Maria Callas, la Divina Emozione

Maria Callas, la Divina Emozione – A quasi cento anni dalla sua nascita, Sirmione rende omaggio ad un’icona del canto operistico che ha segnato un cambiamento di stile, di atmosfere, di ispirazioni nella storia del teatro, e che per anni si è fatta accogliere con piacere dagli splendidi paesaggi lacustri: Maria Callas.
In questi giorni, e fino al 31 ottobre, si celebra al Palazzo Callas Exhibitions di Sirmione il primo “atto” di un percorso che si svolgerà fino al 2023, e che narra la Madama Butterfly di Giacomo Puccini con l’ausilio di immagini del Giappone scattate dai fotografi di Magnum Photos International, l’agenzia fotografica nata da un pranzo a cui parteciparono, il 22 maggio 1947, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David Chim Seymour e George Rodger.
Robert Capa voleva cambiare la storia della fotografia, rendendo i reporter non dei semplici fornitori delle agenzie fotografiche, ma professionisti autonomi a cui venisse riconosciuto il diritto d’autore.
E’ così che nasce la Magnum Photos (nome derivato dall’enorme bottiglia di champagne che fu stappata per celebrare l’incontro), la prima al mondo a garantire ai reporter libertà d’espressione e a riconoscere le loro capacità artistiche.
Il percorso della mostra è un’esperienza immersiva che ci trascina lontano, grazie alle splendide foto che avvolgono le sale in un mondo magico, e alle salette in cui si proiettano immagini accompagnate da due arie cantate dalla Divina, “Vogliatemi bene” e “Un bel di’ vedremo”.
La storia di Madama Butterfly è punteggiata di alti e bassi, proprio come la storia di Maria Callas.
Giacomo Puccini decide di scegliere per la prima di questa “tragedia giapponese” (così la definisce) il difficile palcoscenico del Teatro alla Scala, certo di riscuotere il successo che non era stato tributato nel 1889 al suo Edgar.
E’ il 17 febbraio 1904, data che segna un clamoroso fiasco, che spinge l’autore a rivedere l’opera, dividendola in tre atti invece che due.
Appena tre mesi dopo, il 28 maggio, la nuova versione viene presentata al Teatro Grande di Brescia, ed ha uno straordinario successo.
La prima volta in cui Maria Callas esegue il duetto d’amore della Madama Butterfly è nel 1938, in occasione di un saggio con altri studenti. L’anno dopo arriva il suo primo ruolo come primadonna, nella Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, che dà il via ad una luminosissima carriera.
Nel 1955 la Callas incide la Madama Butterfly nella versione diretta da Herbert von Karajan, dall’ascolto della quale ci si rende conto che , al di là delle capacità vocali, la vera forza della Callas era la capacità espressiva.
Il soggiorno della Callas a Sirmione risale agli anni ’50, quando era ancora sposata con Giovanni Battista Meneghini, un grande appassionato di opera e titolare di una fiorente industria di laterizi, che la accompagnò e sostenne nella sua scalata al successo al punto tale da lasciare la guida della sua impresa dopo il matrimonio, che fu celebrato nel 1949, per diventare il suo agente.
Il decennio successivo fu costellato da successi e da trasformazioni: tra il 1952 e il 1954 la Callas dimagrì di 36 chili, fino ad arrivare a pesarne 54 nel 1955.
Il suo sodalizio con la stilista Biki la fece diventare un’icona dello star system, e ben presto la cantante si trovò travolta da una vita mondana che forse contribuì al suo essere o amata o fischiata.
Nel 1959 l’armatore Onassis organizzò una cena in suo onore e un mese dopo la invitò a trascorrere le vacanze sul suo yacht.
Al suo ritorno, la Callas aveva deciso di separarsi da Meneghini e, ovviamente, la sua vita amorosa finì in pasto ai giornali.
Inizia così un periodo tormentato in cui spesso la cantante si trova ad affrontare problemi di afonia, che culmina nella sua decisione clamorosa di abbandonare la recita della Norma, che si teneva a Roma alla presenza del Presidente Giovanni Gronchi.
L’anno successivo, dopo essere entrata in conflitto con il Teatro alla Scala e il Metropolitan di New York, comincia a diradare i suoi impegni, fino al 5 luglio 1965, giorno in cui per l’ultima volta cantò Tosca in presenza della Regina Elisabetta.
Com’è noto, seguì un periodo di depressione determinato dalla decisione di Onassis di sposare Jackeline Kennedy.
Nel novembre del 1974 la Callas terminò il suo ultimo tour mondiale con Giuseppe Di Stefano, dopo il quale decise di ritirarsi a Parigi, dove morì nel 1977.
Per volontà della cantante, le sue ceneri vennero sparse nel Mar Egeo dove, aveva detto, abbraccerò il mio Aristo attraverso il mare.
Mostra fotografica
La Divina Emozione
ATTO PRIMO Maria Callas è Madama Butterfly
Sirmione
Palazzo Callas Exhibitions
24 luglio – 31 ottobre 2021