L’avvento del 5G

L’avvento del 5G – In un futuro assai vicino, potremo circolare per l’Europa con un solo dispositivo in tasca (smartphone o succedaneo) che sostituirà molti documenti e costituirà la nostra identità digitale unica, identità che ci consentirà di sottoscrivere contratti a distanza e di certificare l’invio di comunicazioni elettroniche (come per la PEC in Italia) in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.
Siamo arrivati a questo punto dopo anni di battaglie per la libertà in rete, per esempio grazie al principio della net neutrality, che rende gli utenti di operatori telefonici tutti uguali e in grado di navigare alla stessa velocità in tutte le ore del giorno, senza favoritismi per gli utenti di serie A.
In più, l’anno scorso è passato l’accordo sul Free Flow Data che prevede che le aziende siano libere di collocare i propri data center anche fuori dai confini nazionali.
Certamente, tutto questo non sarebbe possibile senza continui upgrading in ambito tecnologico, e il prossimo passo annunciato, o meglio già in atto, è l’avvento del 5G.

Le connessioni in 5G apriranno la strada alla realizzazione di progetti oggi in fase di sperimentazione, come le auto a guida autonoma, in quanto tutto sarà connesso con tutto e, soprattutto, a velocità supersonica, con tempi di reazione infinitesimali.
Sara’ possibile quindi dotare le automobili di sensori che immediatamente avvertiranno dei pericoli imminenti, evitando incidenti mortali e tamponamenti a catena.
Come aveva previsto già nel 1985 il guru Nicholas Negroponte con il suo MediaLab, il futuro è dominato dallo sviluppo di interfacce uomo-macchina, e la nuova unità di misura mondiale è il bit, che non è solo concetto statico, ma diventa dinamico grazie al tipo e alla velocità del mezzo di trasmissione, e rende possibile la realizzazione degli smart agents (quelli che oggi definiremmo assistenti virtuali), software intelligenti capaci di interagire con l’uomo.
Sempre Negroponte, nel suo The Daily Me, prevede già nel 1990 una nuova tendenza, che diventerà sempre più presente con il 5G: sarà Internet il luogo preferito dai consumatori per effettuare i loro acquisti, perché sarà quello che li raggiungerà per primo, proponendo oggetti e offerte fatti apposta per loro e che potranno essere acquistati in modo sempre più rapido e sicuro.
Di contro, gli esercizi commerciali tradizionali non si limiteranno più alle classiche tecniche pubblicitarie, ma attrarranno i consumatori con proposte di esperienze in realtà virtuale.
In campo sanitario, il 5G rende possibile l’inimmaginabile: interventi chirurgici, diagnosi, analisi, tutti effettuati a distanza, con l’ausilio della realtà virtuale.
Cio’ sarà possibile grazie a un’altra caratteristica delle nuove reti, il network slicing che consente a un singolo nodo della rete di allocare le risorse necessarie per un servizio urgente.
Tutto questo deve essere messo a disposizione di tutti, ed è questo il motivo per cui dobbiamo augurarci che anche in altri Paesi al di fuori dell’Unione Europea il diritto alla banda larga si aggiunga ai servizi minimi che devono essere garantiti alla popolazione, come l’acqua e la connessione alla rete elettrica.
Il 5G, la connettività mobile di quinta generazione, non può essere riduttivamente considerato un salto qualitativo di velocità, come è stato per il 2G, il 3G e il 4G, ma secondo molti esperti, tra cui l’Amministratore delegato di Ericsson Italia, Federico Rigoni, “permetterà servizi completamente differenti rispetto agli attuali “.
Le caratteristiche principali del 5G sono la velocità, la bassa latenza (ovvero tempi di risposta molto rapidi) e larga capacità di connessione.
Al Mobile World Congress di Barcellona e’ stato presentato da Accenture un chiaro esempio di utilizzo del 5G: all’Expo di Dubai ( che peraltro ha come tema “Collegare le menti, creare il futuro “) i visitatori saranno condotti in giro per i padiglioni da una guida virtuale che parlerà la loro lingua, li accompagnerà dove vogliono e sarà “contattabile” tramite lo smartphone o appositi visori per la realtà aumentata.
Ovviamente in occasione di questa prestigiosa fiera, anche se la data di partenza del servizio 5G è prevista per il 2020, sono stati presentati i primi smartphone che lo supportano e che sono particolarmente dotati nell’ambito del gaming, settore in cui saranno maggiormente percepite certe peculiari caratteristiche del 5G.
Un altro vantaggio apportato dal 5G sarà il far diventare la realtà virtuale una tecnologia a portata di tutti, anche di chi non ha un hardware sufficiente a supportare dispositivi avanzatissimi, come Oculus Rift.
5G vuol dire più connessioni in contemporanea, ovvero il superamento del problema che si presenta quando tanti smartphone, tutti insieme in uno spazio raccolto, come ad esempio uno stadio, smettono di funzionare.
Si prevede che entro il 2024 il 40% della popolazione mondiale sarà connessa in 5G, nonostante i prezzi per la sottoscrizione del relativo piano tariffario siano elevati (secondo alcuni arriveranno a costare il doppio di un piano in 4G, secondo osservatori inglesi il rincaro non sarà così forte). Come per tutti i nuovi prodotti tecnologici, ci vorrà un po’ di tempo prima che il 5G divenga il nuovo standard e di conseguenza i prezzi scendano, nel frattempo in due città, Bari e Matera, è iniziata la sperimentazione di un progetto condotto da TIM, Fastweb e Huawei con un investimento di oltre 60 milioni di euro in 4 anni che coinvolgerà 52 partner, tra cui centri universitari e di ricerca, grandi imprese e pubbliche amministrazioni e che consentirà in quelle sedi una capacità trasmissiva 10 volte superiore a quella del 4G è un servizio sperimentale per l’1% della popolazione entro il 2021.
Contemporaneamente, è partito il progetto Roma5G, promosso da Fastweb, Ericsson e Roma Capitale che sarà particolarmente rivolto al settore del turismo, della sicurezza e della mobilità urbana.