La grande letteratura a teatro: Il giocatore di Dostoevskij al Teatro Franco Parenti

La grande letteratura a teatro: Il giocatore di Dostoevskij al Teatro Franco Parenti – Da martedì 30 gennaio, e fino al 4 febbraio, al Teatro Franco Parenti va in scena la grande letteratura. Nell’ambito del “Percorso Dostoevskij”, arriva a teatro “Il giocatore”, capolavoro del romanziere russo, che nella versione di Vitaliano Trevisan e per la regia di Gabriele Russo ci viene restituito in un allestimento originale ed efficace, sempre in bilico tra dramma e commedia.
Pubblicato nel 1866, il romanzo è un punto di riferimento della narrativa russa del XIX secolo, nel quale Dostoevskij analizza il gioco d’azzardo in tutte le sue forme, con i diversi tipi di giocatori, dai ricchi nobili europei, ai poveretti che si giocano tutti i loro averi. Si tratta, inoltre, di un grande studio delle diverse peculiarità delle popolazioni: dal francese manipolatore al ricco gentleman inglese, fino all’altezzoso barone tedesco.
Nella versione curata da Vitaliano Trevisan il linguaggio scenico è al servizio dell’ironia e del sarcasmo del testo, catapultando lo spettatore in un girone dantesco. La passione e la compulsione, le ossessioni e le debolezze di Aleksej, Polina, Blanche e degli altri personaggi dell’opera si rivelano non lontane dalle nostre.
Ogni debolezza, in un attimo, può trasformarsi in un vizio che trascina in una spirale senza ritorno, capace di piegare tutti, anche i più forti, quando decidono di provare. A simboleggiare la perfidia della roulette c’è il croupier che scandisce i momenti più intensi e forti della satira, gli attimi in cui la dipendenza diventa acuta, le ricchezze svaniscono, la disperazione cresce e l’animo umano s’impoverisce. Le sequenze di gioco impreziosiscono la messa in scena con vorticose emozioni, diventando uno specchio perfetto della trappola in cui sono finiti tutti i personaggi.
LOCANDINA Il giocatore
- da Fëdor Dostoevskij
- adattamento Vitaliano Trevisan
- con Daniele Russo, Marcello Romolo, Camilla Semino Favro, Paola Sambo, Alfredo Angelici, Martina Galletta, Alessio Piazza, Sebastiano Gavasso
- regia Gabriele Russo
- scene Roberto Crea
- costumi Chiara Aversano
- disegno luci Salvatore Palladino
- movimenti scenici Eugenio Dura
- coproduzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Stabile di Catania