EXPOEXPO STORIA

EXPO 1913 GAND

EXPO 1913 GAND – Nel 1913 è ancora una volta il Belgio a ospitare l’esposizione universale, e a fregiarsi dell’onore è la bella città di Gand. Dal 6 aprile fino al 31 ottobre la capitale dell’antica contea delle Fiandre ospita quindi l’Expo, che al termine avrà visto la partecipazione di 11 milioni di visitatori.
I temi dell’esposizione erano l’industria, l’arte e la pace, anche se l’anno successivo l’illusione che il progresso avrebbe creato pace e benessere per l’umanità si infranse allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. L’esposizione di Gand rappresentò l’apice della Belle Époque, l’epoca di euforia e frivolezza che sarebbe stata spazzata via dalla tragedia del conflitto bellico che avrebbe devastato l’Europa.
I 130 ettari dell’area espositiva accolsero i padiglioni delle varie nazioni, tra i quali i più grandi erano quelli di Francia, Regno Unito e Belgio. Tra i padiglioni vi erano anche quelli delle maggiori città belghe, ovvero Anversa, Bruxelles, Liegi e Namur.
Il padiglione dedicato al Congo belga era degno di nota, e al suo interno vi era un enorme panorama congolese realizzato dagli artisti belgi Paul Matthieu e Alfred Bastien. Durante il discorso di apertura dell’evento, tenuto il 15 maggio, il re Alberto esortò il parlamento belga a concedere al Congo una maggiore autonomia e a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali.
Il centro cittadino fu sottoposto a un profondo rinnovamento e diversi edifici furono realizzati per l’occasione. Tra questi vi fu la stazione ferroviaria di Gent-Sint-Pieters, completata nel 1912, che sorgeva di fronte al nuovo hotel, il Flandria Palace. Anche il parco pubblico cittadino, il Citadelpark, per l’occasione fu ridisegnato e ristrutturato.
Tra i preparativi fatti per accogliere l’evento vi furono diverse opere di rinnovamento urbano, tra i quali un grande numero di abitazioni lungo la Graslei (la “Riva delle Erbe”), una delle due banchine (insieme alla Korenlei, la “Riva del Grano”) che sorgono lungo il fiume Leie (Lys), attraversa il centro della città. L’esposizione fu anche l’occasione per realizzare il ponte neogotico di San Michele.
Fu anche creata una città artificiale, chiamata Oud Vlaenderen. Non era tuttavia una novità dal momento che anche in precedenti esposizioni si era visto il sorgere di cittadelle o quartieri ricreati ad hoc per testimoniare il passato della città ospitante. La cittadella di Oud Vlaenderen, nella quale erano ricreati edifici tipici del XV, XVI e XVII secolo, era separata rispetto all’area espositiva, ma ebbe comunque un enorme successo di pubblico.
Ad accogliere i visitatori, nella vasta area antistante l’ingresso all’esposizione, vi era un grande gruppo scultoreo realizzato per l’occasione. La scultura, oggi all’interno del cosiddetto “Quartiere dei Milionari”, raffigura l’eccezionale cavallo Baiardo insieme ai quattro figli del duca Aimone (Guicciardo, Alardo, Riccardo e Rinaldo), personaggi dell’omonimo romanzo cavalleresco del XIII secolo legato a Carlo Magno.
Tra i protagonisti dell’esposizione del 1913 vi fu anche il grande ballerino russo Nijinskij, che si esibì insieme alla compagnia di ballo russa.
Merita poi una citazione particolare il rinomato cioccolataio greco Leonidas Kestekides, che dopo aver partecipato all’esposizione di Bruxelles del 1910 fece ritorno in Belgio in occasione dell’evento di Gand del 1913. In seguito, Leonidas si sarebbe stabilito definitivamente in Belgio, fondando la famosa Leonidas, ancora oggi tra i maggiori produttori al mondo di cioccolato.
Tra le mostre che costellarono l’evento, particolarmente apprezzate furono il festival dedicato al giardinaggio e l’esposizione di macchinari tessili.
Da segnalare anche che durante lo svolgimento della manifestazione, fu realizzato il primo volo del servizio aereo postale belga.

 


GALLERY EXPO 1913 GAND

[Not a valid template]