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Il meraviglioso mondo della natura tra arte e scienza in mostra a Palazzo Reale

Il meraviglioso mondo della natura tra arte e scienza in mostra a Palazzo Reale – La Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale risuona del cinguettio di uccelli, per accogliere i visitatori di una straordinaria e scenografica mostra dedicata alle meraviglie della natura. Oggi apre infatti al pubblico la mostra “Il meraviglioso mondo della natura. Una favola tra arte, mito e scienza”, visitabile fino al 14 luglio.
Cuore della mostra, curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa (storici dell’arte e docenti all’Università degli Studi di Milano) è la natura nella sua complessa e meravigliosa varietà.
L’originale progetto espositivo, promosso e prodotto dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale 24 ORE CulturaGruppo 24 ORE, coniuga arte e scienza sotto il comune denominatore della natura, rappresentata nelle sue centinaia di varietà animali e vegetali.
L’appuntamento pensato in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci che consentirà ai visitatori uno sguardo spettacolare sulla rappresentazione artistica della natura, lungo un arco cronologico che va dal XV al XVII secolo, con un’attenzione particolare allo scenario lombardo.
In particolare, la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale è stata trasformata per accogliere il Ciclo di Orfeo, un gioiello unico dell’arte del Seicento, finalmente riproposto nella sua forma e sequenza originaria.
Lo spettacolare allestimento scenografico è curato dalla scenografa Margherita Palli, il cui nome è indissolubilmente legato a Luca Ronconi

A fare da prologo alla mostra è un famoso codice tardogotico lombardo, la “Historia plantarum” della Biblioteca Casanatense di Roma, ricco di centinaia di illustrazioni tratte dal mondo delle piante e degli animali. Una pagina del codice, con l’immagine di un gatto, è messa in dialogo con un disegno di Leonardo da Vinci della Biblioteca Ambrosiana: il confronto indica al pubblico che, in un caso, il soggetto è stato ripreso da modelli grafici preesistenti, forse a partire da un animale morto; nell’altro è stato sottratto al fluire incessante della vita.
Nella sala successiva si assiste a un secondo confronto, con la “Canestra di frutta” del Caravaggio affiancata al “Piatto metallico con pesche” di Giovanni Ambrogio Figino: due primizie della natura morta occidentale, realizzate, sullo scorcio del Cinquecento, in uno stretto giro d’anni da due pittori lombardi.
Il protagonista assoluto della mostra è tuttavia uno dei più singolari complessi figurativi del XVII secolo in Italia, il “Ciclo di Orfeo”, commissionato da Alessandro Visconti per il proprio palazzo di Milano negli anni ’70 del XVII secolo e ospitato in Palazzo Sormani dal 1877, dove è stato riallestito nei primissimi anni del Novecento e dove è divenuto noto come “Sala del Grechetto”.
Il ciclo, che fa parte delle Raccolte Civiche del Comune di Milano, è composto di 23 tele, alcune di notevoli dimensioni, che raffigurano più di 200 differenti animali a grandezza naturale che si rincorrono in un panorama fluido, accompagnati da pochissime figure umane, tra cui un Orfeo incantatore e un piccolo Bacco. Un paesaggio fantastico, che sorprende per animali di ogni specie, comuni ed esotici e figurazioni fantastiche, come l’unicorno. Un unicum nella produzione figurativa italiana, sia per le dimensioni che per la quantità di specie animali e vegetali raffigurate.
Il “Ciclo di Orfeo” potrà essere ammirato nella Sala delle Cariatidi a 360 gradi secondo l’antico assetto e la verosimile sequenza originaria con cui si doveva presentare quando fu realizzato per Palazzo Visconti (poi diventato Lunati, poi Verri) in via Monte Napoleone, e da lì in seguito smontato per approdare infine, fortemente manomesso, nella sala di Palazzo Sormani.
Il ciclo di tele verrà fatto risorgere con un allestimento che è il frutto di studi recenti e del recupero di antiche testimonianze visive e documentarie. Nella ricostruzione scenografica della sala di Palazzo Verri, grande risalto verrà dato all’illuminazione, a cura di Pasquale Mari, forte di una specifica attività per il teatro e il cinema, e alla pittura illusionistica a cura dello specialista Rinaldo Rinaldi, che ricostruirà il lambris, le finestre, gli scuri e il soffitto della sala, offrendo al visitatore un’atmosfera quanto più vicina all’originale.
Nell’inedito concept di questa mostra, la natura potrà essere ammirata non solo attraverso la raffigurazione artistica, ma anche tramite l’osservazione diretta di oltre 160 esemplari di mammiferi, uccelli, pesci, rettili e invertebrati provenienti dal Museo di Storia Naturale e dall’Acquario di Milano e dal MUSE di Trento.
I visitatori infatti potranno riconoscere gli stessi animali che animano le tele del “Ciclo di Orfeo” camminando tra gli esemplari esposti, che saranno ammirati all’interno di una sorta di “sala delle meraviglie”, ricostruita sempre nella Sala delle Cariatidi.

 


GALLERY Il meraviglioso mondo della natura