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EXPO PARIGI 1900: IL “SECOLO BREVE” E LA RIVOLUZIONE DEI FRATELLI LUMIÈRE

EXPO PARIGI 1900: IL “SECOLO BREVE” E LA RIVOLUZIONE DEI FRATELLI LUMIÈRE – A inaugurare il Novecento, ribattezzato il “secolo breve” dallo scrittore e storico britannico Eric Hobsbawm nel suo saggio omonimo del 1994, per la velocità dei progressi tecnologici, sociali, politici ed economici che lo hanno caratterizzato, dal 14 aprile al 10 novembre del 1900 si tiene a Parigi l’Exposition de Paris.
La capitale francese visse un periodo di straordinario rinnovamento in vista dell’apertura dell’importante evento, in occasione del quale furono costruiti alcuni tra i più noti monumenti che caratterizzano ancora oggi la città: la Gare de Lyon, la Gare d’Orsay (che oggi ospita il celebre museo), il Ponte Alessandro III, il Grand Palais e il Petit Palais.
Tra il 1897 e il 1900, in tempo per l’apertura della manifestazione, la città vede inoltre i lavori per la prima linea della Metropolitana di Parigi.
L’esposizione parigina del 1900 fu inoltre testimone del trionfo dei fratelli Auguste e Louis Lumière, inventori del proiettore cinematografico e tra i primi cineasti della storia.

Proprio il 28 dicembre 1895 è ritenuta la data che vede la nascita ufficiale del cinema: si tiene infatti la prima proiezione cinematografica pubblica a pagamento, organizzata dai fratelli Lumière presso il Salon Indien du Grand Café sul Boulevard des Capucines, a Parigi.
Auguste e Louis Lumière erano nati a Besançon, figli dell’imprenditore e fotografo Antoine Lumière. Louis aveva realizzato alcuni miglioramenti al processo fotografico, il più rilevante era il procedimento della lastra secca, un fondamentale punto di passaggio verso la pellicola fotografica.
A partire dal 1892 i due fratelli si dedicarono alla creazione della pellicola cinematografica, e brevettarono un gran numero di procedimenti, tra i quali vi è in particolare il “foro di trascinamento” nella pellicola, come mezzo per trascinarla attraverso la camera e il proiettore. Il 13 febbraio 1895 brevettarono il “cinématographe”, un singolo strumento che funzionava sia da camera sia da proiettore.
Tramite questo strumento, i due fratelli girarono, il 19 marzo 1895, la prima pellicola: si trattava di “L’uscita dalle officine Lumière” (“La Sortie de l’usine Lumière”), il primo film a essere visto dal pubblico, per cui viene solitamente indicato come il punto di partenza della storia del cinema. La pellicola, infatti, era tra i dieci film proiettati nel corso del primo spettacolo organizzato dai fratelli Lumière al Salon Indien du Grand Cafè.
Meno di cinque anni dopo a Parigi si svolge l’esposizione universale che “tiene a battesimo” il Novecento, e alla quale partecipano anche i fratelli Lumière con la loro invenzione.
Nel periodo intercorso tra la prima del 1895 e l’evento parigino del 1900 si sono tenute altre rappresentazioni cinematografiche, in diverse città francesi e in alcune delle principali capitali europee. Parigi, inoltre, ospitava regolari proiezioni, che erano ospitate presso grandi magazzini, caffè e altri locali, come i “music-hall”.

L’esposizione del 1900 offre al nascente cinema la possibilità di un riconoscimento ufficiale e a livello internazionale.
Le rappresentazioni cinematografiche dei fratelli Lumière sono ospitate nella Galerie des Machines, una maestosa struttura in vetro e ferro realizzata nel 1889 in occasione dell’esposizione universale che vide nascere anche la Torre Eiffel. Anche se ormai un po’ demodé, la struttura rappresenta ancora l’ambiente ideale per ospitare le feste, i balli, le cerimonie e le manifestazioni ufficiali legate all’esposizione internazionale. Cuore dell’edificio è l’immensa Salle des Fêtes, di 6.300 metri quadrati, nella quale le feste e le cerimonie si alternano con le proiezioni delle pellicole dei due pionieri del cinema, proiettate su uno schermo gigante.
L’esposizione internazionale del 1900 rappresenta il trionfo del cinema dei fratelli Lumière, che tuttavia nel 1905 chiuderanno definitivamente la loro attività.

Nel frattempo, però, la nuova tecnica si era andata diffondendo in Francia e nel mondo. Il testimone sarà preso da altre figure, tra le quali vi è il parigino Georges Méliès, considerato il secondo padre del cinema (dopo i fratelli Lumière). Definito in seguito come il “Giotto della settima arte”, a lui si devono l’introduzione e la sperimentazione di numerose novità tecniche e narrative, ed è considerato da molti critici come l’inventore della regia cinematografica in senso stretto. Se i fratelli Lumière avevano inventato il cinema in senso tecnico, a Méliès si deve la nascita del cinema come arte.