IL RUZZOLONE DEL LAOCOONTE: QUANDO LE STATUE ERANO BOTTINO DI GUERRA
![Laocoonte - By English - Agésandros, Athanadoros et Polydore (Jean-Pol GRANDMONT) [CC BY-SA 3.0 or GFDL], via Wikimedia Commons-1](https://www.milanoplatinum.com/wp-content/uploads/2016/06/Laocoonte-By-English-Agésandros-Athanadoros-et-Polydore-Jean-Pol-GRANDMONT-CC-BY-SA-3.0-or-GFDL-via-Wikimedia-Commons-1-750x423.jpg)
IL RUZZOLONE DEL LAOCOONTE: QUANDO LE STATUE ERANO BOTTINO DI GUERRA –
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In collaborazione con la pagina Voci Antiche: pagine dal mondo classico.
IL RUZZOLONE DEL LAOCOONTE: QUANDO LE STATUE ERANO BOTTINO DI GUERRA
Faceva parte di questa collezione anche quando, nel 1797, al momento dell’ascesa di Napoleone, il trattato di Tolentino, con il quale i francesi si riservavano, tra l’altro, il diritto di entrare nei luoghi pubblici e nelle chiese per fare bottino, ne decretò il trasferimento a Parigi, in compagnia di altre opere d’arte, come il busto di Giunio Bruto e l’Apollo del Belvedere.
Questa volta, però, il viaggio fu tutto via terra, cosa che costrinse l’opera a valicare il Moncenisio.