La fine di Antinoo il bello

La fine di Antinoo il bello –
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In collaborazione con la pagina Voci Antiche: pagine dal mondo classico.
La fine di Antinoo il bello
Quando Adriano giunse a Claudiopoli, nel 123 d.C., in uno dei suoi viaggi attraverso i territori del suo vasto impero, Antinoo era un ragazzino di tredici anni. L’imperatore lo inviò subito a Roma, perché lì fosse educato, e quando vi fece ritorno, nel settembre 125, il giovane divenne il suo preferito, probabilmente per la sua bellezza e intelligenza, tanto che nel successivo viaggio in oriente di Adriano, iniziato nel 128, egli faceva parte del seguito imperiale.
L’evento, va detto, è ancora avvolto nel mistero. Era l’inizio dell’autunno del 130 d.C. e l’imperatore, col suo seguito di alti dignitari e comandanti dell’esercito, si imbarcò ad Eliopoli con l’intento di risalire il corso del Nilo e visitare cos’ anche alcuni luoghi di culto della regione. Insieme a lui, ovviamente, viaggiava anche Antinoo, che alla fine del mese di ottobre, improvvisamente, annegò. Così ricorda l’evento l’Historia Augusta, nella Vita di Adriano (capitolo 14):
“Durante un viaggio sul Nilo, egli perse Antinoo, il suo favorito, e per la sua giovinezza pianse come si addice a una donna. Sull’incidente circolano vari racconti: alcuni sostengono che il giovane si uccise per Adriano; altri insinuarono ciò che la bellezza del giovane e la sensualità di Adriano lasciano immaginare…”.
Non pago di ciò, l’imperatore associò il nome di Antinoo a quello di una costellazione vicina all’equatore celeste, nominata già dall’Almagesto di Tolomeo, e al fiore di loto che cresceva lungo le sponde del Nilo.