EXPO CHICAGO 1893: la storia della matita gialla

EXPO CHICAGO 1893: la storia della matita gialla – L’esposizione internazionale svoltasi a Chicago nel 1893, ufficialmente nota come Fiera Colombiana di Chicago o Fiera Mondiale Colombiana, vide il debutto ufficiale di numerose innovazioni, tra cui anche un oggetto che ancora oggi usiamo quotidianamente, per lavoro e per svago: la matita.
La storia della matita, così come la intendiamo oggi, è piuttosto recente, e ha inizio nella Francia del 1790. Il suo ideatore fu il pittore, chimico e inventore Nicolas-Jacques Conté (1755-1805), che ebbe la geniale idea di incastonare la mina in un corpo in legno. Prima infatti per disegnare si utilizzavano carboncini, pastelli o stecche di grafite prive di rivestimento. L’idea di Conté nasceva da necessità economiche, per risparmiare sull’acquisto dei blocchetti di grafite pura (provenienti dall’Inghilterra). L’inventore francese decide di usare la più economica polvere di grafite, che viene pressata e impacchettata nel legno. In un’epoca in cui il disegno era un’attività ricreativa che stava riscuotendo un enorme successo, anche tra i “dilettanti”, l’innovazione di Conté incontrò i favori di un vasto pubblico, che con le matite rivestite non doveva più preoccuparsi di sporcarsi mani o abiti mentre disegnava.
Per avere tuttavia la matita che siamo soliti utilizzare ancora oggi, ovvero dipinta esternamente, si dovrà appunto attendere il 1893, quando durante l’evento di Chicago l’industria austriaca Koh-I-Noor fece conoscere al grande pubblico l’iconica matita gialla, archetipo e simbolo stesso di tale piccolo e utilissimo strumento. La scelta di dipingere la parte esterna della matita si dovette probabilmente al desiderio di mascherare le imperfezioni del legno (per realizzare un oggetto molto economico non era infatti possibile usare materiali pregiati). La scelta del colore ha invece fatto nascere varie ipotesi. Tra le più accreditate vi sarebbe il motivo nazionalistico (il giallo era il colore dell’impero austro-ungarico) oppure quella che rimanda alla Cina, dove il giallo era il colore riservato all’imperatore.