RI-SCATTI, Da Zero: la rinascita di Amatrice in mostra al PAC di Milano

RI-SCATTI, Da Zero: la rinascita di Amatrice in mostra al PAC di Milano – Fino al 18 marzo il PAC di Milano ospita la quarta edizione di “Riscatti”, la mostra di fotografia sociale ideata dalla Onlus “RI-SCATTI” e promossa dal Comune di Milano con il supporto di Tod’s. Quest’anno la mostra ha l’emblematico titolo di “RI-SCATTI, Da zero”, ed è dedicata alla rinascita di Amatrice, il borgo laziale distrutto dal terribile sisma di due anni fa.
Una mostra che si tinge di rosa:in mostra vi sono infatti le foto realizzate da 12 adolescenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni che, attraverso i loro scatti, contribuiranno a raccogliere i fondi necessari per la ricostruzione del loro centro di aggregazione giovanile distrutto dal terremoto dell’agosto 2016. A loro si aggiunge Roberto Spurio, fratello di Tatiana, l’unico ragazzo ad aver partecipato al progetto.
La mostra, curata da Alessia Glaviano, raggruppa più di 160 scatti di 13 studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice. I giovani partecipanti sono stati impegnati per due mesi, nell’autunno scorso, in un workshop di fotografia in collaborazione con WJ – Witness Journal, a cura dei fotografi Amedeo Novelli e Stefano Corso, con Rina Ciampolillo, Pippo Mariani, Danilo Garcia Di Meo, Sfefano Chiovini e con il coordinamento della ex giornalista del TG1 Federica Balestrieri, fondatrice di RISCATTI Onlus, coadiuvata dai volontari dell’associazione. Fotoreporter della loro stessa vita, i ragazzi raccontano senza filtri, attraverso immagini, ma anche poesie, canzoni e hashtag, che cosa significa vivere in una realtà post-sismica: dalla quotidianità della scuola prefabbricata alla vita nei SAE (Soluzioni Abitative d’Emergenza), nei container o nelle roulotte, passando per il tempo libero e gli affetti che sono sopravvissuti.
Gli scatti dei ragazzi di Amatrice sono passati al vaglio di una giuria di esperti composta da Diego Sileo (curatore del PAC Padiglione d’Arte Contemporanea), Nicola Maggio (fondatore di ISM Associati), Ilaria Barbotti (Presidente di Igersitalia), Giulio Di Meo (Presidente di WJ – Witness Journal e fotoreporter) e Marisa Zanatta (photo editor di Vanity Fair) che, in occasione dell’inaugurazione, hanno decretato il miglior fotoreportage.
All’unanimità la vittoria è andata a Elisa Etrusco, che ha presentato una serie di fotografie che raccontano bene non solo la distruzione del territorio di Amatrice, ma anche altri importanti aspetti della quotidianità “post sisma”.
La mostra offre al pubblico la possibilità di aiutare concretamente la rinascita di Amatrice: con un’offerta per gli scatti in mostra si potrà contribuire alla raccolta i fondi necessari per la ricostruzione del loro centro di aggregazione giovanile distrutto dal terremoto dell’agosto 2016.