Museo del Novecento

Il Museo del Novecento, inaugurato nel dicembre 2010, ospita quasi quattrocento opere presenti nelle civiche raccolte artistiche della città di Milano, un percorso attraverso l’arte del XX secolo spaziando dalle avanguardie storiche fino all’Arte Povera.
Il visitatore è accolto da Il Quarto stato, la grande tela di Pellizza da Volpedo acquistata dal Comune nel 1920 tramite una sottoscrizione pubblica. Per questa ragione è stato deciso di collocare l’opera in uno spazio accessibile gratuitamente al pubblico, ovvero nella rampa di risalita ideata dagli architetti Italo Rota e Fabio Fornasari, autori del progetto di ristrutturazione del Palazzo dell’Arengario.
Il percorso espositivo inizia con uno sguardo sulle avanguardie storiche: dipinti di Braque, Picasso, Modigliani, Kandinsky, per lo più provenienti da prestigiose collezioni di privati e da donazioni di cittadini benemeriti.
Si prosegue con Umberto Boccioni e i futuristi, dei quali il museo possiede uno dei nuclei più ricchi e completi. L’ordinamento del percorso è cronologico e le sale guidano il visitatore evidenziando gli snodi più importanti dell’arte del secolo scorso: lasciato il futurismo, l’arte tra le due guerre è raccontata attraverso una serie di sale tematiche (gruppo di Novecento, paesaggio, arte monumentale, astrattismo) e i suoi protagonisti (Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Arturo Martini, Fausto Melotti).
Negli ultimi due piani della torre è collocata la sala dedicata a Lucio Fontana, dalla quale si ha una vista mozzafiato su piazza Duomo. Del grande maestro si possono ammirare opere che rispecchiano la complessità e varietà della sua produzione: dal Soffitto Spaziale fino alla Struttura al neon per la IX Triennale a una serie di Concetti Spaziali provenienti dalla Collezione Boschi Di Stefano.
L’ultimo piano dell’Arengario è interamente occupato dall’arte del dopoguerra, con una serie di opere dedicate all’informale segnico e gestuale milanese e romano (Vedova, Accardi, Novelli, tra gli altri) e una sala dedicata a Piero Manzoni e Azimuth. Attraverso una passerella aerea, realizzata ex-novo e che si affaccia su Piazza Diaz, si accede alle ultime sale dove sono esposte opere degli anni sessanta e settanta: dal Gruppo T a Luciano Fabro e l’Arte Povera.
Infine, una sezione è dedicata al Museo Marino Marini, donato al Comune di Milano nel 1973 e ora parte delle collezioni museali. La fervente attività espositiva del Museo del Novecento è testimoniata da una serie di mostre temporanee: sono in corso “Programmare l’arte” a cura di Marco Meneguzzo, Enrico Morte e Alberto Saibene e “Collezionare il Novecento: Claudia Gianferrari, gallerista, collezionista e storica dell’arte” a cura di Danka Gacon con l’allestimento disegnato da Daniel Libeskind. Il Museo del Novecento continua ad ospitare numerose attività culturali – quali conferenze, presentazioni di libri, concerti e incontri di teatro, proiezioni cinematografiche – e didattiche con una vasta scelta di laboratori, visite guidate e incontri per bambini e ragazzi di diverse fasce d’età.