STORIA

I manoscritti della Biblioteca di Clairvaux disponibili online

I manoscritti della Biblioteca di Clairvaux disponibili online – Nella regione francese della Champagne-Ardenne, nell’odierna località di Ville-sous-la-Ferté, sorge l’Abbazia di Clairvaux, monastero cistercense fondato nel 1115 dal monaco Bernard de Fontaine (1090-1153), meglio noto come Bernardo di Chiaravalle. L’abbazia, una delle quattro cosiddette abbazie primigenie, sarà uno dei centri a partire dai quali si svilupperà l’ordine cistercense.
Divenuta patrimonio della nazione in seguito alla Rivoluzione Francese, fu posta in vendita e nel 1792 fu acquistata da alcuni industriali per installarvi alcune manifatture. Tuttavia, nel 1808 lo Stato rilevò il sito per destinarlo a prigione, che oggi è ospitata negli edifici del XVIII secolo e in parte in costruzioni degli anni ’60 del XX secolo. Nel 1981 l’Abbazia di Clairvaux è stata dichiarata Monumento Storico dal Governo di Francia.
La biblioteca dell’abbazia ha rappresentato un elemento chiave per la diffusione dell’influenza delle idee cistercensi, e nel corso della sua vita ha accumulato una enorme raccolta di manoscritti, frutto dell’intenso lavoro dello scriptorium e delle donazioni dei fedeli e dell’Università di Parigi. Nel 1472 l’allora abate, Pierre de Virey, fece fare un inventario (che si è conservato in tre cataloghi), catalogando più di 1800 volumi (1450 manoscritti e circa 400 incunaboli), dei quali 1115 sono giunti fino ai giorni nostri. Dei volumi inventariati e descritti dall’abate 1018 sono conservati presso la Médiathèque du Grand Troyes (mediateca istituita nel 2002 e che si trova a Troyes), mentre il resto dei documenti sono suddivisi nei centri situati a Montpellier, Mons, Laon, Parigi, Firenze, Londra e Budapest.
La preziosa collezione, che comprende anche i cataloghi della biblioteca medievale, è considerata la più importante del suo genere in Francia, per le dimensioni ma anche per l’eccezionale stato di conservazione dei documenti.
Il fondo bibliotecario di Clairvaux è un ottimo esempio del carattere enciclopedico delle biblioteche medievali, abbracciando discipline come la teologia, il diritto, la medicina e la filosofia.
Proprio per la sua eccezionale importanza, la biblioteca medievale dell’Abbazia di Clairvaux nel 2009 è stata inserita nel programma Memoria del Mondo dell’Unesco, il cui scopo è quello di censire e salvaguardare il patrimonio documentario dell’umanità.
Quello che è il principale fondo francese di tesi medievali conserva capolavori dell’era medievale come la Grande Bibbia di Clairvaux (del XII secolo, è in 5 volumi e splendidamente miniata), le opere di Sant’Agostino e le Lettere di Eloisa ad Abelardo.
In occasione dei 900 anni dalla fondazione dell’abbazia, il patrimonio manoscritto della biblioteca di Clairvaux è stato digitalizzato e reso disponibile online. Presentata il 13 ottobre 2015 presso la Biblioteca Nazionale di Francia (BNF), la Biblioteca Virtuale di Clairvaux è una piattaforma digitale che permette di accedere, gratuitamente, a tutto il capitale medievale della biblioteca medievale. Questa straordinaria piattaforma, unica nel suo genere, offre anche la possibilità di fruire di numerosi contenuti educativi e di intrattenimento, non solo per adulti ma anche per bambini. Inoltre, per avvicinare maggiormente il pubblico è stato lanciato anche un gioco di un’indagine sull’universo di questi manoscritti, che sono condivisi sulla pagina Facebook della Biblioteca Virtuale di Clairvaux.