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Il Teatro Civico Roberto de Silva inaugura la sua stagione

Il Teatro Civico Roberto de Silva inaugura la sua stagione – Il 25 novembre il nuovo Teatro Civico Roberto de Silva aprirà finalmente le sue porte al pubblico per la prima volta. Il teatro civico, fortemente voluto dal Comune di Rho, è guidato da Fiorenzo Grassi, nella sua veste di Presidente della Fondazione Teatro Civico Rho, con la collaborazione organizzativa di Csbno-Culture Socialità Biblioteche Network Operativo. Al taglio del nastro seguirà il Festival d’inaugurazione che propone un calendario molto variegato, programmato fino al 31 dicembre, in cui alla prosa si intrecciano spettacoli di danza e concerti, con un’attenzione particolare rivolta ad artisti emergenti legati al territorio. 
Il teatro sorge nell’ex area Diana de Silva, in piazza Enzo Jannacci 1, ed è stato realizzato dalla realizzato dalla stata costruita da Bracco Real Estate. La gestione e valorizzazione del nuovo spazio culturale sono affidate alla Fondazione Teatro Civico Rho, guidata da Fiorenzo Grassi, direttore e fondatore del teatro Elfo Puccini di Milano. 

Il variegato calendario del festival che inaugura il nuovo teatro civico propone alcuni eventi con artisti di fama internazionale, a partire dallo spettacolo inaugurale del 25 novembre: “Al-Bunduqiyya-Il concerto perduto”, con Giovanni Sollima, Federico Guglielmoe l’orchestra Il Pomo d’Oro. Lo spettacolo musicale è un omaggio a Venezia, riprendendo nel titolo l’antico nome della città, quale luogo di convivenza di comunità e culture diverse, provenienti dal Mediterraneo, dalle terre del Nord, dal Levante. Il concerto si articola in uno straordinario lavoro di “montaggio” di frammenti del passato, con l’obiettivo di aprire le composizioni a possibilità inedite e regalare alla musica una nuova vita nel tempo attuale dell’esecuzione e dell’ascolto. 

Si prosegue il 1° dicembre con un grande protagonista della scena, Silvio Orlando, interprete e regista di “La vita davanti a sé”, di Romain Gary, che racconta la vita di Momò, bimbo arabo che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea, che sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò, diventando con naturalezza quel bambino nel suo dramma.

La serata di venerdì 2 dicembre, “Attorno a Boris Godunov”, curata e condotta dal musicologo Fabio Sartorelli con gli allievi dell’Accademia Teatro alla Scala, trae ispirazione dall’opera inaugurale della Stagione 2022/23 del Teatro alla Scala, capolavoro del compositore russo Modest Petrovič Musorgskij, basato sull’omonimo dramma di Aleksandr Puškin. L’opera è lo spunto da cui partire per tracciare un quadro più ampio del contesto musicale dell’epoca. I solisti dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici e i musicisti dei Corsi per professori d’orchestra e per maestri collaboratori della Scuola scaligera accompagneranno il pubblico alla scoperta di questo affresco, attraverso l’interpretazione di alcune delle pagine musicali più significative di quel periodo storico. E proprio il 7 dicembre, nell’ambito di Prima Diffusa 2022, il teatro ospiterà la proiezione di “Boris Godunov”.

Il Festival continua il 17 dicembre con il concerto “Jonathan Coe & Artchipel Orchestra”, un progetto originale in cui le musiche di Jonathan Coe, uno dei più celebri e apprezzati romanzieri inglesi contemporanei, nonché musicista e compositore, saranno eseguite dalla formazione jazz tra le più quotate del panorama italiano, la Artchipel Orchestra diretta dal Maestro Ferdinando Faraò.

Il 21 dicembre un imperdibile spettacolo di atmosfera natalizia che da sempre incanta grandi e piccini, “Lo schiaccianoci”, celebre balletto classico che esalta il genio di Tchaikovsky, la narrazione fiabesca di Hoffmann e le iconiche coreografie di Pepita. Il Russian Classical Ballet, con un cast di stelle del balletto russo e la direzione artistica di Evgeniya Bespalova e Denis Karakashev, trasporta il pubblico nel fatato mondo che vede protagonisti Clara e lo Schiaccianoci.

Il Festival d’inaugurazione si chiude il 31 dicembre per salutare la fine e festeggiare l’inizio del nuovo anno con “Dancing Bruno”, prodotto da Sanpapié e Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse, una cavalcata nel ballo popolare tra inizio ‘900 e i primi anni ’70, aggrappati alla sella dei cambiamenti sociali e politici che hanno trasformato il nostro modo di vivere gli spazi, le relazioni, i ruoli e i passi in comune. 

Il nutrito calendario del teatro prevede anche progetti artistici di compagnie di giovani e giovanissimi legati al territorio e un ciclo di visite guidate animate, con annessi laboratori, al teatro e agli spazi accessori di carattere tecnico riservate ai cittadini del territorio e in particolare a bambini accompagnati dai familiari.  
Al via il 3 dicembre con il musical “A Million Dreams” a cura dell’Associazione AFK_Progetto Giovani, una compagnia di ragazzi tra i 16 e i 24 anni, che per la prima volta si sono cimentati nella sceneggiatura e nel riadattamento dei testi musicali tratti dalla colonna sonora di “The Greatest Showman”. Filo conduttore della performance: il desiderio di seguire i propri sogni e obiettivi cercando di non farsi abbagliare dall’ambizione. Il ricavato della serata verrà devoluto a Gli Amici di Emanuele – Fondo DMD, Centro Anziani Stella Polare e L’Abbraccio.
Il 10 e l’11 dicembre il Teatro Civico Roberto de Silva spalanca le porte ai piccoli visitatori, invitandoli a scoprire i nuovi spazi attraverso il gioco. Sono previste visite guidate animate, in diversi turni, a cura del Teatro dell’Amaca presso La Scatola Magica. A seguire, solo sabato 10 dicembre, il Teatro dell’Armadillo-Gruppo Giovani, una compagnia di ragazzi rhodensi tra i 14 e i 16 anni, con lo spettacolo, a ingresso gratuito, “Nôtre Dame de Paris 3.0”, dal celebre romanzo di Victor Hugo, un breve spettacolo corale per quadri che alterna recitazione, canto, accenni di danza e qualche elemento di combattimento teatrale.