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EXPO LONDRA 1862: Charles Babbage e le origini del computer

EXPO LONDRA 1862: Charles Babbage e le origini del computer – La capitale britannica, tra il 1º maggio e il 1º novembre 1862, ospita la Grande esposizione di Londra (Great London Exposition), che si svolge in un’area non lontana dai giardini Royal Horticultural Society a South Kensington, dove oggi sorgono il Museo di storia naturale e il Museo della scienza.
L’evento fu l’occasione per presentare al pubblico diversi ritrovati e innovazioni dell’industria e della tecnologia, e tra le esposizioni più importanti vi fu anche la macchina analitica realizzata dal matematico e filosofo britannico Charles Babbage (1791-1871), che è considerata il primo prototipo di un computer meccanico, concepito per eseguire operazioni generiche.
Babbage è considerato uno dei primi scienziati proto-informatici, grazie alle macchine da lui progettate. La prima fu la cosiddetta macchina differenziale, un’apparecchiatura meccanica da lui sviluppata per tabulare funzioni polinomiali. La macchina differenziale risultava molto utile poiché i logaritmi e le funzioni trigonometriche potevano essere approssimate con i polinomi grazie alle serie di Taylor. La macchina di Babbage apriva quindi la possibilità di accedere a una vasta gamma di calcoli matematici. La macchina tuttavia rimase allo stadio di prototipo imperfetto. Nel 1991, tuttavia, partendo dai progetti originali di Babbage è stata completata una macchina differenziale perfettamente funzionante, che oggi si trova al Museo della scienza di Londra.
Durante la fase di sviluppo della sua macchina differenziale, Babbage si rese conto che era possibile ideare una macchina generica, che era molto più potente e aveva inoltre utilità pratiche più interessanti. Nacque quindi il progetto della macchina analitica, che sarà quella esposta nel 1862 a Londra. Si trattava di una macchina che non si sarebbe limitata ai calcoli matematici, ma che avrebbe potuto elaborare anche “ragionamenti” complessi.
È molto probabile che Babbage abbia tratto ispirazione per il suo geniale progetto dallo sviluppo che l’orologeria aveva avuto a partire dal XVIII secolo, sviluppo che aveva inoltre portato alla nascita di una sorta di artigianato degli “automi” (che all’epoca rappresentavano soprattutto una fonte di divertimento) e in particolare dal telaio messo a punto da J.M. Jacquard, che poteva essere programmato.
La macchina analitica è universalmente riconosciuta come il primo prototipo di calcolatore generico complesso, ed è basato su un sistema di “input”, un sistema per elaborare i dati chiamato “Mill” (cioè “mulino”) e un sistema di “output”. Si tratta dello stesso schema che un secolo più tardi sarà utilizzato per creare il primo computer.
Secondo il progetto di Babbage, la macchina analitica sarebbe stata alimentata da un motore a vapore, e avrebbe avuto dimensioni ragguardevoli (30 metri di larghezza e 10 di profondità). I dati d’ingresso e il programma sarebbero stati inseriti attraverso l’uso di schede preforate (metodo già usato per programmare i telai meccanici dell’epoca). I dati di uscita sarebbero stati prodotti da uno stampatore e da un arco in grado di tracciare curve.
La macchina analitica di Babbage, tuttavia, sarebbe stata solo parzialmente realizzata. Nel 1991 il Museo delle Scienze di Londra (così come aveva fatto per la macchina differenziale) ha realizzato un modello completo e funzionante della macchina di Babbage.