L’arazzo di Bayeux: cronaca illustrata di una conquista
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L’arazzo di Bayeux: cronaca illustrata di una conquista
L’arazzo è stato realizzato nella seconda metà dell’XI secolo, ma ancora oggi non è chiaro chi sia stato il committente, né dove effettivamente sia stato creato, se in Francia o in Inghilterra. L’arazzo è noto anche come “arazzo di Matilde”, poiché secondo una tradizione di ambiente francese l’autrice sarebbe Matilde di Fiandra (1032 ca. – 1083), consorte di Guglielmo I, duca di Normandia, che in seguito sarebbe divenuto noto come Guglielmo il Conquistatore.
L’arazzo infatti è strettamente legato alla conquista normanna dell’Inghilterra del 1066, della quale descrive per immagini gli avvenimenti chiave. L’arazzo rappresenta un importante documento storico per la miniera di informazioni “ricamate” sulla sua tela, che hanno un inestimabile valore per la conoscenza della vita dell’epoca. Sono infatti raffigurate la costruzione di navi, che mostrano come le vele utilizzate fossero quelle di tipo vichingo. Sempre di origine scandinava erano le armi utilizzate da entrambe le parti in conflitto. Altre preziose informazioni relative all’equipaggiamento dei soldati sono relative al vestiario; in particolare, l’arazzo ha permesso di verificare che, contrariamente a quanto si è pensato per lungo tempo, non indossavano una cotta di maglia, ma una tunica rinforzata da anelli metallici, ovvero una lorica (o brogne in francese, dal latino brunea).
L’arazzo ha quindi un enorme valore documentario, come testimonia il suo inserimento (nel 2007) nel registro della Memoria del Mondo da parte dell’Unesco. Il suo valore storico non è sminuito nemmeno dal fatto che riporti soprattutto il punto di vista normanno delle vicende, tanto da essere talvolta considerato come un’opera di propaganda.
L’arazzo, infatti, è favorevole a Guglielmo il Conquistatore e ne sostiene le pretese al trono d’Inghilterra, giustificando così l’invasione normanna.
Le 58 scene nelle quali è suddiviso l’arazzo, in particolare, raccontano nel dettaglio i preparativi all’evento della conquista normanna, evento cardine per la storia dell’Inghilterra, che dopo diversi secoli tornò ad avere legami più stretti con l’Europa.
Per meglio comprendere le motivazioni che hanno portato a tale importante avvenimento storico dobbiamo tornare indietro nel tempo, e in particolare al 911, quando il sovrano carolingio Carlo il Semplice aveva concesso a un gruppo di Vichinghi, capeggiati da Rollone, di stabilirsi nel nord della Francia. In cambio i Vichinghi (vera spina nel fianco per molti regni europei dell’epoca) si impegnavano a proteggere le coste da ulteriori invasioni di loro connazionali. I Vichinghi di Rollone si integrarono molto velocemente con la cultura autoctona, divenendo noti come Normanni. Abbandonarono il paganesimo in favore del cristianesimo, e adottarono la lingua d’oïl, anche se con l’inserimento di elementi dell’antico norvegese.
Dall’altra parte della Manica, anche il sovrano anglosassone Etelredo II (968-1016), detto l’Impreparato, aveva non pochi grattacapi a causa delle invasioni vichinghe. Aveva quindi necessità di un alleato, che trovò nel duca di Normandia. L’accordo fu suggellato, nel 1002, dalle nozze di Etelredo con Emma, sorella del duca di Normandia. L’aiuto del duca normanno, tuttavia, non fu sufficiente a fermare una nuova ondata d’invasione danese, progettata da Sweyn I di Danimarca, che sarebbe culminata nel 1013 con la conquista dell’Inghilterra. La dominazione danese proseguirà fino alla morte, nel 1042, di Canuto II, figlio di Canuto I e di Emma di Normandia (vedova di Etelredo II). Canuto era morto senza lasciare eredi e a succedergli sul trono inglese fu quindi il fratellastro, Edoardo il Confessore (1002-1066), la cui politica pacifista e filonormanna avrebbe portato allo smantellamento della flotta stabile inglese, decisione che avrebbe avuto un ruolo decisivo nella successiva storia inglese. Nel 1040 Edoardo stabilisce che a succedergli al trono sarebbe stato Guglielmo II di Normandia, che sarebbe passato alla storia come Guglielmo il Conquistatore. Tuttavia, il giorno del funerale di Edoardo, il genero Aroldo (Harold Godwinson conte di Wessex), che non prese in considerazione le volontà del defunto sovrano e, inoltre, non si fece suggestionare dalle profezie legate all’apparizione della cometa di Halley, avvistata il 20 marzo 1066 (come testimonia l’arazzo di Bayeux, sul quale è raffigurata).
A ogni modo, Guglielmo decise di far valere le sue ragioni e inondò l’Europa di messaggi con i quali accusava lo spergiuro Aroldo, chiedendo allo stesso tempo aiuto per l’invasione dell’Inghilterra che andava progettando e che fu approvata dal papa Alessandro II.
Guglielmo e il suo esercito riuscirono infine a raggiungere le coste inglesi, sbarcando a Pevensey il 28 settembre. Subito eressero una fortificazione in legno, non lontano da Hastings. Aroldo si diresse quindi verso sud per affrontare la nuova minaccia, lasciando tuttavia il grosso dell’esercito a nord. Il 14 ottobre 1066 ebbe luogo la battaglia di Hastings, durante la quale Aroldo fu sconfitto e perse la vita.
La conquista normanna porterà alla nascita di una delle monarchie più potenti nella storia europea, che darà anche vita a un sistema di governo che gli storici considerano tra i più sofisticati nella storia occidentale.