FONDATION VALMONT PRESENTA LA MOSTRA “PETER PAN. LA NÉCESSITÉ DU RÊVE”

Venezia, un posto magico che, dal 23 aprile 2022 fino al 26 febbraio 2023, prende le sembianze dell’isola che non c’è per accogliere una mostra fiabesca, dove l’arte incontra libertà e sogno.
Nel cinquecentesco Palazzo Bonvicini ha sede, dal 2019, la Fondation Valmont, nata nel 2015 con la missione di promuovere l’arte in ogni sua forma, ed è proprio questa splendida cornice rinascimentale ad ospitare cinque artisti, chiamati ad esprimersi con il mezzo della moving image, testimoni, come il titolo preannuncia, della necessità di sognare. L’immagine in movimento rappresenta accuratamente l’essenza di Peter Pan, un personaggio che non ha ricordi, non ha memoria, affascinante in quanto capace di vivere solo un flusso presente senza momenti di distacco per contemplare le esperienze vissute dove l’avvenimento successivo prende incessantemente il posto di quello precedente.
La manifestazione espositiva d’arte contemporanea, presentata dal Gruppo Valmont, è curata da Francesca Giubilei e Luca Berta, consulenti indipendenti nella progettazione e gestione di mostre ed eventi artistici a Venezia, fondatori di Veniceartfactory che, con questo tema, ricordano l’importanza, talvolta, di guardare il mondo con gli occhi del nostro bambino interiore, così vicino, eppure così lontano.
OPERE E ARTISTI
Nella cornice incantata plasmata dai tratti caratteristici di Peter Pan, dalla necessità di vivere un sogno perenne e dalla continua fuga dalla realtà, con l’ausilio del movimento viene descritta la visione degli artisti che declinano il tema principale mostrando delle prospettive differenti.
BLESSING IN DISGUISE – DIDIER E VALENTINE GUILLON
Didier Guillon, fondatore, presidente e direttore artistico del Gruppo Valmont, e la figlia Valentine, nella loro opera “Blessing in disguise”, hanno analizzato il tema dell’ambivalenza, dei cambiamenti di stato tra le opposizioni binarie della logica adulta, delineando un luogo non-luogo (Neverland) in cui si contrappongono immagini in bianco e nero della guerra della Vietnam e luminose rappresentazioni di fiori a simboleggiare il movimento hippie del Flower Power, utilizzando la natura come strumento che permette di far fronte, in maniera tangibile, alla brutalità e irrazionalità del conflitto, dando vita, così, alla possibilità concreta di definire nuovi mondi e nuove realtà.
WWW – STEPHANIE BLAKE
Stephanie Blake è un’artista americana che, con delicatezza e poesia, affronta il tema della libertà. Libertà intesa come distacco dalla responsabilità e capacità di dimenticare. La videoinstallazione (prima volta nella carriera della Blake che viene utilizzato il video come forma espressiva), prende il nome di “WWW – Window Wings Wrecked”. Una trilogia di corti che mostrano la recisione dei legami di Peter Pan con la concezione di “passato”, col nido materno, uno sguardo che non si soffermerà più sulle radici, sugli avvenimenti antecedenti al momento della rottura, ma che porterà il personaggio a vivere nella sola proiezione di un infinito presente. Una tempesta impetuosa, un oblò che, dapprima, sembrava così vincolante ora diventa una protezione necessaria, poi la quiete dopo la tempesta, la libertà ritrovata. L’artista ci mostra, infine, una volta plumbea in lontananza che fa da monito, razionale, dell’incertezza del futuro.
TRANSITI. EROS, THANATHOS, CHRONOS – SILVANO RUBINO
Il tema trattato dall’artista italiano Silvano Rubino è quello dell’infinito, della temporalità circolare e della pulsione del desiderio. Peter Pan non vuole ricordare il passato e non può immaginare il futuro, non è un bambino, ma neanche un adulto maturo e responsabile, vive in un tempo sospeso in cui le azioni non hanno conseguenze. Ed è attraverso la mitologia greca che Rubino mostra questa condizione esistenziale. Tre video in cui amore, morte e tempo vengono personificati tramite il susseguirsi di immagini. Un uomo che cammina affannato in una foresta che segue il suo ciclo vitale, prima la neve, poi il disgelo e infine la sua verde rinascita. Il secondo video è caratterizzato da due figure, quella di una giovane donna e di un uomo cupo e senza età, che giocano una partita di scacchi esistenziale e danno vita a una metafora visiva dal carattere ossimorico. Nell’ultimo video il ghiaccio si scioglie diventando acqua e mostrando come il passare del tempo apporti delle inevitabili trasformazioni.
SHADOWS AND FORMS – ISAO
Isao, un artista catalano che trae ispirazione dal Giappone, paese di cui la madre è originaria, si è visto assegnare il tema dell’equilibrio della creatività all’interno di un campo delimitato dal caos anarchico e dalla rigidità della forma. Tema che ha onorato ispirandosi al teatro tradizionale delle ombre cinesi. Due schermi, posizionati per simulare un libro aperto, in cui prendono vita le ombre dei personaggi più caratteristici della storia. Campanellino, il coccodrillo, i pirati e lo stesso Peter con la sua ritrovata compagna oscura, si inseguono a vicenda in un loop infinito che non li fa mai incontrare. L’ombra rappresenta l’inconscio e Peter, abitante di un eterno presente, è solito perderla, Campanellino, invece, è vista come un alter ego del protagonista, la luce che permette di dare vita alle ombre, concreta, pragmatica, leale.
ATLANTIS – GAYLE CHONG KWAN
Ospite d’onore, Gayle Chong Kwan, un’artista britannica che trova ispirazione in oggetti usati e tematiche ecologiche. Nella sua installazione dall’evocativo nome “Atlantis”, l’edificazione di una Atlantide modellata da imballaggi di plastica usati che, soltanto guardandola, fa emergere silenziose grida interiori di preoccupazione per la catastrofica situazione ambientale attuale.
L’esposizione si trova al Palazzo Bonvicini di Venezia, Calle Agnello 2161/A, e sarà visitabile dal 23/04/2022 al 26/02/2023 dal lunedì alla domenica, dalle 10,00 alle 18,00, l’ingresso è libero
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: +39 041 805 0002 – INFO@FONDATIONVALMONT.COM