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Le Soste 2018, dieci new entries per la guida alla ristorazione italiana

Le Soste 2018, dieci new entries per la guida alla ristorazione italiana – È stata presentata la scorsa settimana l’edizione 2018 della Guida “Le Soste”. Con i 10 nuovi associati, salgono a 94 i Ristoranti che rappresentano la migliore tradizione gastronomica italiana.

Era il 1982 e i cuochi stavano in cucina… Non esistevano talent show, food blogger, food delivery e festival per i foodies. E il food si chiamava cibo.

Sussisteva però, in diciannove cuochi lungimiranti, la volontà di riunire sotto un’unica insegna i ristoratori che facevano della valorizzazione della cultura gastronomica italiana, e della sua diffusione, la filosofia a cui ispirarsi quotidianamente. Nasceva così il prestigioso sodalizio a cui i fondatori, raccolti attorno a Gualtiero Marchesi, vollero dare il nome de “Le Soste” per indicare un rifugio d’elezione dove, sull’esempio delle grandi associazioni francesi come “Traditions et Qualité” e“Relais Gourmands”, il viaggiatore gourmet contemporaneo potesse trovare (o ritrovare) in un’atmosfera di raffinata e cortese accoglienza, la migliore espressione della cucina italiana.

Non a caso il logo, ideato dall’artista milanese Emilio Tadini, è una freccia stilizzata che richiama l’idea delle antiche stazioni di posta dove ci si fermava per rifocillarsi. Da allora l’Associazione “Le Soste” raccoglie i protagonisti della ristorazione italiana (dentro e fuori lo Stivale) e i grandi chef che con impegno e dedizione portano avanti quegli ideali di convivialità e di gusto che fanno dell’Italia la patria della migliore ospitalità e accoglienza nel mondo.
L’edizione 2018 della Guida “Le Soste” (edita da Mediavalue) ne conta novantaquattro e ognuno di loro esprime una personale visione della cucina italiana che non segue le facili mode del momento, ma valorizza territori, tradizioni e antichi saperi. Trecento pagine per raccontare, attraverso parole e immagini, chi sono i grandi osti e i grandi cuochi che ogni giorno con passione e dedizione si dedicano alla Ristorazione d’eccellenza per offrire all’ospite la migliore esperienza gastronomica possibile.

La Guida è stata presentata da Claudio Sadler, Presidente de “Le Soste”, che ha voluto ricordare Gualtiero Marchesi e il suo fondamentale ruolo nella nascita dell’Associazione e nel rinnovamento della grande Cucina Italiana: “Trentasei anni fa, una riunione al Ristorante Gualtiero Marchesi, allora in via Bonvesin de la Riva, ha cambiato le sorti della cucina italiana. In quel cenacolo nacque l’idea di promuovere l’alta cucina attraverso la creazione di una mappa del buono e del bello, unendo in una rete comune le migliori individualità. Oggi sono felice di veder crescere l’Associazione e di presentare ufficialmente i nuovi membri”.

Dieci le new entry: Al Ferarut di Rivignano (UD) – Chef Alberto Tonizzo; Ca’ Vittoria di Tigliole d’Asti (AT) – Chef Massimiliano Musso; Cinque Enrico Bartolini & Le Soste @ FICO Eataly World Bologna – Chef Salvatore Amato; Dolce Stil Novo di Venaria Reale (TO) – Chef Alfredo Russo; Dolomieu Ristorante di Madonna di Campiglio (TN) – Chef Enrico Croatti; Il Falconiere di Cortona (AR) – Chef Silvia Baracchi; Il Saraceno di Cavernago (BG) – Chef Roberto Proto; La Buca di Cesenatico (FC) – Patron Stefano Bartolini; Oseleta – Villa Cordevigo di Cavaion Veronese (VR) – Chef Giuseppe D’Aquino; Seta di Milano – Chef Antonio Guida.

Con le radici ben salde nella tradizione, l’Associazione è in continua evoluzione: la prima generazione di Soci fondatori sta lentamente cedendo il passo a figli e nipoti, tramandando loro gli stessi valori, ma con lo sguardo verso il futuro e le nuove tendenze. Ecco perché dallo scorso anno la Guida è disponibile anche su App, per avere l’eccellenza della ristorazione italiana sempre a portata di… smartphone!

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