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Il mondo fuggevole di Toulouse-Lautrec in mostra a Palazzo Reale

Il mondo fuggevole di Toulouse-Lautrec in mostra a Palazzo Reale – Ha aperto ieri al pubblico, a Palazzo Reale di Milano, la mostra “Il mondo fuggevole di Toulouse-Lautrec”, una grande monografica che celebra il genio artistico e la grande modernità dell’artista francese, tra le figure più significative dell’arte del tardo Ottocento.
La mostra, che sarà visitabile fino al 18 febbraio 2018, è curata da Danièle Devynck (direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi) e da Claudia Beltramo Ceppi Zevi, ed è promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Giunti Arte Mostre Musei e da Electa, in collaborazione con il Musée Toulouse-Lautrec di Albi, con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia.
In mostra vi sono oltre 200 opere di Toulouse-Lautrec, con ben 35 dipinti, oltre a litografie, acqueforti e affiches, provenienti dal Musée Toulouse-Lautrec di Albi e da importanti musei e collezioni internazionali, come la Tate Modern di Londra, la National Gallery of Art di Washington, il Museum of Fine Arts di Houston, il MASP (Museu de Arte di San Paolo), e la BNF di Parigi, oltre che da diverse storiche collezioni private.
L’eccezionale mostra offre inoltre la possibilità di ammirare la serie completa di tutti i 22 manifesti realizzati da Toulouse-Lautrec, accompagnati dagli studi e dai bozzetti preparatori realizzati dall’artista. Si tratta di una straordinaria galleria di personaggi e di scene appartenenti al vivace mondo dei locali notturni parigini, e in particolare di Montmartre: dal Moulin de La Galette al Divan Japonais, dalla celebre Goulue a Jane Avril. 
Inoltre, in omaggio alla passione di Toulouse-Lautrec per l’arte giapponese, amore condiviso da molti altri artisti dell’epoca, la mostra di Palazzo Reale ospita anche alcune rare e preziose stampe, certamente note a Toulouse-Lautrec, di maestri giapponesi, fra le quali la serie completa della “Maison verte” di Utamaro, che raffigura l’ambiente dei postriboli, con tutto l’universo di uomini e di donne che li popolavano.

Il percorso espositivo si articola in una serie di sezioni tematiche, che accompagnano il visitatore alla scoperta e alla comprensione dell’importanza artistica, oltre che dello straordinario fascino, di questo grande artista, nato in seno a una famiglia aristocratica ma che aderì agli ideali bohémiennes, senza tuttavia aderire a una scuola o corrente artistica determinata, dando vita a uno stile personale e originalissimo. 
Toulouse-Lautrec fu testimone della vivace vita notturna parigina della fine dell’Ottocento, immortalando l’abbagliante atmosfera di Montmartre, con le sue scintillanti sale da ballo e i caffè-concerto, e al tempo stesso mostrando anche la miseria e la sofferenza dei personaggi che lo abitano. Lo stile artistico di Toulouse-Lautrec, sintetico ma estremamente espressivo, ha avuto una notevole influenza sull’illustrazione, arrivando fino al linguaggio della pubblicità.
Toulouse-Lautrec seppe costruire un nuovo e provocatorio realismo, sintesi estrema di forma, colore e movimento, e la mostra a Palazzo Reale intende seguirne l’evoluzione stilistica, delineata in tutte le sue fasi di maturazione, dalla pittura alla grafica, con particolare riguardo per la sua profonda conoscenza delle stampe giapponesi e per la passione verso la fotografia.

A fare da introduzione è uno sguardo introspettivo sulla famiglia di Toulouse-Lautrec, attraverso la sezione che analizza il rapporto tra l’artista francese e la fotografia, una delle tante novità, al pari della bicicletta, del manifesto pubblicitario, del telefono, che trasformeranno per sempre la realtà quotidiana, di fine Ottocento, regalando una ventata di modernità alla vita parigina. 
Di seguito viene illustrato il periodo di formazione dell’artista, fase alla quale appartengono i ritratti di cani e cavalli; questi ultimi, in particolare, ritorneranno in forme sempre diverse nel corso della sua carriera artistica, dai calesse alle scene di caccia, fino ai celebri ritratti dei cavalli da corsa e dei loro fantini.
Il ritratto rappresenta, per Toulouse-Lautrec, uno degli elementi che maggiormente caratterizzano la sua ricerca pittorica, a partire dai ritratti femminili che mostrano l’immagine della donna di cui Toulouse-Lautrec sarà l’artefice. A queste opere si uniscono i ritratti da lui eseguiti degli amici pittori e scrittori, che rivelano la sua straordinaria capacità di introspezione psicologica.
Uno dei principali capitoli della carriera artistica di Toulouse-Lautrec, come si è detto, è rappresentato dal quartiere di Montmartre, con i suoi locali e con la sua folla eterogenea e variopinta, che l’artista ritrae in modo convincente, pacato e realistico, senza giudizi morali o etici, ma limitandosi a “raccontarli” e rappresentarli come qualsiasi altro aspetto della vita contemporanea.
Tra le principali, e più note, novità introdotte da Toulouse-Lautrec vi è principalmente il suo modo di raffigurare gli artisti e le ballerine attraverso un’affiche. L’artista francese è stato infatti il primo regalare uno stile del tutto nuovo al genere artistico, tipicamente cittadino, del manifesto. L’influenza esercitata dalle stampe giapponesi è testimoniata da linee impetuose, tagli compositivi audaci, colori intensi e piatti, colori squillanti che, applicati omogeneamente su superfici estese, rendevano il manifesto visibile anche da lontano, facilmente riconoscibile al primo sguardo e, soprattutto, irresistibile a chi lo osserva. 
Altro tema fondamentale per l’arte, oltre che per la vita stessa, di Toulouse-Lautrec è stato il suo rapporto con le “ragazze” delle maison close, al pari di quello con le cantanti, attrici e ballerine dei café-concert. In mostra è presente la serie Elles, dedicata alla descrizione della vita nelle case chiuse, tra gli indiscussi capolavori di Toulouse-Lautrec e di tutta l’arte di fine Ottocento. 
A chiudere la mostra è la sezione dedicata alle affiche e dalla quale emerge la prorompente modernità di Toulouse-Lautrec, rappresentata nella forma e nei colori utilizzati, ma anche nei suoi contenuti, che testimoniano la grande attenzione da parte dell’artista per gli aspetti della vita a lui contemporanea, dal romanzo best-seller alla moda del ciclismo, divenuto fenomeno di élite, alla raffigurazione di un automobilista alla guida di una delle prime vetture. 

 


GALLERIA Il mondo fuggevole di Toulouse-Lautrec