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EXPO NEW YORK 1939: il nylon, la fibra del futuro

EXPO NEW YORK 1939: il nylon, la fibra del futuro – Siamo ancora a New York, ma facciamo un salto indietro nel tempo, fino al 1939. In quell’anno si tiene la New York World’s Fair, ospitata al Flushing Meadows-Corona Park (la stessa location che ospiterà la s edizione del 1964). Fu un’edizione di enorme successo, con 44 milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo, accorsi per assistere alle meraviglie e alle innovazioni presentate durante l’evento.
Tra gli espositori era presenta anche l’azienda chimica DuPont (E.I. du Pont de Nemours and Company), fondata nel 1802 a Wilmington (Delaware) da Eleuthère Irénée du Pont, allievo del grande chimico francese Antoine Lavoisier. La DuPont presentava ufficialmente la sua straordinaria innovazione: il nylon.
Nei laboratori della società il nylon fu sintetizzato per la prima volta (il 28 febbraio 1935) da Wallace Hume Carothers. Il processo di sintesi, tramite il quale si ottenne la poliesametilenadipamide (o più semplicemente nylon 6,6), venne brevettato nel 1937 e presentato ufficialmente in occasione dell’evento di New York del 1939.
Il nylon fu inizialmente utilizzato per lenze da pesca, filo chirurgico da sutura e per spazzolini da denti, ma in occasione della New York World’s Fair la DuPont presentò anche un’assoluta novità, che avrebbe cambiato la vita delle donne: le calze di nylon. Inutile dire che la loro commercializzazione, a partire dal 1940, fu un enorme successo.
Il nylon era una rivoluzionaria fibra sintetica, estremamente resistente, che si rivelò particolarmente adatto per realizzare le calze femminili, fino ad allora realizzate in seta.
A decretare il successo commerciale del nylon fu anche il fatto che la disponibilità di seta naturale era improvvisamente crollata. La Cina, all’epoca il maggiore produttore di questa preziosa fibra naturale, era stata invasa dal Giappone, e quindi gli Stati Uniti furono costretti a trovare in fretta e furia un’alternativa.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il nylon, descritto come “resistente come l’acciaio e delicato come una tela di ragno”, avrebbe avuto un ruolo cruciale: venne infatti utilizzato per realizzare il milione di paracadute che saranno indispensabili durante il D-Day.