LA CANDIDATURA ALL’EXPO

LA CANDIDATURA ALL’EXPO – Per potersi candidare a ospitare una esposizione universale, o, secondo la nomenclatura ufficiale, una International Registered Exhibition, si deve seguire una procedura particolare e rispettare alcuni criteri. Il governo di uno Stato che vuole proporsi come organizzatore di un’Expo deve innanzitutto informare il BIE (il Bureau International des Exposition, che ha sede a Parigi). Tra i criteri da rispettare vi è quello di un intervallo di almeno 15 anni tra la data della chiusura dell’ultima Expo organizzata dal Paese richiedente, e la data di apertura della Expo per cui si fa richiesta.
Una volta ricevuta la candidatura (che deve presentare il tema dell’evento, le date proposte per il suo svolgimento e la sua durata), il BIE deve informare della richiesta i governi dei suoi Stati membri, i quali hanno tempo 6 mesi per presentare, a loro volta, una candidatura alternativa.
La presentazione della richiesta di candidatura deve essere presentata massimo 9 anni prima e minimo 6 anni prima dell’anno in cui è stata pianificata una International Registered Exhibition.
Trascorsi i 6 mesi, il BIE ha la facoltà di effettuare visite di controllo alle città candidate, per accertare alcune caratteristiche delle proposte di candidatura, come il tema, la durata, l’area del sito prescelto e la stima del bilancio. In questo modo l’Assemblea Generale del BIE avrà elementi per poter valutare e quindi votare la candidata ritenuta più idonea, che diverrà la città organizzatrice dell’Expo.
Nel caso dell’Expo 2015 di Milano, l’altra città candidata era Smirne, in Turchia, mentre altre città (come Atlanta, Las Vegas, New York e Mosca), che in un primo tempo si pensava avrebbero fatto richiesta, non consegnarono la documentazione necessaria presso il BIE entro il termine utile (il 2 novembre 2006). La votazione e proclamazione finale avvenne il 31 marzo 2008, quando Milano si vide assegnare l’organizzazione dell’Expo 2015 con 86 voti a favore, contro i 65 di Smirne.