Nancy Cadogan a Londra

Nancy Cadogan a Londra – Fino al 22 settembre siete tutti invitati a unirvi a Nancy Cadogan in un viaggio full-immersion per toccare, con il suo aiuto, il mondo immaginifico e immaginario che popola Mind Zero, una mostra a dir poco indimenticabile, che è ospitata nelle sale, sempre genialmente zeppe di artisti incredibili, della Saatchi Gallery a Londra.
Appena si accede alla sala, il nostro sguardo è catturato da una tela di grandi dimensioni (lo sono tutte) in cui una donna sembra sognare tra le pareti rosa acceso della sua casa, mentre il suo gatto la guarda e la sua pianta quasi le sussurra parole all’orecchio.
E’ in tutta questa quiete domestica che Nancy Cadogan cerca di comunicarci quello che prova nel momento della creazione, dello stato di Mind Zero, il processo di lasciar andare (se stessi o le cose che ci circondano, poco importa).
Nancy ci rende partecipi del momento creativo perché “la prefazione di molta parte del dipingere sta nel pensare, nel lasciar vagare la mente intorno alle cose, eppure non si può mai prevedere cosa ci ritornerà indietro, che cosa attiverà il tuo sguardo, o cosa ti svelerà il tuo inconscio (Traduzione libera).
Sicuramente il primo impatto che si ha di fronte a questa serie di tele è un incontro appassionato con il colore.
Per Nancy Cadogan il colore è “fluido” o “solido”. Sono fluidi i colori delle gigantesche foglie tropicali in “NightShade I” e in “NightShade II”, che gettano luce nella tela come smeraldi traslocanti, stagliandosi sullo sfondo scuro, una combinazione di blu di Prussia è arancione, che da’ la sensazione di trovarsi in un paesaggio notturno.
Il suo uso del colore serve anche a creare spazio e rendere definite le sue composizioni: con il giallo acido dei limoni in una ciotola, o con il bianco riflesso perlaceo della luna sul bordo di una vaschetta per i pesci in Moon Girl.
Per esempio, in The Heat, il girasole giallo, omaggio a Van Gogh, sembra essersi girato a guardare la finestra/quadro, elemento che compare quasi sempre nelle opere di Nancy Cadogan, creando un collegamento tra l’interiorita’ dell’artista e la sua esperienza del mondo esterno, creando l’idea di un’immagine che include anche noi spettatori.
Per lo più, la scelta delle ombreggiature rende difficile stabilire se si tratti di un quadro sulla parete o di una finestra con vista.
Il riferimento è alla propria esperienza artistica, fatto particolarmente evidente in What I am always dreaming About.
C’e’ molta ricerca di se’ in questi elementi pittorici, che ci comunicano il bisogno dell’artista di fuggire dalle imperfezioni del mondo reale, offrendo allo spettatore una specie di porta d’ingresso per entrare nei meandri della mente dell’artista.
In questo modo, Cadogan ci ricorda che la percezione non è altro che vedere ciò che già conosciamo, vedere ciò che vogliamo vedere, concetto assolutamente palpabile in questa serie di opere.
Ci sono solo due tele, NightShade I e NightShade II, in cui viene a mancare il motivo della finestra, e ciò ci fa percepire un’atmosfera molto diversa.
Le due figure rappresentate nelle due tele vestono un blu ceruleo “alla Nancy”, si riposano sotto le gigantesche foglie di piante tropicali nel mezzo della notte, ma in loro la vita ferve.
Nella prima, c’e’ un’indovina con una sfera di cristallo tra le mani, nell’altra la protagonista ha un libro tra le mani, simbolo del passato. Futuro e passato, ma la sensazione dello spettatore è di vivere il presente dell’artista, di essere lì con lei, non più spettatori, ma complici consapevoli del momento della rivelazione.
Sembra tutto calmo, tranquillo in queste tele, ma si percepisce che d’improvviso tutto potrebbe essere alterato, anche solo dal movimento improvviso del gattino che con una zampa spettina la dormiente.
E’ questo che ci insegna Nancy Cadogan, a trovare dentro noi stessi quella pazienza e quel tempo che sono necessari per apprezzare veramente le sue opere, per tuffarci in un viaggio che ci porterà a incontrare il nostro spazio interiore di contemplazione e quiete, il nostro stato di Mind Zero.
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Mind Zero
Nancy Cadogan
Fino al 22 Settembre
Saatchi Gallery, Duke of York HQ
King’s Road – Londra
Dalle 10 alle 18 tutti i giorni
Ultimo ingresso 17,30