EXPO STORIA

EXPO 1862 LONDRA

EXPO 1862 LONDRA

Con il titolo di Great London Exposition, Expo 1862 Londra si tenne dal 1° maggio al 1° novembre 1862, in un’area della città grande 9 ettari (South Kensington), che ancora oggi ospita importanti musei, come il Natural History Museum (Museo di Storia naturale) e il Science Museum (museo della Scienza di Londra). Il tema di fondo fu quello di presentare i più recenti ritrovati della scienza e della tecnica mondiali.

36 furono i Paesi partecipanti e l’Esposizione attirò la bellezza di 6.100.000 visitatori, stabilendo così un record, a partire dalla precedente Expo 1851. Modesto il profitto a fine bilancio (meno di 800 sterline di ricavi), ma per lo meno non ci furono ammanchi: venne spesa la ragguardevole cifra complessiva di 458.842 sterline, ma ne vennero incassate 459.632.

L’architetto che curò la realizzazione dei padiglioni fu Francis Fowke (1823-1865) e il suo lavoro venne così apprezzatto che fu proposto di rendere permanenti le strutture; la richiesta cadde tuttavia nel vuoto, dato che il Parlamento decise, a fine Expo, di procedere allo smantellamento, al fine di reimpiegare i materiali per la costruzione di un nuovo imponente palazzo dedicato all’educazione e all’intrattenimento, l‘Alexandria Palace (1873).

La Royal Society of Arts, che sponsorizzò Expo 1862, decise di commissionare brani musicali per celebrare l’inaugurazione dell’Esp0sizione Universale, e per l’occasione vennero incaricati quattro musicisti: Giacomo Meyerbeer (Germania), Daniel-François-Esprit Auber (Francia), William Sterndale Bennett (Gran Bretagna) e Giuseppe Verdi (che rappresentava un’Italia unificata da circa un anno). In prima istanza, al posto di Verdi, venne interpellato Gioachino Rossini, che però rifiutò poiché si trovava già in ritiro presso la campagna parigina di Passy. Proprio sull’Inno delle Nazioni di Verdi nacque un caso, che portò all’esclusione di tale opera dalla cerimonia d’apertura: nella parte terminale dell’Inno, Verdi introdusse un piccolo passaggio che rimandava alla Marsigliese della Repubblica di Francia, in aperto contrasto con la politica di Napoleone III. Ciò determinò l’esclusione del brano, che però fece il suo debutto al Her Majesty’s Theatre di Londra qualche giorno più tardi rispetto all’inaugurazione di Expo 1862.


EXPO 1862 LONDRA – MEMORABILIA e IMPREVISTI

MEMORABILIA

  • Venne presentata la macchina analitica di Charles Babbage, l’antenato del nostro computer.
  • Venne mostrato per la prima volta un tipo di gomma ricavato dal caucciù.
  • Il convertitore Bessemer fu il primo forno industriale (inventato nel 1856 dall’ingegnere Henry Bessemer) per la produzione di acciaio a partire da ghisa fusa, e venne presentato proprio a Expo 1862.
  • La London and North Western Railway (la compagnia ferroviaria britannica) presentò un partiolare modello di locomotiva (il n. 531 “Lady of the Lake”),  destinato a treni adibiti al trasporto di passeggeri .
  • In occasione di Expo 1862, si tenne anche un campionato internazionale di scacchi, che vide vincitore Karl Ernst Adolf Anderssen, uno dei massimi scacchisti della sua epoca.

IMPREVISTI

  • All’apertura di Expo 1862, uno dei membri del Parlamento britannico, il settantenne Robert Aglionby Slaney (1791-1862) franò a terra a causa di un dislivello tra pavimento e piattaforma. Ciononostante, volle proseguire la sua visita, seppure con una gamba ferita, ma pochi giorni più tardi la cancrena lo divorò e morì nello stesso anno.

GALLERY EXPO 1862 LONDRA


VIDEO EXPO 1862 LONDRA

  • Giacomo Meyerbeer – Fest-Ouvertüre im Marschstyl for the London Expo 1862

  • Grand Exhibition Overture by Auber

  • Verdi – Inno delle nazioni – Hymn of the Nations