIAMO DA ME

In questa intervista, tracciamo il profilo di Sonia Peronaci, la pioniera delle ricette su web e la creatrice di GialloZafferano. Ora è tempo di nuove sfide, di nuove avventure: è tempo di soniaperonaci.it.

Partiamo da una notizia del 15 dicembre 2015: Banzai valuta la vendita della divisione media comprendente GialloZafferano e PianetaDonna. Stiamo parlando di 50 milioni di euro. Possibile grande operazione, grande prezzo, ma forse per te, anche se hai deciso di intraprendere un’altra strada, grande orgoglio: di fatto è partito tutto da te.

GialloZafferano è sempre stato la punta di diamante dell’area media: un grande traino, tanto è vero che, fin dall’ingresso di Banzai, quando il tuo interlocutore non sapeva cosa fosse “Banzai”, bastava dire “quelli di GialloZafferano”! “Giallo” è presto diventiato una realtà nota a tutti: tutti i fruitori di ricette online, bene o male, hanno finito per cucinare con GialloZafferano. Ed è sempre stato per me un grande orgoglio: a partire dall’idea pionieristica del 2006, fino alla quotazione in borsa. Ho vissuto praticamente ogni fase di Giallo: dalla sua nascita su web, in tempi in cui il web non veniva praticamente consideranto da anima viva, fino all’acquisizione del mio progetto da parte di una grande azienda; abbiamo realizzato libri, partecipazioni televisive… è stata davvero un’esperienza che mi ha formata tantissimo, e sono orgogliosa che il mio gusto editoriale abbia fatto in molti casi la differenza. Siti o blog di cucina ce ne sono tantissimi, però nessuno finora è riuscito a fare quello che abbiamo realizzato tutti noi con GialloZafferano. Ecco, quei soldi Giallo se li merita tutti, e naturalmente anche PianetaDonna, che conosco bene: sono entrambi prodotti che fanno attualmente grandi numeri e credo che Banzai si sia imposto nel mercato web come leader. Chiunque volesse comprare le testate di punta di Banzai farebbe un buon affare.

Mi racconti un po’ dei tuoi albori? Prima di creare GialloZafferano di cosa ti occupavi?

Prima di “Giallo” io ero una commercialista e svolgevo quell’attività insieme al mio compagno. Poi, insieme, abbiamo fondato GialloZafferano. Io mi sono sempre interessata ai locali in cui il cibo c’entrasse in particolar modo. La tematica del food mi ha catturata fin da piccola: mio padre aveva un ristorante, ma io non ho mai voluto seguire le orme paterne. Da figlia di ristoratori, so bene cosa significa fare quel lavoro, soprattutto dalla parte dei figli, che non vedono mai i propri genitori. Quindi cercavo un modo alternativo di dare seguito alla mia passione per il cibo: da appassionata di tecnologia, ho fin da subito guardato con curiosità il web, e ho pensato che sarebbe stato bello condividere con tutti la mia passione per il food e le ricette di famiglia. Ho iniziato a guardare con molto interesse a un modello americano, Martha Stewart: la mia idea iniziale non era di creare un sito di sole ricette, ma uno spazio che comprendesse diversi argomenti di interesse per l’universo femminile. Poi ci siamo però accorti che le ricette riscuotevano un grande riscontro, quindi abbiamo finito per concentrarci solo su queste. Prima di andarmene da GialloZafferano, in redazione lavoravano con me 30 persone: figuriamoci mi fossi dovuta occupare anche di altri campi! Sarebbe stato un esercito di persone da coordinare. Tornando ai tempi passati, abbiamo quindi deciso di dedicarci unicamente alle ricette, ma in un’ottica allora diversa: molte immagini e ricette davvero provate sui fornelli. Sempre più persone mi dicevano che, dopo aver comprato un libro o una rivista di ricette, a casa non riuscivano a riprodurne il risultato. Su GialloZafferano, invece, le ricette venivano sempre, se si seguivano tutti i passaggi: anche chi non sapeva cucinare, o si stava approcciando alla cucina, arrivava fino in fondo, grazie all’intuitività del sito! Semplice, intuitivo e, soprattutto, rivolto a un target molto preciso: le persone comuni. Niente stellati, niente ingredienti impossibili da reperire: tutto molto pratico e legato alle nostre tradizioni culinarie regionali, tra le più ricche e varie al mondo.

In breve tempo il vostro nuovo sito viene sempre più frequentato dal popolo del web: già anche ben prima dell’ingresso di Banzai, GialloZafferano contava diverse migliaia di visitatori ogni giorno.

È vero: noi avevano raccolto un massa molto considerevole di persone che ci seguivano e Banzai ha ritenuto che il sito fosse interessante da acquisire. Nel 2009 l’operazione si è conclusa felicemente con l’acquisizione da parte di Banzai. Poi c’è stato l’avvento dei social e altri eventi nel corso degli anni che hanno permesso il “boom” della cucina su internet. Quello che noi abbiamo subito capito è che era necessario (e lo è tuttora con soniaperonaci.it) guardarsi intorno e capire cosa la gente desiderava: cosa funziona meglio, quali sono gli strumenti migliori per la divulgazione di ricette: ascoltare gli utenti è sicuramente la cosa più importante per chi ha un’attività su web. Con Giallo mi sono concentrata esclusivamente sulla redazione online, oggi invece sento di volere esplorare anche l’offline, cosa che non ho mai potuto fare con impegno per motivi di tempo. Oggi credo che ci siano settori su web che sono un po’ saturi: è necessario introdurre una variante.

Prima di dedicarci a soniaperonaci.it, volevo sapere da te come si è conclusa la collaborazione con GialloZafferano.

Era già da un paio di anni che io sentivo che mi mancava qualcosa. GialloZafferano era ormai una realtà che camminava bene con le proprie gambe, anche grazie al grande supporto di Banzai. Si era però sempre e solo fermi sulle ricette, perché era l’argomento trainante: ogni anno comportava una crescita sui grafici, quindi non c’era bisogno di introdurre novità. Io però ho iniziato a sentire in modo sempre più insistente la mancanza del potermi dedicare anche a qualcosa di diverso e naturalmente mi rendevo conto che in quel contesto non era possibile: se vivi in un’azienda, alla fine devi fare quello che l’azienda stessa ritiene sia la cosa migliore per l’andamento generale. Alla fine ho deciso di prendere una strada in solitaria: dopo dieci anni trovo sia giusto rinnovarsi e affrontare nuove sfide, anche per prendere una boccata d’ossigeno. È stata una decisione un po’ sofferta da entrambe le parti, ma a quel punto inevitabile.

E adesso una nuova avventura: soniaperonaci.it. Obiettivi? Aspettative?

Innanzitutto sono molto contenta di questa nuova sfida, anche se non è stato affatto semplice metterla in piedi: abbandonare un posto di lavoro storico con le tue abitudini e le tue certezze per tuffarsi nell’ignoto non è propriamente un salto facile. Però l’ho digerito abbastanza in fretta, in virtù di quella spinta innovatrice che si era fatta larga con insistenza in me. Oggi soniaperonaci.it è un sito radicalmente diverso da GialloZafferano: parla sempre di ricette, ma la veste è molto più intima, con foto diverse e non c’è pubblicità: noi abbiamo scelto anche in questo di fare i pionieri e di non mettere la tabellare. Non ci sarà mai! Preferiamo avere entrate diverse, come per esempio l’offline. Credo si possa arrivare a guadagnare anche da altre fonti. Sfida temeraria ma appassionante!

Vedo sul tuo sito che sei molto attenta alla tematica delle intolleranze alimentari.

Sì, perché anch’io sono intollerante a glutine e latticini! Già da tempo gli utenti mi chiedevano, sempre più numerosi, ricette per chi avesse problemi di celiachia o altre intolleranze, e questo è uno di quei progetti che non sono riuscita a portare a termine in Giallo. Oggi mi piacerebbe dedicarmi alle intolleranze anche con il supporto di tutte quelle associazioni attive in questo settore. Dal momento che io stessa presento intolleranze a glutine e latticini, mi dedico con vera passione a questo tipo di ricette. Il mio desiderio è che le persone che mi seguono, cucinino comprando le farine non pronte, come quella di riso, di tapioca ecc. Io suggerisco il mix da realizzare con vari tipi di farine e il risultato è un composto assolutamente naturale e salutare.

Chiudiamo con il tuo rapporto con il social. Direi che è davvero ottimo: se GialloZafferano conta un seguito di oltre 1 milione di persone, il tuo profilo Facebook ne conta comunque oltre 500.000. Una cifra più che ragguardevole.

Noi abbiamo sempre curato moltissimo il rapporto con i social. Grazie a essi c’è proprio stato un grande balzo in avanti con GialloZafferano. Sui social la gente vedeva che chi stava dietro a Giallo ero proprio io: il fatto di mettermi in prima persona è proprio l’elemento che ha affiliato molta gente. Anche adesso, a maggior ragione, i social sono per me fondamentali, proprio per lo scambio d’opinioni. Oggi anche le aziende danno quasi più importanza ai social che ai siti tradizionali: si tratta di uno strumento molto potente, che però si deve saper gestire e calibrare correttamente. Da quando ho lasciato Giallo, il mio social piace molto di più, anche in termini di performance, senza che io abbia fatto alcunché: semplicemente ora la gente mi vede ancora di più come una di loro, non come l’espressione di un’azienda.


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