EXPOEXPO STORIA

EXPO 1998 LISBONA

EXPO 1998 LISBONA – Per celebrare i 500 anni dall’arrivo del navigatore portoghese Vasco da Gama in India (avvenuto nel 1498), nel 1998 Lisbona ha ospitato una esposizione specializzata, che si è tenuta dal 22 maggio al 30 settembre. Il tema ufficiale era “Oceani: un’eredità per il futuro”, il cui obiettivo era di sottolineare il ruolo del mare e degli oceani nella realtà attuale e discutere di come portare avanti uno sviluppo sostenibile del pianeta anche con il contributo delle risorse marine, salvaguardando però la ricchezza vitale degli habitat oceanici. L’evento intendeva far nascere nei visitatori un senso di responsabilità verso la conservazione di mari e oceani, in modo da lasciare alle future generazioni l’eredità di un ambiente intatto.
Il tema principale fu poi declinato in quattro sottotemi: “La conoscenza dei Mari, le risorse degli Oceani”, “Gli oceani e l’equilibrio del pianeta”, “Gli oceani e il tempo libero” e “Gli oceani come fonte di ispirazione artistica”.
Per poter sostenere il grande flusso di visitatori, furono realizzate diverse infrastrutture come un nuovo ponte sul Tago, il Ponte Vasco da Gama; inaugurato il 4 aprile 1998, con i suoi 17,2 chilometri di lunghezza all’epoca era il ponte più lungo d’Europa. Fu realizzata inoltre una nuova linea della metropolitana e soprattutto la Gare do Oriente (Stazione d’Oriente), una stazione ferroviaria che rappresenta ancora un nodo cruciale di tutta l’infrastruttura dei trasporti dell’area metropolitana di Lisbona. Disegnata dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, la struttura, in acciaio e vetro, è moderna e tecnologica, senza tuttavia dimenticare la tradizione, richiamata dagli archi dei pilastri e dalla struttura in acciaio, che ricordano le forme delle antiche cattedrali.
L’Expo di Lisbona vide la partecipazione di 146 nazioni, oltre a numerose associazioni internazionali (tra le quali l’Unione Europea, la Croce Rossa Internazionale e le Nazioni Unite) e portoghesi, e alcune aziende (come Portugal Telecom, Swatch, Sony).
Per ospitare il complesso espositivo viene scelta una zona lungo il fiume Tago, nella zona est della città. L’area, nel 1942, era stata sistemata per ospitare un idroscalo, per gli idrovolanti che facevano la spola tra Europa e USA. Quando gli idrovolanti caddero in disuso, sostituiti dai moderni jet, l’area ospitò diverse industrie, magazzini e moli portuali, andando incontro a un profondo degrado. Ristrutturata per ospitare l’Expo del 1998, al termine dell’evento l’area sarà rinominata Parque das Nações (Parco delle Nazioni).
Oltre ai padiglioni delle nazioni e a quelli tematici, nell’area sorse anche un padiglione multifunzionale, il Pavilhão Atlântico, un “open space” che ospitava “Oceans and Utopias”, uno spettacolo multimediale che era un viaggio mozzafiato dalle origini dell’universo fino alla realtà contemporanea, con sezioni dedicate al Big Bang, alle divinità mitologiche, al Diluvio Universale, alle esplorazioni e alle conquiste oceaniche.
Nell’area sorse anche la Torre Vasco da Gama, una struttura in acciaio alta 145 metri dedicata al celebre navigatore e la cui forma richiama la vela di una caravella.
Tra i padiglioni di maggiore successo vi fu l’Oceania Virtual Reality Pavilion, che consisteva in un viaggio virtuale sottomarino verso una immaginaria base sul fondo dell’oceano dove i visitatori avrebbero scoperto i resti di un’antica civiltà e incontrato mostri marini, prima di fare ritorno alla superficie.
Per l’occasione fu realizzato l’Oceanário, un acquario dedicato agli oceani che ancora oggi è tra i più grandi al mondo, formato da 5 ambienti marini differenti e popolato da numerose specie di pesci e mammiferi marini.
Il successo di pubblico dell’Expo di Lisbona (in totale i visitatori furono 11 milioni) fu anche merito delle numerose attività culturali, a partire dai circa 5000 eventi musicali ospitati, cosa che ne fanno uno dei più grandi festival musicali di sempre. Tra le mostre e le esposizioni si segnala in particolare “LeonardoDaVinci@expo98 – La Dinamica dell’Acqua”, oltre a spettacoli teatrali con la rappresentazione di opere di Luís Vaz de Camões (1524-1580), il principale poeta portoghese, che per la sua padronanza della poesia è stato paragonato a Dante e Shakespeare.
Al termine dell’evento, l’area espositiva divenne il Parque das Nações, un parco pubblico nel quale sono stati mantenuti alcuni elementi realizzati per l’Expo, come i giardini, l’Oceanário, la Torre Vasco da Gama e l’Oceania Virtual Reality Pavilion (che però è stato chiuso e demolito nel 2002). Altre infrastrutture sono sopravvissute all’evento del 1998, e tra queste vi sono l’entrata principale, che è stata convertita nel Centro Vasco da Gama, un grande centro commerciale. I principali padiglioni sono divenuti la Feira Internacional de Lisboa (il polo fieristico di Lisbona), mentre il Pavilhão Atlântico è divenuto la MEO Arena, un’arena coperta multifunzionale che ospita eventi sportivi, spettacoli e convegni.

 


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