FOOD & WINE

Mercato Centrale Milano, aperto il nuovo polo del food in Stazione Centrale

Apre a Milano, sul lato ovest della Stazione Centrale, il Mercato Centrale Milano.

Dopo Firenze, Roma e Torino, anche Milano e la sua stazione hanno il loro polo del food. Un’apertura che arriva dopo un lungo periodo di stop, la prima grande inaugurazione pubblica da inizio pandemia, accolta con calore ed entusiasmo da una città che in questi giorni si prepara ai grandi eventi a lungo cancellati e rimandati.

29 artigiani portano in Stazione Centrale una ricca proposta gastronomica che spazia dai panifici alle pasticcerie, dalla pescheria alle proposte di carne, dalla pasta fresca ai prodotti caseari. Insegne che la città ben conosce come il Panificio Davide Longoni, Pasticceria Martesana e la Ravioleria Sarpi. Ma anche novità dal mondo del biologico come Carioni Food & Health, un mini caseificio con mercatino e punto ristoro dove rivivere il sapore del latte appena munto, delle verdure fresche e dei formaggi, il tutto frutto della filiera cortissima che punta al rispetto dell’animale, dell’ambiente e delle persone.

Il progetto è firmato da Umberto Montano, imprenditore della ristorazione, in collaborazione con il gruppo Human Company, leader in Italia nel settore del turismo all’aria aperta. 

Mercato Centrale Milano si sviluppa su via Sammartini angolo piazza IV Novembre. È ap

mercato centrale milano esterno

Le 29 botteghe del Mercato Centrale Milano 

Carne, pesce, formaggi, pasta fresca, piatti pronti, pane, dolci: ecco la lista delle 29 botteghe che si sviluppano sui due piani del Mercato Centrale Milano.

Fiori e piante di Rosalba Piccinni.

I ravioli cinesi di AgieZhou (quelli di Ravioleria sarpi)

Bollito e lampredotto di Giacomo Trapani, ovvero la tradizione fiorentina della famiglia Bambi.

Il caseificio e il mercatino biologico di Tommaso Carioni. Qui si comprano il latte biologico e i formaggi DOP, ma anche verdure fresche. Da non perdere la burrata senza lattosio con caglio vegetale.

Il cioccolato e il gelato di Riccardo Ronchi ed Edoardo Patrone

Il cocktail bar di Flavio Angiolillo.

Fishion, il fish bar firmato Jérémie Depruneaux

Il girarrosto di Alessandro Baronti, con i polli ruspanti che provengono dalle colline toscane.

Il mulino di Mattia Giardini e Alberto Iossetti, con le farine macinate a pietra.

Il pane fresco di Davide Longoni, una certezza dal 2003!

Il riso di Sergio Barzetti, preparato con riso di produzione italiana, zafferano biologico, midollo, cipolla, burro da caseificio, Parmigiano reggiano stagionato 30 mesi.

Il ristorante di Piero e Luca Landi, direttamente dall’isola d’Elba. Da non perdere il pesce cotto alla brace, l’antipasto “la patata di Marcello” e la zuppa di vongole e ceci.

Il succo e il verde di Cesare Cacciapuoti e Nicolò De Gregorio. Qui tutto viene preparato e assemblato nel laboratorio a vista.

Il tartufo di Luciano Savini, con abbinamenti speciali.

L’American barbecue di Joe Bastianich: cotture fino a 18 ore per celebrare la vera arte del bbq

L’enoteca di Tannico con vini provenienti dall’Italia e dal mondo, taglierei di salumi e formaggi.

L’hamburger di chianina di Enrico Lagorio; oltre ai panini, cipolle cotte nella birra e patate fritte.

La Birreria Moretti, per momenti di convivialità.

La carne e i salumi di Fausto Savigni: da non perdere i salumi di Cinta Senese!

La cucina di pesce di Ruggero Orlando, con menu che varia a seconda del pescato 

La gastronomia genovese di Marco Bruni, dove togliersi la voglia di focaccia di Recco e altre specialità liguri

La pasta fresca del pastificio Michelis, con ricette fortemente legate alla tradizione piemontese.

Martesana Milano, ovvero la pasticceria di Vincenzo Santori, il “re del panetun”. Perfetto per fare colazione prima di partire, portare un dolce cadeau in viaggio, fare merenda in qualsiasi momento!

La Pescheria Pedol di Andrea Collodi, insegna presente al mercato di Wagner dal 1929.

Le Empanadas del Flaco, omaggio allo street food sudamericano più famoso al mondo 

Crosta, la pizza di Giovanni Mineo e Simone Lombardi. Qui la pizza alla pala che ha reso noto questo indirizzo, si fa eccezionalmente tonda.

Pasticceria Sessa 1930, ovvero la soluzione alla voglia irrefrenabile di pasticceria napoletana, tra sfogliatelle e babà.

Oltre alle botteghe c’è di più!

Non solo botteghe al Mercato Centrale Milano, ma anche una radio, una scuola di cucina e molto altro!

Nella scuola di cucina di Alessio Leporatti al Mercato Centrale Milano ci sono conoscenza enogastronomica, del territorio e tanta esperienza. L’offerta in bottega si articola in corsi brevi, di approfondimento, cooking show con ospiti speciali e collaborazioni con gli artigiani del Mercato.

I corsi sono pensati per i viaggiatori che vogliono conoscere da vicino la cultura enogastronomica locale, per chi ama la cucina internazionale e per gli appassionati del buon cibo, sempre pronti a imparare e lasciarsi stupire nel cuore di Milano.

Il laboratorio radiofonico di Alessio Bertallot, DJ, conduttore radiofonico e televisivo, musicista e giornalista. 
Il suo nuovo progetto per il Mercato di Milano è una vera e propria installazione artistico-radiofonica, in cui a dischi strumentali brevi e di sensazione smooth si alternano soundscape di Milano, vere e proprie “cartoline sonore” della città. Il laboratorio radiofonico al Mercato Centrale Milano diventa uno spazio di creazione, incontro e confronto, pensato per essere minimale e neutro, come un palcoscenico in cui al centro di tutto rimane sempre e solo l’artista, con i messaggi di cui vuole farsi portavoce.

Il progetto architettonico di Mercato Centrale Milano 

Il progetto architettonico e la direzione lavori sono stati affidati a TA (Torsello Architettura), studio di architettura di Venezia che raccoglie l’esperienza maturata dall’architetto Alberto Torsello nei settori della progettazione, del restauro e dell’interior design.

“Il progetto di Mercato Centrale Milano usa alcuni materiali presenti nella storica stazione” dichiara Alberto Torsello “creando un nuovo modello lineare e non più circolare del mercato stesso. Lo spazio lineare su due livelli, la conservazione dei segni dell’uso e delle trasformazioni dell’edificio, il sistema delle connessioni orizzontali e verticali, la luce e il tempo sono alcuni dei temi sui quali si è sviluppato il progetto. Al centro, il pavimento in lastre di ferro su cui prendono forma le molteplici attività di Mercato Centrale. Architettura e comunicazione si fondono in un continuo dialogo tra arti e funzioni.”.