Il giardino dei ciliegi di Cechov al Piccolo Teatro Strehler

Il giardino dei ciliegi di Cechov al Piccolo Teatro Strehler – Dal 23 al 26 novembre il Piccolo Teatro Strehler va in scena l’opera più celebre e tragica di Anton Cechov, “Il giardino dei ciliegi”. Il capolavoro indiscusso del grande drammaturgo russo vedrà inoltre un gradito ritorno al prestigioso teatro milanese: quello di Lev Dodin e del Maly Drama Theatre di San Pietroburgo. Al Teatro Strehler approda infatti il loro tour mondiale della rappresentazione dell’ultimo capolavoro teatrale di Anton Cechov.
Rappresentata per la prima volta il 17 gennaio 1904 al Teatro d’Arte di Mosca, l’opera fu concepita da Cechov come una commedia, dal momento che contiene anche elementi tipici della farsa. Tuttavia il regista della prima rappresentazione, Kostantin Stanislavski, la diresse come una tragedia. L’opera ha quindi una duplice natura, e la rappresentazione di Lev Dodin e del Maly Drama Theatre mette in evidenza come l’opera di Cechov sia al contempo una grande tragedia e una Commedia della Storia, della quale noi siamo i personaggi.
L’opera racconta le vicende di un’aristocratica russa e della sua famiglia al ritorno nella loro proprietà (che comprende anche un “giardino di ciliegi”), che deve essere messa all’asta per pagare un’ipoteca. Al centro della storia vi sono le possibilità di conservare la tenuta, che tuttavia la famiglia non sfrutta, per cui alla fine è costretta a lasciare la proprietà; la scena finale mostra la famiglia che se ne va, con il rumore degli alberi abbattuti a fare da sottofondo.
Come spiega lo stesso regista, la vicenda “è diventata una sorta di mito sull’imprevedibilità della storia e sulla sua prevedibilità, sulla perdita di controllo da parte delle persone sulla propria vita e il proprio destino. Ma anche sulla loro sorprendente forza e responsabilità a proposito di quella vita e quel destino e sulla capacità di proteggere se stesse e rimanere veramente se stesse malgrado tutto”.
LOCANDINA Il giardino dei ciliegi
- di Anton Cechov
- regia e adattamento Lev Dodin
- scene Alexander Borovskiy
- luci Damir Ismagilov
- riprese video Alisher Hamidhodgaev
- collaborazione artistica Valery Galendeev
- coordinamento artistico Dina Dodina
- musiche Gilles Thibaut, Paul Misraki, Johann Strauss
- con Ksenia Rappoport, Ekaterina Tarasova, Elizaveta Boiarskaia, Igor Chernevich, Sergei Vlasov, Danila Kozlovskiy, Oleg Ryazantsev, Tatiana Chestakova, Andrei Kondratiev, Nadegda Nekrasova, Polina Prikhodko, Sergey Kuryshev, Stanislav Nikolkiy
- coordinamento musicale Mikhail Alexandrov
- produzione Maly Drama Theatre – Theatre of Europe, Saint-Petersburg
- spettacolo creato con il sostegno del Ministero della Cultura della Federazione russa, Fondazione dell’arte, della scienza e dello sport, e con l’aiuto personale di Alisher Usmanov
- sponsor principale del Maly Drama Theatre – Teatro d’Europa KINEF
- con il supporto del Ministero della Cultura della Federazione russa