EXPO 1922 RIO DE JANEIRO

EXPO 1922 RIO DE JANEIRO – Nel 1922 il Brasile celebra i 100 anni della sua indipendenza dal Portogallo, e per farlo organizza a Rio de Janeiro la Exposição Internacional do Centenário da Independência, che si svolge dal 7 settembre 1922 al 23 marzo 1923. L’esposizione universale si tiene durante il mandato presidenziale di Epitácio Pessoa, che intendeva in questo modo recuperare consensi in quello che era stato un anno particolarmente difficile per lui (in luglio vi era stata la rivolta del Forte di Copacabana). Pessoa rimarrà presidente del Brasile fino al 15 novembre 1922, quando gli subentrerà Arthur Bernardes.
La sera dell’inaugurazione, dopo una celebrazione nella cattedrale di Rio, tutti i padiglioni e gli edifici dell’esposizione universale furono illuminati, in uno spettacolare gioco di luci.
Dagli altoparlanti fu inoltre trasmessa l’opera “Il Guarany”, di Antônio Carlos Gomes, il più importante musicista e compositore brasiliano del XIX secolo.
L’evento fu l’opportunità per mostrare il crescente sviluppo delle industrie del Brasile, che voleva inoltre presentarsi quale mercato potenziale.
All’esposizione universale parteciparono 14 Paesi (Argentina, Belgio, Cecoslovacchia, Danimarca, Francia, Inghilterra, Italia, Messico, Giappone, Norvegia, Portogallo, Svezia e Stati Uniti), e fu visitata da oltre 3 milioni di persone.
Il sito espositivo sorse lungo la Rio Branco Avenue, in un’area realizzata per l’occasione. Qui si apriva il monumentale ingresso, una porta di 33 metri di altezza, dopo la quale si apriva il Viale delle Nazioni, lungo il quale sorgevano i padiglioni e gli edifici delle rappresentanze straniere. Più avanti si apriva una vasta piazza dove sorgevano i padiglioni rappresentativi del Brasile, edifici maestosi che intendevano testimoniare la ricchezza e le capacità del Paese.
Vi erano padiglioni dedicati alle industrie, al settore della caccia e pesca, all’agricoltura, ai trasporti e alla gioielleria. Non mancavano strutture dove si svolgevano feste e cerimonie.
Il padiglione più importante, anche per dimensioni, era quello brasiliano, nel quale erano esposti esempi della produzione industriale, artigianale e artistica del Paese ospitante.