STORIA

La fine di Antinoo il bello

La fine di Antinoo il bello

MilanoPlatinum Voci antiche

In collaborazione con la pagina Voci Antiche: pagine dal mondo classico.


La fine di Antinoo il bello

Quando Adriano giunse a Claudiopoli, nel 123 d.C., in uno dei suoi viaggi attraverso i territori del suo vasto impero, Antinoo era un ragazzino di tredici anni. L’imperatore lo inviò subito a Roma, perché lì fosse educato, e quando vi fece ritorno, nel settembre 125, il giovane divenne il suo preferito, probabilmente per la sua bellezza e intelligenza, tanto che nel successivo viaggio in oriente di Adriano, iniziato nel 128, egli faceva parte del seguito imperiale.

Antinoo - By Manuel Parada López de Corselas User - Manuel de Corselas ARS SUMMUM, Centro para el Estudio y Difusión Libres de la Historia del Arte (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons
Antinoo – By Manuel Parada López de Corselas User – Manuel de Corselas ARS SUMMUM, Centro para el Estudio y Difusión Libres de la Historia del Arte (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons
Con lui l’imperatore soggiornò ad Atene dall’autunno di quell’anno fino alla primavera del 129, quando insieme partirono alla volta dell’Asia Minore, della Siria, della Palestina, per poi raggiungere l’Egitto. Lì Antinoo, all’età di soli vent’anni, trovò la morte. Che cosa successe?

L’evento, va detto, è ancora avvolto nel mistero. Era l’inizio dell’autunno del 130 d.C. e l’imperatore, col suo seguito di alti dignitari e comandanti dell’esercito, si imbarcò ad Eliopoli con l’intento di risalire il corso del Nilo e visitare cos’ anche alcuni luoghi di culto della regione. Insieme a lui, ovviamente, viaggiava anche Antinoo, che alla fine del mese di ottobre, improvvisamente, annegò. Così ricorda l’evento l’Historia Augusta, nella Vita di Adriano (capitolo 14):

“Durante un viaggio sul Nilo, egli perse Antinoo, il suo favorito, e per la sua giovinezza pianse come si addice a una donna. Sull’incidente circolano vari racconti: alcuni sostengono che il giovane si uccise per Adriano; altri insinuarono ciò che la bellezza del giovane e la sensualità di Adriano lasciano immaginare…”.

Cameo Antinoo - See page for author [CC BY 2.5], via Wikimedia Commons
Cameo Antinoo – See page for author [CC BY 2.5], via Wikimedia Commons
La fonte, scritta quasi un secolo dopo gli eventi narrati, non si preoccupa di accertare le cause della morte, ma si limita a parlare di pettegolezzi, che si diffusero velocemente in tutto l’impero, anche per il dolore che l’evento provocò nell’animo di Adriano e per le decisioni che poi egli prese in relazione alla memoria del suo amato. Di fatto, ancora oggi brancoliamo nel buio, incerti se la fine di Antinoo sia dovuta a un fatale incidente, che lo portò a cadere in acqua forse ebbro dopo un banchetto, se sia stato ucciso da un altro giovane, suo rivale in amore, o se egli stesso si sia sacrificato per garantire ad Adriano una migliore salute. Non è noto nemmeno il luogo della sua sepoltura, probabilmente avvenuta in Italia, forse a Roma, come sembrerebbe indicare l’obelisco del Pincio, la cui iscrizione in caratteri geroglifici sembrerebbe attestare il luogo sul colle Palatino, o a Tivoli, nel terreno della villa imperiale, dove è stato ritrovato un monumento funerario in forma di tempio, che potrebbe essere quello del giovane ed è stato perciò chiamato “Antinoeion”.

The Antinoeion - Di Carole Raddato from FRANKFURT, Germany (The Antinoeion, Hadrian's Villa) [CC BY-SA 2.0], attraverso Wikimedia Commons
The Antinoeion – Di Carole Raddato from FRANKFURT, Germany (The Antinoeion, Hadrian’s Villa) [CC BY-SA 2.0], attraverso Wikimedia Commons
Quel che è noto, invece, è che nello stesso giorno della morte, senza perdere tempo, l’imperatore decise di edificare, nel luogo della tragedia, una città in suo onore: si sarebbe chiamata Antinopoli e sarebbe stata il centro del culto di Antinoo in forma di Osiride. Della diffusione di tale culto si occupò personalmente Adriano, che a partire dalla primavera del 131 d.C. intraprese una serie di viaggi nelle terre orientali per promuovere la memoria del giovane divinizzato, che venne associato ad Ermes e a Dioniso.

Busto di Antinoo (Vaticano) - Di Giovanni Dall'Orto (Opera propria) [Attribution], attraverso Wikimedia Commons
Busto di Antinoo (Vaticano) – Di Giovanni Dall’Orto (Opera propria) [Attribution], attraverso Wikimedia Commons
Il successo dell’iniziativa fu tale che nel giro di pochi anni furono ovunque eretti altari e statue in suo onore (pare che tra queste e mezzibusti se ne contassero circa duemila e che il modello di riferimento fosse stato deciso dall’imperatore in persona).

Non pago di ciò, l’imperatore associò il nome di Antinoo a quello di una costellazione vicina all’equatore celeste, nominata già dall’Almagesto di Tolomeo, e al fiore di loto che cresceva lungo le sponde del Nilo.