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La fotografia mimetica di Liu Bolin al MUDEC

La fotografia mimetica di Liu Bolin al MUDEC – Fino al 15 settembre il MUDEC – Museo delle Culture di Milano dedica la mostra “Liu Bolin. Visibile Invisibile” all’artista cinese di fama internazionale Liu Bolin, conosciuto dal grande pubblico per le sue performance mimetiche, in cui, grazie a un accurato body painting, il suo corpo risulta pienamente integrato con lo sfondo.
Attraverso le sue opere Liu Bolin svela le contraddizioni dell’uomo contemporaneo, indagando il rapporto tra la civiltà creata dall’uomo e l’uomo stesso, dando vita a una ricerca sulla sua vita e sui punti in comune con le vite degli altri, i temi sociali che racchiudono i luoghi da lui visitati e l’impatto del proprio messaggio artistico sulla società.
Le fotografie di Liu Bolin nascono come una ribellione nei confronti delle autorità, che nel 2005 stavano demolendo il suo studio nel Suojia Arts Camp per fare spazio al progresso e al nuovo che avanza, distruggendo però tutto il mondo alle spalle dell’artista, e quindi anche la tradizione e l’identità di un popolo. Questa ribellione è testimoniata dalla serie “Hiding in the city”, tra le opere esposte al MUDEC.
In mostra anche altre serie, come “Hiding in the rest of the world” e “Hiding in Italy”, (2008-2019) dove all’importanza del luogo si aggiunge l’attenzione al confronto tra la visione della cultura orientale e quella occidentale, con Cina e Italia a rappresentare le due culle della cultura rispettivamente asiatica ed europea, cui si unisce il particolare amore e rispetto per il Bel Paese e l’attenzione che in generale l’Occidente presta alla conservazione della cultura.
Al MUDEC sarà possibile ammirare anche la serie “Shelves”, “scaffali”: di fronte a lunghe distese di scaffali di supermercati, colmi di beni di largo consumo, luoghi banali e tipici della nostra quotidianità, Liu Bolin scompare tra scatolame e verdure, evocando un’immagine forte, ossessiva e totalizzante.
Tra le fotografie più celebri vi è il ciclo “Migrants”, tema particolarmente caro al MUDEC, nel quale Liu Bolin ha coinvolto altri performers, alcuni rifugiati ospiti di alcuni centri d’accoglienza in Sicilia. 
In esposizione anche gli abiti dipinti che l’artista ha usato per la realizzazione degli scatti e video documentali.

 


GALLERY Liu Bolin. Visibile Invisibile