ARTE

Museo Mangini Bonomi

Museo Mangini Bonomi – Varcando la porta della Fondazione Emilio Carlo Mangini si ha come la sensazione di entrare in contatto con un grande tesoro ben custodito, pronto a svelarsi ai nostri occhi. Uno scrigno nascosto, intessuto nella rete di una città che sembra voler trattenere gelosamente le proprie meraviglie, spesso celate da un cancello discreto.
Lo stesso capita per questa Fondazione, luogo in cui visse il suo stesso fondatore a due passi dalla Pinacoteca Ambrosiana e da tutto ciò che fece di Milano una città di grande storia e cultura. E questa stessa città ospita al suo interno grandi e preziosi esempi di collezioni private divenute, in una mentalità storicamente o ideologicamente illuminista, luoghi aperti alla conoscenza pubblica. Il piacere tutto individualista del “collezionare” si trasforma così in uno strumento di straordinario potere conoscitivo aperto al pubblico. È proprio in quest’ottica che Emilio Carlo Mangini, fondatore e “padrone di casa” dell’edificio in via dell’Ambrosiana 20, dispose gli oggetti da lui collezionati nel corso di una lunga vita “regalandoli” a tutti coloro che decidano di inoltrarsi all’interno di quella che fu la sua dimora. Spentosi nel 2003, il Mangini studiò personalmente la disposizione di tutti i suoi oggetti, garantendo così la cura e l’amore che solo chi ha desiderato e fatti propri questi oggetti può garantire. Intorno a lui un gruppo di persone fidate e sempre presenti ha lavorato perché questo sogno fosse realizzabile, e sono tuttora oggi quelle stesse persone che, all’interno della costituita Fondazione, portano avanti l’interesse didattico e di apertura al pubblico che il suo fondatore sempre auspicò.


GALLERY Museo Mangini Bonomi

La “formula” della Casa Museo arricchisce la collezione, di per sé straordinaria, di un valore aggiunto che ha il sapore di un luogo che funge da cassa di risonanza a ciò che accoglie. Partendo dal piano interrato, quello delle cantine, si ha subito la sensazione di essere entrati in una dimensione lontana e diversa da quella che continua ad esistere rumorosamente al di là del cancello che abbiamo varcato.

Un silenzio quasi “necessario” accompagna la visita all’interno delle sale dell’edificio, nel quale quattromila oggetti rubano la curiosità del visitatore trasformandola in quel motore di meraviglia che avvicina alla scoperta di epoche sconosciute o che fa riaffiorare alla memoria ricordi di tempi passati, vissuti o studiati, che qui riemergono nel senso di un’umanità che vive. La collezione non risponde a un desiderio di catalogazione enciclopedica, né tantomeno è frutto di una scelta basata su criteri di valore economico dell’oggetto. Quello che si ritrova all’interno di questa casa museo è il risultato di una vita passata a viaggiare per l’Europa, alla ricerca di quegli oggetti capaci, con la propria presenza, di far emergere la vita di un’umanità variegata, fatta di calzolai e contesse, di contadini e di monache, di guerrieri e di damine. Ecco quindi che a fianco ad un’oliera in vetro Murano del Seicento francese, si trovano litri e mezzi litri in vetro per la raccolta del latte, e accanto all’ormai introvabile, quanto indimenticabile, FLIT (insetticida in latta del secolo passato) è esposta una rarissima ghironda del XVIII secolo, vera preziosità di legni pregiati.

A fronte di una catalogazione precisa e puntuale (consultabile peraltro sul sito del museo: www.museomanginibonomi.it), lo spirito con cui il visitatore viene accolto non vuole essere quello di una catalogazione gerarchica e sterile, bensì quello di farsi trasportare dallo spirito che accompagnò lo stesso Mangini lungo tutta la sua vita: riscoprire il fascino di ciò che l’uomo ha costruito e utilizzato lungo la storia, riscoprendo usi, costumi e tradizioni di un’umanità varia e complessa, al di là degli strati sociali e delle gerarchie tecniciste. La Fondazione prosegue oggi con dedizione le precise volontà del suo stesso fondatore, che tanto desiderò aprire questo luogo al pubblico che oggi può visitare gratuitamente.

 

Museo Mangini Bonomi
Via dell’Ambrosiana, 20
Tel. 0286451455

www.museomanginibonomi.it
info@museomanginibonomi.it