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Lobelia: caratteristiche, coltivazione e proprietà

Lobelia: caratteristiche, coltivazione e proprietà – Importata in Europa dal Sudafrica a metà del XVIII° secolo, la lobelia è un fiore appartenente alla famiglia delle Campanulacee. Si presta in maniera particolare alla decorazione di giardini e aiuole poiché è facile da coltivare e non richiedere cure particolari; il nome deriva dal cognome del botanico belga Matthias de Lobel.

Le principali varietà di lobelia e la lobelina

In natura esistono circa 400 specie diverse di lobelia. Quella forse più famosa è la lobelia erinus, originaria della Namibia e del Malawi; molto diffuse sono anche la lobelia cardinalis (detta anche ‘fiore cardinale’, originaria del continente americano), la ‘speciosa‘, ossia una varietà perenne, la ‘siphilitica‘, la ‘puberula‘ e la ‘spicata‘; la ‘deckenii‘, invece, cresce prevalentemente in Tanzania, all’interno del Parco nazionale del Kilimanjaro, e può raggiungere un altezza di tre metri.

La lobelia inflata (nota anche come ‘tabacco indiano’) viene utilizzata per estrarre una molecola, la lobelina che può essere utilizzata per vari scopi: dalla disintossicazione dal tabacco alla cura dell’asfissia dei neonati; in aggiunta, viene impiegata anche nei lassativi, per la cura di apnea e dispnea e delle intossicazioni di farmaci ad azione depressiva (come ad esempio la morfina).

Le caratteristiche della lobelia

Ciascuna specie di lobelia possiede caratteristiche specifiche che possono variare anche di molto le une dalle altre. La ‘erinus‘, ad esempio è una piccola pianta fiorita annuale che in genere raggiunge i 15 cm di altezza (mentre quelle rampicanti arrivano anche a mezzo metro); ha un portamento prostrato e un sottile fusto erbaceo di colore verde scuro. I fiori hanno una forma che ricorda quella di una piccola campana e sono formati da cinque o sei petali (quelli inferiori sono tre ed hanno dimensioni leggermente maggiori).

La varietà ‘cardinalis‘, invece, si caratterizza per il portamento eretto e un fusto spesso sul quale crescono grandi foglie dalla forma lanceolata. Le infiorescenze della lobelia cardinalis si distribuiscono in racemi a spiga concentrati nella parte più alta del fusto e si caratterizzano per i petali dalla forma più sottile ed affusolata; ciascuna pianta può crescere fino a raggiungere il metro di altezza.

Simile alla ‘cardinalis’ è la ‘speciosa‘: adatta a climi temperati non particolarmente caldi, questa varietà a fusto eretto è diffusa soprattutto nelle varianti a fiori rossi o rosa (Pink Flamingo e Russian Princess); il fusto cresce tra i 60 ed i 100 cm ed ospita foglie lanceolate di colore verde scuro (o screziate di rosso scuro). Più caratteristica e meglio riconoscibile è la ‘lobelia siphilitica‘ (detta anche ‘gigante’), grazie soprattutto ai petali dalla forma leggermente appuntita.

Messa a dimora e coltivazione

Il terreno ideale per la coltivazione della lobelia è quello ricco di humus, umido ma ben drenato. Le piante prediligono l’esposizione alla luce solare, anche se non continuativa. Irrigazione e concimazione devono essere regolari ma mai eccessive: il consiglio di www.faidateingiardino.com è quello di evitare i ristagni di umidità che potrebbero danneggiare la pianta. La somministrazione dei fertilizzanti va fatta ogni due settimane circa.

Per quanto concerne la messa a dimora, la lobelia può essere piantata in semenzaio o in serra già alla fine dell’inverno (tra febbraio e marzo); il terreno va tenuto umido mentre la temperatura deve essere costante (18°). Una volta che dai semi si sono sviluppate le piantine, si può spostare il semenzaio in una posizione più luminosa ma non esposta direttamente alla luce del sole. Per il trapianto in vaso o a terra è necessario attendere che le piantine siano robuste a sufficienza. Il periodo di fioritura coincide con i periodi più caldi dell’anno (da aprile a settembre).

La lobelia non presenta particolari criticità di ‘manutenzione’ ed è poco esposta a malattie distruttive; in primavera funghi e insetti (pidocchi e ragno rosso) possono intaccarla: in casi del genere basta adoperare fungicidi o acaricidi appositi.

lobelia