Smemoranda 2019, intervista al direttore Nico Colonna

Smemoranda 2019, intervista al direttore Nico Colonna – In occasione della presentazione dell’edizione Smemoranda 2019, considerata ormai non più solo un’agenda, ma una vera e propria icona di stile, abbiamo rivolto alcune domande a Nico Colonna, direttore editoriale e fra i creatori dell’agenda, insieme a Gino & Michele.
Smemoranda, la Smemo, è anche un libro dove leggere contributi dei personaggi dello spettacolo, della tv, della radio e della letteratura, e quest’anno il tema è Ciao!
Quattro semplici lettere che compongono uno dei saluti universalmente riconosciuti, semplice, chiaro, inequivocabile. L’esordio tra due persone, timido o spavaldo, che forse si trasformerà in qualcosa di più. Ciao! precede mille pensieri e discorsi immaginati che si aprono o si potrebbero aprire. E allora… Ciao!
Da dove è nato il nome Smemoranda?
È nato quasi per gioco: è un geniale “gerundivo” che mette insieme le parole “memoria-smemorato-agenda”. Un brand che si completa con la mela, il frutto proibito per eccellenza…
Quando ha iniziato a lavorare per Smemoranda si sarebbe aspettato tutto questo successo?
Assolutamente no! Nasciamo da una costola del movimento studentesco e il nostro obiettivo era realizzare un prodotto che non c’era, in prima battuta per noi stessi, produttori ma al tempo stesso consumatori.
Come è nata l’idea di Smemoranda, dei quadretti e della mela?
La formula magica fu un diario/agenda lungo 16 mesi, scritti e disegni che ritmavano lo scorrere dei giorni e le pagine a quadretti. Scrivere sui quadretti fu allora una piccola rivoluzione, impensabile e controcorrente. La mela perché, fin da Adamo ed Eva, ha rappresentato tutto ciò che è proibito, l’osare, la curiosità e tanto altro.
Come nasce la scelta del tema? E in che modo scegliete gli autori che scrivono su Smemoranda?
Il tema nasce in redazione, ma anche grazie al rapporto con i nostri fan che a centinaia di migliaia ci accompagnano sui social, il nostro grande ufficio marketing!
Il legame tra Smemoranda e la città di Milano è molto stretto, quanto ha influito lavorare in questa città sull’evoluzione di Smemoranda?
Tanto, perché noi siamo molto legati alla Metropoli che, soprattutto negli ultimi anni, rivive una seconda giovinezza: è tornata a essere quel laboratorio del Bel paese in cui innovazione e tradizione, guardando al mondo, trovano una sintesi a volte fantastica. E chi ci vive e lavora ne trae grande giovamento.
La Smemo per molti di noi, ragazzini degli anni Novanta, ha rappresentato una sorta di antenato di Facebook. Sulla Smemo ti facevi fare le dediche dai compagni di classe, attaccavi le foto, le poesie e gli articoli di giornale con gli attori e i cantanti preferiti. In che modo è riuscita a non soccombere secondo lei?
Verissimo! La Smemo è stato il primo social network su… carta! E continua a esserlo nonostante l’evoluzione delle tecnologie. Certo si confronta con lo smartphone, ma tra i ragazzi la voglia di scrivere, pasticciare, attaccare cose, per fortuna, non sparirà mai. Noi, inevitabilmente, ci siamo evoluti insieme alla società che cambiava con contenuti, formati e collaborazioni che sanno interagire con internet e dintorni.
Smemoranda oggi è anche online, sui social e Whatsapp, è al passo con i tempi e utilizza gli stessi canali che usano i ragazzi, non pensa che un domani tutto questo possa sostituire l’agenda cartacea?
No, come ho detto penso che la carta saprà convivere con i nuovi mezzi. Non possiamo, e non dobbiamo, rinunciare alla carta, al suo odore e al suo fascino; certo dobbiamo trovare quella giusta sintesi per rinnovarci mantenendo un legame con la storia e con l’arte della scrittura e del… pasticcio!
Abbiamo letto diversi estratti degli autori di quest’anno che raccontano cosa rappresenti per loro la parola CIAO. Cosa rappresenta per Nico Colonna questa parola?
CIAO è l’incontro, la conoscenza, l’innamoramento, l’amicizia, il saper abbattere una barriera per aprirsi al mondo.
C’è un’edizione che le è piaciuta più di altre? Un’edizione preferita?
Non ho dubbi: la prossima!