Intervista a Maria Candida Gentile, “naso” e founder dell’omonima Maison

Founder e naso dell’omonima Maison, Maria Candida Gentile è una vera eccellenza italiana che ha saputo farsi conoscere e riconoscere a livello mondiale attraverso le sue fragranze d’autore assolutamente fuori da ogni schema. Abbiamo avuto l’opportunità di farle una breve intervista, per provare ad avvicinarci a questo mondo così affascinante e complesso.
Partiamo dalla fine: Hanbury, la fragranza dedicata alla primavera e alla donna in tutte le sue sfaccettature. Come è nata e come si inserisce nel suo percorso creativo?
L’ ispirazione è arrivata durante una mia passeggiata nel parco di villa Hanbury a Capo Mortola, in una ventosa giornata di febbraio, l’energia che sentivo nell’aria trasportava accordi olfattivi a me cari, come quello del Calicantus.
Camminavo nei giardini così rapita da questa atmosfera e mi sono imbattuta in un tempietto liberty dedicato a DORTOHY HANBURY leggendo le frasi a lei dedicate mi sono commossa e incuriosita tanto da cominciare a lavorare su questa storia.
Torniamo alle origini. Il suo percorso è cominciato in maniera istintiva, possiamo dire che in qualche modo lei ha sempre fatto questo mestiere. Quando ha capito che i suoi esperimenti potevano trasformarsi in qualcosa di più strutturato, in una vera e propria fragranza?
Mah veramente era un gioco da bambina, pasticciare con i petali, più che altro la mia attenzione agli odori e tutto il mondo che si apriva dentro di me nel sentirli non mi ha mai fatto pensare direttamente a “vorrei fare il naso” ma invece ha attivato la mia sensibilità verso la natura i fiori i profumi i colori le luci e le sue sfumature .
Solo da adulta ho capito che quella del naso poteva essere l’approdo a un mio percorso interiore.
Piano piano, le innumerevoli prove fatte di accordi e di altri pensieri nel laboratorio dove ho studiato a Grasse, mi hanno portato a riuscire a scrivere e creare qualcosa di mio, una traduzione in note del mio sentire.
Ad oggi, guardandosi indietro, pensa che avrebbe potuto fare un altro mestiere? Quale?
Ne faccio alcuni tutti insieme come tutte le donne, ma il mio percorso era scritto e ci sono arrivata da altre esperienze.
Rispetto a quando ha cominciato, come si è evoluta la figura del naso e come è cambiato, più in generale, il mondo della profumeria? Sembra, dall’esterno, che ci sia stato un crescendo di interesse.
Bisogna intendersi su cosa significa essere naso, siamo davvero in pochi.
Poi ci sono i chimici e i farmacisti che hanno un approccio ancora diverso al profumo e in ultimo uno stuolo di ex parfum maniac che hanno deciso di cambiare attività e di auto definirsi nasi o architetti olfattivi.
L’attitudine ad essere camaleontici direi che è molto presente nella società attuale ma distorce completamente la realtà e abbassa il livello di qualità.
Se non si hanno le capacità si diffonderanno prodotti modesti, di scarsa qualità e si attingerà dalle grandi multinazionali perché per incapacità resta più semplice acquistare qualcosa di già pronto e nulla sarà distintivo, ma tutto simile.
Con quelle note poco piacevoli come lyral lilial e aldeydi che appesantiscono il naso e la nostra testa.
Oggi sono considerata tra i più importanti nasi mondiali, avendo portato una visione del concetto olfattivo piuttosto divergente dalle proposte che si trovano sul mercato, andando contro paradigmi obsoleti o scorciatoie purtroppo sempre più diffuse. Continuo a credere che il vero lusso sia rimanere fedeli a se stessi e che il successo sia legato al rispetto della propria identità particolare e alla sua difesa oltranza. Se non mi fossi ribellata a certe convenzioni non avrei avuto il riconoscimento che mi viene accordato, non solo dall’ambiente dei maîtres parfumeurs ma soprattutto da chi ama l’attenzione verso le materie utilizzate
Qual è il profumo, di sua creazione, al quale è più legata e perché?
Sono legata davvero a tutti, ognuno è l ‘espressione di una profonda emozione tenuta dentro di me per lungo tempo e poi rielaborata in una formula.
Oltre a creare fragranze per il suo brand, lei crea profumazioni per relais e splendidi hotel. Si tratta, a tutti gli effetti, di interpretare i valori di un brand attraverso le note olfattive. Ci può raccontare qualcosa di questo affascinante percorso di creazione?
Collaboro con alcuni resort di fama internazionale, per interpretare lo spirito e l’energia del luogo e attraverso l’arte olfattiva. Ricreare la memoria e permettere ai clienti di portare con loro, quasi come un totem, la memoria della loro straordinaria vacanza racchiusa in una boccetta. Inoltre, ho sviluppato negli anni, questo servizio molto interessante che è quello di utilizzare la formula su misura del profumo all’interno della linea cortesia (bagnoschiuma, shampoo, latte corpo, sali da bagno, sapone e talco), dei profumi d’ambiente e delle candele. Dando la possibilità, quindi, di avere un’esperienza olfattiva del luogo a 360 gradi.
È possibile acquistare le fragranze di Maria Candida Gentile, tra cui l’ultima Hanbury, sullo shop online.
Le creazioni Maria Candida Gentile sono disponibili anche in una rete di negozi selezionati in tutto
il mondo.