La storia della fibbia in un prezioso volume edito da Skira

La storia della fibbia in un prezioso volume edito da Skira – Un elemento che oggi troviamo su borse, scarse e capi d’abbigliamento, semplice e pratico, oppure prezioso e ornamentale: è la fibbia, le cui origini risalgono all’alba dell’umanità, con tracce della sua presenza già tra il 3500 a.C. e il 1200 a.C. Una storia ricca e appassionante quella della fibbia, gioiello funzionale, indispensabile complemento dei migliori outfit fin dall’antichità e ancora oggi utilizzata dalle più importanti case di moda. Uno studio attento che intreccia costume, arte e gioiello per tracciare un inedito percorso visivo e di ricerca mostrando come le fibbie – da scarpa, da cintura, da pantalone, da mantello, da cappello ecc. – siano state nel corso dei secoli fondamentali indicatori di status sociale, attente spie dei cambiamenti del gusto, sempre al passo con innovazioni estetiche, tecnologiche e materiche.
Alla storia di questo indispensabile complemento d’abbigliamento è dedicato il prezioso libro “Storia della fibbia tra Moda e Gioiello (1700-1950)” di Bianca Cappello (storica e critica del gioiello, oltre che docente, coordinatrice e curatrice di conferenze e seminari sulla Storia del Gioiello) e Samuele Magri (storico dell’Arte e della Moda, docente presso IED Milano e per varie istituzioni fiorentine), edito da Skira. Ad arricchire il volume è una selezione di fibbie provenienti dalla collezione Pennasilico, una tra le più importanti al mondo, che si unisce a una ricerca iconografica ricca di ritratti e illustrazioni d’epoca che contestualizzano questo oggetto nell’abito e sul corpo, testimoniando l’evoluzione della moda da un nuovo punto di vista.
Il volume sarà presentato al pubblico giovedì 28 marzo alle ore 14.30 nella Sala della Passione (presso la Pinacoteca di Brera). Insieme agli autori interverranno anche Roberto Favaro (Vicedirettore Accademia di Belle Arti di Brera), Luca Ghirardosi (Docente di Scenografia Accademia di Belle Arti di Brera), Paola Venturelli (Storica dell’arte, conservatrice museale e docente di Arti Orafe), Maurizio Manca (Bijoux Bozart) e Antonella Garello (L’Orafo Italiano).