CAPRIPEOPLE

Le 3 v di Giovanni D’Antonio: Visione, Valore, Valigia!

Le 3 v di Giovanni D’Antonio: Visione, Valore, Valigia! – MilanoPlatinum incontra Giovanni D’Antonio, un giovane imprenditore napoletano.

Un creativo prestato all’impresa. Come inizia la tua storia?

La mia storia nasce mentre stavo ancora prendendo la laurea in Economia alla Bocconi, dove ho appreso le varie tecniche di management e imprenditoria. Ho sempre avuto questa vocazione per il mondo dell’impresa, e dopo 5 anni durante i quali mi sono fatto le ossa nel campo della finanza e dopo aver analizzato, smontato, valutato, migliaia di imprese, ho deciso di seguire l’impresa di famiglia, Medspa, nata nel 2006. 

Tutti conoscono e ti conoscono per Miamo, ma basta dare un’occhiata al tuo profilo per capire che dietro ci sono anche altri progetti. Ce ne vuoi parlare?

Quando è iniziata l’avventura con Miamo, una linea di cosmetici che vendiamo all’interno delle farmacie, ero impegnato su diversi fronti, molto eterogenei, tra l’altro. Sono sempre stato convinto che il modo migliore per riposarsi sia passare da un ambito all’altro, senza fermarsi mai, fin che si ha l’energia giusta per farlo. Detto questo, Miamo mi ha coinvolto in maniera importante fin da subito. Da tre anni ci stiamo dedicando, a livello familiare, al lancio di Miamo e Nutraiuvens, che invece è nutraceutica.

Per non perdere il vizio, però, sono rimaste anche tutte le attività collaterali che mi servono sia per ricaricarmi sia perché nello zapping tra un mondo e l’altro possono nascere delle contaminazioni vantaggiose; per esempio, collaboro con una sartoria di Napoli: essendo in questo caso, la passione per la tradizione, la sartorialità, il lavoro manuale. Sono, poi, socio di un fondo di private equity, quindi investiamo in imprese per aiutarle a crescere e svilupparsi e in sostanza ci occupiamo di Expansion Financing. E poi c’è un cantiere nautico: da poco abbiamo lanciato una Luxury Floating Spa, una vera e propria Spa a 7 stelle pronta a salpare e a farsi largo nel sempre più viziato mondo del lusso. 

Qual è il segreto del tuo successo?

La mia grande dedizione al lavoro non è un segreto, forse lo chiamerei carburante: lavoro dalle prime ore della mattina a notte fonda a volte; con la mia società siamo sempre orientati sul lanciare nuovi prodotti basati su solide ricerche scientifiche, quindi non vendiamo “fumo”, ma realtà concrete e performanti. Non credo ci sia una ricetta unica per definire il successo di una persona, se non quello di fare quello che ama e amare quello che fa, credendoci sempre. 

Com’è la tua giornata tipo?

Non ho orari da cartellino ma in genere mi sveglio molto presto alla mattina e faccio un po’ di attività fisica. Poi ha inizio la mia giornata in ufficio, dove interagisco con gli uffici delle nostre tre sedi, a Milano, Roma e Napoli. Svolgo attività varie, come la gestione del personale, poi si passa a gestire le beauty expert che vanno presso i punti vendita, parliamo con gli agenti per capire quali luoghi visitare e quali politiche intraprendere. Insomma, la gestione a 360 gradi dell’azienda. Mi dedico anche a tutte le altre attività del gruppo, e sono quindi sempre attivo. Trovo comunque il tempo da dedicare a me stesso e agli amici. 

Laureato in economia, master in International management e in finanza avanzata. Che rapporto ha un uomo di numeri con il concetto di lusso?

Per quanto riguarda il concetto di lusso e numeri, per me sono due concetti paralleli, che vanno a braccetto. Se un certo tipo di lusso rimane senza il supporto di numeri importanti, rimane un esercizio di stile destinato a se stesso. 

I numeri entrano in gioco soprattutto quando si parla di mercato della cosmetica, in cui si deve raggiungere molte persone, perché altrimenti si perde di marginalità. I due concetti devono andare di pari passo. 

Non bisogna confondere il lusso con l’ostentazione, perché sono due cose molto diverse. Noi facciamo un prodotto che è sì un prodotto di lusso, però allo stesso tempo è accessibile a molti: nel nostro caso il lusso consiste nel sapere di fornire il prodotto giusto per ogni esigenza specifica. 

In un disegno più generale, il vero concetto di lusso non è mai l’ostentazione, ma è soprattutto la capacità e la possibilità di dedicare del tempo a se stessi. La gestione del tempo è da sempre la più alta forma di lusso che possiamo apprezzare: se ci pensiamo, le grandi innovazioni partono sempre dalla gestione del tempo. Le auto più veloci, i computer o i tablet che si caricano più in fretta. Noi ci concentriamo sul far sì che il tempo non lasci segni sul volto, o che ogni periodo della vita sia vissuto al meglio sulle nostre facce: dall’adolescenza senza brufoli all’età più matura senza rughe. Da qui nasce il concept di Miamo.

Vivi tra Napoli, Milano, Roma e Capri. Quale di queste città ti rappresenta di più?

Se devo dire quale di queste città mi rappresenta di più, al di là di Napoli che è la città che mi ha dato i natali, in realtà devo dire che mi sento cittadino del mondo. Amo vivere il meglio di ogni singola città e quello che ha da offrire. 

Milano è una città molto internazionale che ti offre tante possibilità di incontri, interazioni, stimoli provenienti da tutto il mondo. Napoli dall’altro lato ti offre il mare e la sua “napoletanità”, restituendo una dimensione umana, mentre Roma è importante per le sue relazioni istituzionali. 

A Roma, per esempio, abbiamo un ufficio amministrativo che si occupa della gestione dei nostri clienti. Viaggio tantissimo, e mi piace prendere il meglio di ogni singola città. 

I prodotti per esempio li facciamo a Miami, quindi anche l’influenza degli Stati Uniti è molto presente e importante nel nostro prodotto; ho un modo di ragionare che è molto vicino a quello americano, e cerco di trasmetterlo anche in azienda. 

Come è cambiata la tua vita dal 2006 anno di fondazione di Medspa a oggi?

La mia vita da allora è cambiata tantissimo. 

Io vivevo e studiavo a Milano, ed era divenuta la mia “base”, insieme a Napoli. Oggi invece viaggio moltissimo per lavoro: passo da Londra a Dubai, da Mosca al Kazakistan, che sarà meta di un mio prossimo viaggio. 

Sono comunque felice e riesco anche a seguire i miei affetti, senza lasciare niente al caso. Pur viaggiando molto, quindi, riesco a mantenere i legami con le persone a me care.

Quali doti deve possedere oggi un imprenditore?

Oggi un imprenditore deve essere lungimirante, deve saper guardare al futuro, deve capire quali sono le novità e cercare di prevederle. 

Quando lanciamo un prodotto, facciamo una serie di valutazioni di mercato e cerchiamo di capire cosa effettivamente manca sulla piazza. 

Con Miamo cerchiamo di capire quali sono le problematiche della pelle delle persone, grazie a una sempre costante interazione con i nostri clienti e con chi ci segue sui social; a quel punto facciamo una valutazione con il nostro dipartimento scientifico e cerchiamo di capire la formulazione che possa veramente aiutare. 

Per quanto riguarda la sartoria, oggi noi vogliamo chiamare la nostra azienda un “contemporary bespoke tayloring”, cioè qualcosa fatto su misura con la storicità napoletana ma contemporaneo, che abbraccia anche concetti di avantgarde e novità. 

Un imprenditore deve quindi guardare sempre avanti e al futuro, deve informarsi e non deve mai stare fermo o sedersi sugli allori. E poi c’è la squadra: deve anche saper trovare persone e collaboratori validi che ti possano accompagnare nel tuo percorso, e soprattutto saper delegare. Se non potessi contare sulla mia squadra non potrei essere così eclettico nelle mie scelte professionali.

Hai tenuto lezioni sul mondo delle start up all’Università di Napoli. Quali consigli daresti a un ragazzo che vuole entrare nel mondo delle start up?

Premetto che io ho fatto una tesi di dottorato sul mondo delle start up; Dopo aver parlato del caso Medspa la domanda dei ragazzi è stata “come faccio a entrare in un mondo che viaggia alla velocità della luce?”. Un ragazzo che vuole entrare in questo mondo, prima di tutto ci deve credere, ci si deve dedicare, analizzare bene il mercato di riferimento per capire cosa “manca”, quindi sostanzialmente dove la sua risposta trova domanda.

Il mio consiglio ai giovani è quindi di investire il proprio tempo nell’attività, credendoci anche quando ci si sente soli, ma anche di valutare bene che cosa si sta facendo. Bisogna fare delle corrette analisi per capire quali sono gli spazi disponibili nel mercato. Si deve verificare se si ha veramente un prodotto valido o un’idea valida, che sia vendibile. 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Ho tantissimi progetti per il futuro; in tutte le attività che svolgo guardo sempre avanti. Non mi lascio mai prendere dalla smania di realizzare tutto nell’immediato. Per la linea di cosmetici stiamo lanciando tre novità: una linea corpo, una linea di solari e prodotti per il viso. Sto valutando anche l’idea di acquisire alcune aziende, per allargare il bacino. Ogni tanto apro il cassetto e quando vedo che i sogni sono pronti per uscire, li trasformo in realtà, facendo spazio per gli altri che nel frattempo mi sono venuti in testa e magari sono rimasti in valigia! 


GALLERY Le 3 v di Giovanni D’Antonio: Visione, Valore, Valigia!