LIFESTYLE

Giro di Milano… in happy hour #3

Giro di Milano… in happy hour #3 – Ha qui termine il nostro giro di Milano all’insegna del lifestyle meneghino.

ITINERARI TRA COCKTAIL E STORIA, BRERA – Giro di Milano… in happy hour #3

La Storia

Insieme alla zona dei Navigli, Brera è da tempo uno dei quartieri più ambiti della città. Le piccole viuzze che si intersecano, i palazzi sette-ottocenteschi, l’atmosfera distrattamente romantica, fanno di Brera uno scrigno che ancora custodisce i tesori di tempi vicini e lontani. Nulla rimane di quando Brera era la Braida, il campo erboso che qui si estendeva prima che la congregazione degli Umiliati, mille anni fa, costruisse il suo monastero. E nulla rimane del tratto di naviglio della Martesana che attraversava via San Marco, da dove per secoli sono passati approvvigionamenti alimentari e materiali edili per la Bergamasca, ma anche la carta diretta al Corriere della Sera, che conserva la sede al 28 di via Solferino.

Oggi, e da ormai cinquecento anni, il fulcro del quartiere è il Palazzo di Brera, nell’omonima via che poi si trasforma in via Verdi per sfociare in piazza della Scala. L’Osservatorio astronomico, la Biblioteca e le Scuole sono viva testimonianza di quando qui trovarono posto i Gesuiti, il cui ordine venne soppresso nel 1772 ad opera del governo di Maria Teresa d’Austria, in un progressivo processo di laicizzazione della città. A quelle persistenze si sono poi aggiunte altre istituzioni all’interno del Palazzo, che ne fanno una delle istituzioni culturali più importanti della città, ma non solo. L’Orto botanico, l’Istituto lombardo di Scienze e Lettere e l’Accademia di Belle Arti sono proprio viva traccia della Milano illuminista, capitale di una cultura rinnovata sotto il segno dei Lumi. A queste si aggiunse poi, la Pinacoteca, che custodisce alcuni tra i capolavori della pittura più importanti di tutti i tempi, tra cui il Cristo Morto del Mantegna, lo Sposalizio di Raffaello e la Pala Brera di Piero della Francesca. Attorno a questo nucleo si diramano le piccole vie che ospitano negozi e locali, ristoranti e gallerie d’arte, a ricordo degli anni in cui il quartiere era il luogo degli artisti, che qui insegnavano o prendevano lezioni in Accademia, facendo di Brera una piccola Montmartre anni Sessanta.

Il tour

In zona Brera, una delle tappe fondamentali per l’happy hour è senza dubbio il “Radetzky Café”. Grazie all’ambiente luminoso e accogliente, che scommette innanzitutto sullo stile minimal, questo locale ha saputo imporsi come un autentico punto di riferimento per i giovani più “cool” di Milano, che si muovono alla ricerca delle location più esclusive. Il fascino del locale emerge soprattutto durante la stagione estiva quando, nella graziosa piazzetta che lo ospita (Largo La Foppa), si concentrano vere e proprie folle di avventori, che animano la vita del quartiere con il loro chiacchiericcio.

Gli amanti della tranquillità e del relax verranno affascinati dalle atmosfere soft del “Bar Bianco”, uno dei locali più amati dai giovani meneghini. Questa location, che sorge nel cuore del Parco Sempione (a due passi dal Castello Sforzesco e a pochi minuti di distanza da piazza Duomo), raggiunge il massimo splendore durante la stagione estiva, quando viene letteralmente presa d’assalto da turisti e milanesi. L’happy hour che viene servito qui ha ormai fatto scuola, grazie all’ampia offerta di cocktail internazionali e di un ricco e squisito buffet.

Grazie all’arredamento di gusto tipicamente orientale, e alle tinte rosso fuoco dei cuscini e dei puff, “Executive Lounge” accoglie il pubblico con un’atmosfera inconfondibile, a metà strada tra il chill out e lo zen. Questo locale nasce con l’intento di distinguersi dalle altre location meneghine, come dimostrano le inusuali scelte musicali dei dj, sempre lontane dalle playlist radiofoniche. E, naturalmente, non manca una vasta offerta di cocktail e long drink preparati ad arte, che incontrano i gusti dell’affezionata clientela. La posizione dell’Executive Lounge, tra l’altro, è assolutamente strategica: a pochi passi da lì, infatti, sorge l’elegante ed esclusivo Tocqueville, vero e proprio tempio della vita notturna milanese.