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Estate sul Bodensee, idee di viaggio sul Lago di Costanza

Passare da un’escursione in montagna al relax in riva al lago, dalla quiete della campagna alla vivacità di città ricche di storia, cultura, divertimento e, ancora, avere il piacere di gustare menu da gourmet e bere vini, letteralmente, principeschi. Come abbiamo già avuto modo di raccontare, la regione internazionale che circonda il Bodensee (il lago di Costanza), e che è formata da territori di Austria, Svizzera, Germania e Principato del Liechtenstein, ha una tale varietà di attrattive che ne fanno una meta ideale per una vacanza in cui la parola “noia” non ha significato. Ecco alcuni suggerimenti per questa estate.

Percorso nel bosco © Liechtenstein Marketing

Per gli amanti della montagna

Piccolo com’è (160 kmq, come le città di Milano e Bergamo messe insieme, ma con poco più di 38.000 abitanti), stretto tra i cantoni svizzeri di San Gallo e dei Grigioni e il Vorarlberg austriaco, il Principato del Liechtenstein è tutto sulle Alpi, con cime che arrivano a 2600 metri di altitudine, villaggi, boschi e prati che si susseguono in un continuo saliscendi. Conclusione: ci sono più di 400 km di sentieri segnati, con passeggiate facili e piacevoli per tutti e camminate per chi è più esperto. Un itinerario, il Liechtenstein Weg, in 75 km da fare a tappe (un servizio trasporto bagagli assicura il viaggiare leggeri) percorre, invece, tutto il principato collegando gli 11 comuni del Paese, occasione per scoprire paesaggi naturali di grande bellezza e anche la sua storia e la sua cultura. E a proposito di cultura, dal paesino walser di Triesenberg (dove c’è un Museo dedicato a questa popolazione e un buon ristorante l’Edelweiss nel segno della tradizione) parte il percorso circolare chiamato Sagenweg, il sentiero delle leggende: lungo 11,8 km, con un dislivello di 420 metri, è suddiviso in tre parti e offre splendidi panorami sulla valle del Reno… oltre a incontri con spaventosi personaggi (in legno!) protagonisti di altrettanto “spaventose” storie. Da farsi raccontare.

Pfänderbahn e vista su Bregenz © Kristina Stalnionyte

Bastano sei minuti di cabinovia dal centro città di Bregenz (siamo in Austria) per salire ai 1064 metri del Pfänder, la montagna che sovrasta il lago da questa sponda. In alternativa, si può scegliere di percorrere il classico sentiero Gschlierfweg, con un dslivello di 600 metri, per arrivare in cima in un’ora e mezza o, ancora, partendo dalla città alta, raggiungere la vetta in un paio d’ore, con tappe intermedie (Gebhardsberg 596 metri e Fluh 743 metri), mete ideali anche per una gita più breve. La vista dal Pfänder è, cme si dice, mozzafiato: prati, boschi, cime innevate, villaggi costieri e il lago a perdità d’occhio, un insieme senza confini. Dal Pfänder partono, poi, altri sentieri per camminate ed escursioni, tutti segnalati. Se ci si ferma, invece, in quota è piacevole e divertente seguire il percorso circolare dell’Alpenwildpark, il Parco faunistico con cervi, mufloni, stambecchi, marmotte, maiali selvatici visti da vicino. E si ritorna un po’ bambini.

 

Relax sul Lago di Costanza

Che cosa c’è di meglio per rilassarsi di un’isola con una tradizione monastica durata mille anni? Parliamo di Reichenau, l’isola più grande del lago e sito Unesco, raggiungibile attraverso un terrapieno dalla città di Costanza, in Germania. Il potente e splendido passato del monastero di Reichenau è oggi testimoniato da tre chiese romaniche, le sole rimaste delle due decine che esistevano un tempo. Particolarmente suggestiva e preziosa quella di San Giorgio, merito del ciclo di pitture murali, precedenti all’anno Mille, che raccontano i miracoli di Cristo, una sorta di storia a fumetti, con immagini semplici da capire perché il significato doveva arrivare anche ai più umili e molto realistiche: nella resurrezione di Lazzaro, al momento di riesumare il corpo, due figure si tappano umanamente il naso per il cattivo odore.

Collegiata e giardino d´erbe © Helmuth Scham

Dal passato, e più precisamente dall’abate Walahfrid che nell’827 scrisse Hortulus, trattato sull’orticoltura, arriva anche la fama attuale di Reichenau, conosciuta, oltre che per i vigneti che dai suoi pendii digradano dolcemente verso il Bodensee, come isola vocata da sempre, appunto, alla coltivazione di ortaggi e verdure. Il paesaggio è idilliaco e trasmette pace, un ambiente ideale per passeggiare, andare in bicicletta, riposarsi in riva al lago.

Anche scivolare sull’acqua è un buon modo di lasciarsi alle spalle la frenesia abituale che regola il quotidiano, sia che si scelga di utilizzare la fitta rete di traghetti con bandiera tedesca, austriaca e svizzera, la cosiddetta Weisse Flotte – Flotta Bianca, per raggiungere le varie località del Bodensee sia che si decida per un tour a tema. Ed ecco, quindi, il piacere di arrivare dall’acqua a Mainau, la meravigliosa isola dei fiori (dove, fino a settembre si schiudono, tra l’altro, mille varietà di rose), salpando in battello da Unteruhldingen, sulla sponda opposta del lago, invece di passare dal ponte che, da Costanza, la collega alla terraferma. O ancora, navigare in territorio svizzero lungo il Reno e la parte di lago chiamata Untersee. Sulla rotta Sciaffusa – Kreuzlingen/Costanza si può scegliere di salire e scendere nei vari porti per visitare cittadine e villaggi medievali oppure concedersi una crociera al tramonto con aperitivo o ancora salpare per ammirare l’imponente spettacolo delle cascate del Reno, le più grandi d’Europa con un salto di 21 metri.

© Achim Mende

Le città da visitare sul Lago di Costanza 

San Gallo in Svizzera, Costanza in Germania, Bregenz in Austria, Vaduz capitale del Liechtenstein. La prima a una ventina di minuti dal Bodensee, l’ultima a poco più di mezz’ora, le altre due affacciate sul lago. Atmosfere diverse, ma città tutte vivaci, ricche di storia e arte, piacevoli da scoprire, piene di verde… e di bei negozi. E ognuna con più di un must see.

San Gallo

San Gallo, ad esempio, è una bellissima città tra due colline, famosa per i pizzi e i tessuti fin dal Medioevo (l’interessante Museo tessile è in Vadianstrasse e ospita collezioni dall’antico Egitto ai giorni nostri) e per le finestre a bovindo, riccamente decorate e una più suggestiva dell’altra. Ma lo splendore si ammira nella stupefacente biblioteca del complesso dell’Abbazia benedettina, Patrimonio Unesco. È accanto alla cattedrale barocca, risale al 1755 ed è in stile rococò: un trionfo di legni intarsiati, stucchi e affreschi a fare da contorno a più di 150mila volumi e documenti, manoscritti e pergamene. Da rimanere a bocca aperta.

San Gallo © Andre Meier Schweiz Tourismus

Costanza

Costanza è la città più grande del lago, emblema dell’internazionalità di questa regione. Un ruolo, questo, che si porta dal passato, da quando cioè, tra il 1414 e il 1418, ospitò il Concilio per porre fine allo scisma d’Occidente e mettere ordine nella Chiesa cattolica di allora che contava ben tre Papi.

“Attaccata” alla Svizzera e quindi risparmiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, nelle sue parti più antiche, l’Altstadt e il Niederburg, è un museo a cielo aperto di case medievali con facciate a graticcio o affrescate, porte-torri, stradine silenziose: un viaggio a ritroso nel tempo, davvero unico. Ma ovunque si trovano vestigia della sua storia: edifici, statue, fontane… come la Kaiserbrunnen, la Fontana dell’Imperatore, che con la Marktstätte, la piazza del mercato, può essere il punto d’inizio per un tour di shopping di qualità e soste piacevoli come da Das Voglhaus  originale caffé-negozio dove è impossibile non fare acquisti e peccare di gola.

Costanza © Dagmar Schwelle

Bregenz

Torre Martin © Gregor Lengler / Vorarlberg Tourismus

A Bregenz, le architetture barocche, neoclassiche e contemporanee si fondono in una perfetta armonia in Kornmarktplatz, dove ammirare la cappella di San Giovanni Nepomuceno accanto all’Ufficio postale di fine Ottocento, alle vetrate della Kunsthaus e alla struttura tutta fiori del Museo Vorarlberg, fiori che altro non sono che fondi di bottiglie di plastica opportunamente trasformati. La Città alta, dominata dalla seicentesca Torre di San Martino, su cui salire per avere una vista panoramica, ha un’atmosfera, invece, quasi fiabesca con il vecchio Municipio con la facciata a graticcio, il castello, le case affrescate, l’antica porta, le mura. Ma è sul lungolago dove si passeggia circondati da fiori e piante che c’è l’attrazione più famosa della città: l’ingegnoso palcoscenico sull’acqua, il più grande del mondo, che ogni anno ospita il Festival di Bregenz, dedicato, tra l’altro, all’opera. Quest’estate, in cartellone dal 20/7 al 21/8, si rappresenta Madama Butterfly di Puccini e la scenografia sarà come sempre la più fantastica e spettacolare che si possa immaginare.

Vaduz

Camera del tesoro © Sven Beham

Anche nel centro di Vaduz, zona pedonale, edifici di vari stili si alternano tra loro, dal neobarocco dell’antica sede del Governo alle moderne linee geometriche del nuovo Parlamento, costruito utilizzando un milione di mattoni clinker, dal cubo nero del Kunstmuseum, il museo d’arte, al cubo bianco dell’Hilti Art Foundation, dalle solide forme quattrocentesche del Landesmuseum, il museo nazionale, all’altrettanto solida struttura, la prima nel Paese con telaio in acciaio e costruita nel 1934, che ospita il curioso Museo postale. E se, a proposito di posta, non passano inosservati i 35 francobolli di grandi dimensioni disegnati sulla pavimentazione di questo cosiddetto Miglio dei Musei, sparse per il centro si trovano anche opere di grandi dimensioni come la Donna sdraiata in bronzo di Fernando Botero o il Grande cavallo, sempre in bronzo, di Nag Arnoldi. Uno scrigno prezioso è la Camera del tesoro, un breve tunnel avvolto nella penombra, dove sono esposti eterogenei oggetti e manufatti, regali delle case reali ai principi del Liechtenstein oppure da loro collezionati. C’è una copia della corona principesca, il guanto destro dell’armatura dell’imperatore Massimiliano II, splendide uova di Fabergé, persino due frammenti di rocce lunari arrivate con le missioni Apollo 11 e Apollo 17. Per trovare un concentrato di altri gioielli, e orologi preziosi, basta passeggiare per le vie di Vaduz e guardare le vetrine.

 

Mangiare sul Lago di Costanza: indirizzi e specialità

Pesci di lago e formaggi delle malghe, verdura e frutta fresca, vini eccellenti e ottima birra: il territorio intorno al Bodense è come una dispensa ricca di cibi di qualità, da gustare nei tanti locali, dalle taverne ai ristoranti stellati, dove trovare le ricette della tradizione di ciascun paese eseguite alla lettera o interpretate in maniera più creativa. Tra i molti indirizzi validi, ecco tre suggerimenti.

A San Gallo, il ristorante Schlössli (Zeughausgasse 17) ospitato in un edificio di fine 1500: cucina raffinata, prodotti del territorio e tradizione. In menu, passata di patata blu di San Gallo e fieno, accompagnata da Bratwurst di San Gallo, wurstel IGP tipico della zona, fatto con carne di vitello, speck e latte; lombata di vitello al latte servito con asparago bianco della Valle del Reno, crema di erba cipollina, verdure e patate al forno al rosmarino; per dolce, una variazione di frutta come indicata in un documento dell’Abbazia di San Gallo nell’anno 820: nespolo, pruno e noce. Una cena per intenditori, con vini all’altezza.

Esterno Schlössli © Anna Tina Eberhard

A Bregenz, per un pranzo informale e con tavoli anche all’aperto sul lungolago, il Pier69 (Seestrasse 4): si assaggiano i tipici Vorarlberger Kässpätzle, gli gnocchetti al formaggio, la ancora più tipica Wienerschnitzel, cotoletta alla milanese, servita con patatine fritte e marmellata di mirtilli o patate al prezzemolo e la mitica, per i golosi, Kaiserschmarren: una crêpe alta e soffice, tagliata a tocchetti spolverizzati con zucchero a velo, più un’aggiunta di uvette e mirtilli e accompagnata da salsa di mele.

Sempre a Bregenz, il Freischwimmer/Gösser (Anton Schneider Strasse 1): ambiente contemporaneo molto accogliente, ha nella freschezza e regionalità dei prodotti usati in cucina il suo punto di forza. In menu, piatti classici del Vorarlberg di carne e pesce reinterpretati con stile. Superlative le insalate con ortaggi di Reichenau e formaggi di malga.

E la birra? E i vini? Per la prima, basti pensare che nella regione del Bodensee ci sono 23 birrifici, che il luppolo che si coltiva da queste parti è esportato in tutto il mondo e che già nel 753, nel monastero di San Gallo, si scriveva e si produceva birra. Per quanto riguarda i vini, grazie al microclima che regna intorno al lago e ai diversi terreni, la vite cresce rigogliosa ovunque da più di 1200 anni. Tra i vitigni, la parte del leone la fanno il Müller-Thurghau, nato proprio qui, e lo Spätburgunder, o Pinot Nero, ma si trovano anche Sauvignon Blanc, Chardonnay, Dornfelder…

E i vini principeschi? In realtà lo potremmo dire di tutti, vista la qualità, ma alcuni sono più principeschi degli altri… perché prodotti dal Principe Hans-Adam II del Liechtenstein da uve dei suoi vigneti e nella sua cantina bio, l’Hofkellerei . Si trova a Vaduz, ai piedi del castello dove abita la famiglia principesca. In cantina si possono fare degustazioni, soprattutto di Pinot Noir e Chardonnay, comperare bottiglie e, dal prossimo ottobre, anche sedersi a tavola nel rinnovato ristorante stellato.

© JULIAN KONRAD

 

 

Tutte le informazioni su www.bodensee.eu