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Mostre a Milano tra sacro e profano da non perdere

Mostre a Milano tra sacro e profano da non perdere – Accanto agli eventi clou della stagione come Picasso Metamorfosi a Palazzo Reale o Paul Klee – Alle origini dell’arte al Mudec o ancora Romanticismo alle Gallerie d’Italia e al Poldi Pezzoli, vogliamo segnalarvi due esposizioni “minori”, ma da non perdere: l’Adorazione dei Magi di Paolo Veronese al Museo Diocesano Carlo Maria Martini e Buena Suerte – Milagros de México a cura della Fondazione Per Grazie Ricevute (P.G.R.) alla Casa del Manzoni. La diversità e il differente valore di queste due espressioni artistiche è evidente, ma entrambe fondono elementi sacri e profani che le rendono molto terrene, nonostante la tematica religiosa. Ed è questa curiosità la nostra chiave di lettura.

 

L’Adorazione dei Magi, Capolavoro per Milano 2018 (l’iniziativa del Museo Diocesano, guidato da Nadia Righi e giunta alla XI edizione, che porta in città, appunto, capolavori in prestito, in questo caso dalla chiesa di Santa Corona a Vicenza), è una grande pala d’altare dipinta da Veronese tra il 1573 e il 1575, esempio significativo della teatralità che contraddistingue l’arte pittorica veneziana del Cinquecento. La capanna con la Madonna, il Bambino e san Giuseppe? Niente di umile, ma un imponente tempio in stile palladiano (Andrea Palladio è l’archistar del periodo), su cui poggia solo un’intelaiatura in legno a ricordare la più umile dimora. Un tempio, proprio a voler simboleggiare la “regalità” di Gesù e, infatti, la Madonna con in braccio il Bambino (sul lato destro del dipinto, soluzione che rompe lo schema classico con la Vergine statica al centro della scena e che permette maggior movimento) sembra seduta su un trono. Intorno, si sviluppa una scenografia ricca di personaggi, colori, luce e spazio tanto che la rappresentazione dell’evento sacro diventa quasi quella di una festa, cui continuano ad arrivare ospiti incolonnati in un lungo corteo con cavalli e cammelli, su e giù per le colline. E i Magi? Sono anche loro dei Re ed ecco, quindi, che indossano meravigliosi abiti: Melchiorre un “manto d’oro” (quello usato dai Dogi nelle occasioni più solenni), Gaspare un lussuoso mantello rosso in velluto “alto-basso” (tessuto in genere usato dai Procuratori veneziani), Baldassarre uno splendido mantello foderato di pelliccia sopra una veste con ricami in filo d’oro. Anche il paggio è elegantissimo, con un abito bianco in taffettà di seta e persino il turbante su cui è appoggiata la corona d’oro e gemme, che sembra uscita da una bottega orafa del tempo, è rivestito di raffinata seta a strisce. Tutte stoffe preziosissime, quindi, e non poteva essere altrimenti dato che il committente dell’Adorazione era tale Marcantonio Cogollo (che spunta dietro a Baldassarre all’estremità sinistra della pala, come a controllare che tutto sia come si deve): un commerciante di tessuti. Proprio nel periodo in cui Veronese si mise a dipingere l’Adorazione, Cogollo decise, in società con altri mercanti, di vendere la sua merce in Germania e quale migliore occasione di mostrarla in un “campionario” di così grande prestigio? Marketing ante litteram.

 

Arrivano, invece, da una collezione privata i circa 300 ex-voto (retablo in spagnolo) che compongono la mostra Buena Suerte – Milagros de Mèxico, con il sottotitolo “Folklore e tradizione negli ex-voto messicani contemporanei”, curata dal team della Fondazione P.G.R. guidato da Roberta Riccio. Sono lavori su latta recuperata da oggetti non più in uso come taniche, bidoni, teglie da panettiere e sono una sorta di coloratissimi, fantasiosi fumetti che raccontano storie di vita quotidiana, leggende popolari, eventi del passato, avvenimenti recenti. L’aspetto religioso si traduce nella devozione a uno stuolo di Virgen, Nuestra Señora, Señor, Niño, santi e sante di tutti i generi e per tutti i bisogni, quasi un cielo pagano popolato da dei e dee da ringraziare o a cui chiedere la grazia non tanto per incredibili miracoli, ma per aver risolto o per risolvere situazioni complicate, compromettenti, pericolose frutto di imprevisti, comportamenti sbagliati, superficialità. Insomma tutta la casistica possibile e immaginabile della vita umana. Gli ex-voto, ospitati in quattro camere al primo piano della bella casa dove visse Alessandro Manzoni, sono stati quindi divisi per temi: incidenti domestici, sul lavoro o sui mezzi di trasporto, prepotenze e bullismo, tentazioni e possessioni, questioni di cuore, attività sportive, animali, spaventi e paure. Ed ecco, ad esempio, la signora che vola dalle scale di casa inciampando sulla palla lasciata dal figlio e, grazie alla preghiera alla Vergine di Zapopan, non resta paralizzata, ma solo dolorante e piena di lividi; San Carlo Borromeo, chissà perché proprio lui, salva da un marito tradito l’amante che scappa appendendosi nudo fuori dalla finestra (e che poi promette che non avrà “mai più a che fare con donne sposate”); le preghiere a San Pascual Bailón (raffigurato con un cucchiaio di legno in mano) permettono a un’altra signora decisamente sovrappeso per il cibo mangiato senza sosta di resistere al “demonio della gola” e di mangiare solo quando ha veramente fame; tutto merito di San Charbel, invece, se il ciclista Antonio Fernandez, dopo essersi scontrato con una mucca scendendo da una collina, sopravvive e può continuare a praticare il suo sport. Non mancano retablo con alieni, fantasmi, figure mitiche e tradizionali messicane come il Chupacabras, un coyote fantastico che tormenta gli animali, la Llorona (significa piangiona), donna-spettro che si aggira alla ricerca del figlio scomparso, la Catrina, uno scheletro di donna vestito con abiti borghesi europei d’inizio Novecento.

Gli artisti che hanno dipinto gli ex-voto provengono da tutto il Messico, eterogenei come formazione, ma accumunati, nel segno della tradizione, dal modo di rappresentare le situazioni e raccontano in maniera eccellente il rapporto intimo e alla mano che i messicani hanno con il divino e persino con la morte. Suscitando molti sorrisi.

 

Scheda pratica

Adorazione dei Magi di Paolo Veronese Museo Diocesano Carlo Maria Martini, piazza Sant’Eustorgio 3, in mostra fino al 20 gennaio 2019 da martedì a domenica dalle 10 alle 18; ingresso 8,00 – 6,00 euro. Info e prenotazioni per visite guidate: tel. 0289420019 – 0289402671

Buena Suerte – Milagros de México Casa del Manzoni, via Morone 1, in mostra fino al 29 marzo 2019 da martedì a venerdì dalle 10 alle 18, sabato dalle 14 alle 18, chiuso nei festivi; ingresso libero. Visite guidate a richiesta