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El Greco in mostra a Palazzo Reale

El Greco in mostra a Palazzo Reale – Originale e innovativo, eccentrico e talvolta incompreso: questo e molto altro è El Greco, artista che fu alla costante ricerca di formule artistiche nuove e originali, esplorando linguaggi sconosciuti e personali. A lui è dedicata la grande e inedita mostra a Palazzo Reale, visitabile fino all’11 febbraio 2024. L’eccezionale mostra è promossa dal Comune di Milano Cultura e prodotta da Palazzo Reale e MondoMostre, con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia, ed è curata da Juan Antonio García Castro, Palma Martínez-Burgos García e Thomas Clement Salomon, con il coordinamento scientifico di Mila Ortiz.

 

El Greco, San Martino e il mendicante, 1597-1599, Oil on canvas, 194 x 103 cm, National Gallery of Art Washington ©Courtesy National Gallery of Art, Washington.

Doménikos Theotokópoulos, detto El Greco, nasce a Candia (Creta) nel 1541 e muore a Toledo nel 1614, dopo aver vissuto e lavorato per ben 37 anni nella città spagnola. Nel corso della sua vita avrà modo di esplorare tradizioni e contesti culturali molto diversi, dalla prima esperienza artistica nella Scuola cretese, come pittore di icone, passando poi per l’imprescindibile soggiorno artistico in Italia, Venezia e successivamente Roma, arricchendo il suo stile con elementi manieristici e rinascimentali, traendo ispirazione soprattutto da Tintoretto e Tiziano. Un artista che quindi racchiude in sé pluralità di influenze e contesti culturali molto diversi tra loro e che fanno di El Greco un vero artista europeo “ante litteram”.

 

El Greco, Annunciazione, 1596-1600 Ca., Oil on canvas, 114 x 67 cm, Museo Thyssen-Bornemisza ©Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid.

La mostra presenta ben 41 opere del grande artista spagnolo, con prestigiosi prestiti internazionali, e nasce da una profonda e innovativa riflessione storico-critica, i cui punti di forza sono costituiti dall’attenta riconsiderazione dell’impatto dei modelli italiani nella formazione dell’artista e dall’interpretazione dell’ultimo periodo toledano in termini di consapevole recupero di un’impostazione compositiva in senso lato bizantina. Il percorso espositivo è articolato in 5 sezioni, pensate in modo da tenere costantemente a fuoco il rapporto dell’artista con i luoghi in cui ha vissuto e al contempo offrire ai visitatori una precisa ricostruzione storico-biografica. Parallelamente, una serie di confronti con la grande pittura romana e veneziana (con opere di artisti quali Tintoretto, Jacopo Bassano, Correggio e Tiziano) farà emergere il potente tema del labirinto, a sottolineare come la vita di El Greco sia stata una sorta di immenso romanzo di formazione ambientato tra le capitali culturali del Mediterraneo.
Tra le opere esposte vi sono i celebri San Martino e il mendicante e il Laocoonte della National Gallery di Washington, il Ritratto di Jeronimo De Cevallos del Museo del Prado, le due Annunciazioni del Museo Thyssen-Bornemisza, il San Giovanni e San Francesco delle Gallerie degli Uffizi. La mostra vanta inoltre la presenza di opere straordinarie provenienti da istituzioni ecclesiastiche che per la prima volta arrivano in Italia, quali il Martirio di San Sebastiano della Cattedrale di Palencia, l’Espulsione dei mercanti dal tempio della Chiesa di San Ginés di Madrid e l’Incoronazione della Vergine di Illescas.