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I tronchi fossili di Vilminore e i segreti della Val di Scalve

I tronchi fossili di Vilminore e i segreti della Val di Scalve – Gli alberi ci parlano, e a chi li sa ascoltare possono raccontare storie e segreti che fanno parte anche del nostro patrimonio. Queste enciclopedie viventi sono i protagonisti dell’esposizione “I tronchi fossili di Vilminore di Scalve. La foresta travolta e conservata dai ghiacciai”, che è stata inaugurata martedì 20 dicembre presso il Palazzo Pretorio di via Acerbis 2, a Vilminore di Scalve, sede della Comunità Montana di Scalve. La mostra prende origine dall’omonimo progetto di ricerca che è promosso dal Parco delle Orobie Bergamasche, dal Comune di Vilminore di Scalve e dal BIM dell’Oglio, per fornire un contributo importante alla conoscenza delle più antiche glaciazioni e alle conseguenze da queste prodotte sulla flora bergamasca.
Nel corso dello studio sono stati analizzati alcuni tronchi di larici e pini di oltre 290 anni di età, e l’esposizione permetterà di approfondire queste indagini, grazie ai moderni mezzi multimediali e all’osservazione delle sezioni di un antico tronco fossile e di tronchi di larice di tempi più recenti. In questo modo sarà possibile ricostruire la storia geologica, climatica e quella della biodiversità che caratterizza la Valle di Scalve.
Le indagini e le analisi sono condotte dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali, con il contributo dell’Università Milano Bicocca e di vari ricercatori. Gli studi hanno preso il via in seguito all’eccezionale ritrovamento, nel 2007, di tronchi fossili immersi in depositi lasciati dai ghiacciai alla base di una parete di frana in Valle del Povo, a Vilminore di Scalve. Questi preziosi reperti naturali testimoniano la prima avanzata dei ghiacciai durante l’ultima glaciazione, oltre 50 mila anni fa, quando i ghiacciai travolsero le foreste subalpine che popolavano la valle.

 


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