Georges de La Tour: l’artista della luce in mostra a Palazzo Reale

Georges de La Tour: l’artista della luce in mostra a Palazzo Reale – Se oggi possiamo conoscere e ammirare l’arte di Georges de La Tour lo dobbiamo soprattutto allo storico dell’arte tedesco Hermann Voss, che nel 1915, dopo due secoli di oblio, riscoprì quello che oggi è giustamente considerato uno dei massimi esponenti dell’arte barocca europea.
A questo enigmatico artista, della cui vita ancora si sa ben poco, è dedicata una eccezionale mostra a Palazzo Reale a Milano, “Georges de La Tour: l’Europa della luce”, inaugurata oggi al pubblico e visitabile fino al 7 giugno. Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, la mostra è a cura della professoressa Francesca Cappelletti e di Thomas Clement Salomon, e vanta un comitato scientifico composto da Pierre Rosenberg (già direttore del Louvre), Gail Feigenbaum (direttrice, Getty Research Institute), Annick Lemoine (direttore, Musée Cognacq‐Jay).
La mostra, la prima in Italia dedicata a Georges de La Tour, propone una nuova riflessione sull’artista francese, la cui opera è ancora oggi avvolta in un alone di mistero. Per questo l’esposizione presenta anche capolavori di altri grandi dell’epoca, come Paulus Bor, Gerrit van Honthorst e Trophime Bigot.
La mostra ha avuto una gestazione lunga e complessa per vari aspetti, non ultimo il numero di prestatori (28, da tre continenti) che ha coinvolto alcune delle più grandi istituzioni internazionali come la National Gallery of Art di Washington D.C., il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, la Frick Collection di New York, il S. Francisco Fine Art Museum, il Chrysler Museum di Norfolk, la National Art Gallery di Leopoli, più una grande partecipazione delle istituzioni museali regionali francesi, come il Musée des Beaux‐Arts di Nantes, il Musée du Mont‐du Piété di Bergues, il Musée départemental d’Art
ancien et contemporain di Epinal, il Museée des Beaux‐Arts di Digione, il Musée Toulouse‐Lautrec di Albi, il Musée départemental Georges de La Tour di Vic‐sur‐Seille, e alcuni importanti musei italiani come la Galleria degli Uffizi, la Pinacoteca Vaticana, la Galleria nazionale d’Arte Antica‐Palazzo
Barberini.
Un’esposizione unica ed eccezionale, anche in considerazione del fatto che, come ebbe a sottolineare Roberto Longhi, in Italia non è presente nessuna opera di La Tour. Inoltre, le opere attribuite con certezza al maestro francese sono circa 40, di cui a Palazzo Reale ne sono esposte 15, più una attribuita.
George de La Tour è stato un finissimo osservatore della realtà quotidiana, da lui rappresentata con un particolare gusto per il naturalismo, cui si unisce un occhio attento ai giochi di luce e ombre.
A Palazzo Reale sarà possibile ammirare indiscussi capolavori come la “Maddalena penitente” della National Gallery of Art di Washington o il magnifico “Educazione della Vergine” della Frick Collection di New York.
Nei suoi dipinti Georges de La Tour rappresentò anche una realtà ambigua, in bilico tra delicatezza e brutalità, come l’emblematico “Suonatore di ghironda col cane” (Musée du Mont-de-Piété di Bergues) e “La rissa tra musici mendicanti” (J. Paul Getty Museum).