Eccellenze profumate: Esxence

Eccellenze profumate: Esxence – È iniziata, riscontrando un grande successo del pubblico, l’edizione 2016 dell’ecellenza della Profumeria Artistica, in mostra sotto il segno dell’infinito per raccontare storie bellissime e profumate.
Il punto di forza di questa edizione si è riconfermato il mettere in contatto i veri protagonisti del settore, per un punto di vista privilegiato sul panorama internazionale della profumeria e la cosmetica selettiva, offerto sia al professionista che al curioso estimatore di fragranze e skincare. Ancora due giorni per scoprire le novità e la storia delle maison più antiche, ma anche le esperienze e le proposte di nuove realtà di grande talento. Tutto questo unito alla possibilità per buyer, retailer e distributori, ma anche per il visitatore, di confrontarsi e ascoltare le fragranti e bellissime storie raccontate in prima persona dalle case madri e dai loro direttori creativi e nasi.
Esxence è un appuntamento irrinunciabile per tutta la community delle fragranze, nel quale si creano e si concretizzano opportunità di business e di approfondimento culturale per questo settore.
A rendere ancora più particolare l’edizione 2016 sono state le installazioni presenti all’interno di The Mall, luogo che ha ospitato Esxence.
L’infinito fa da padrone, nonché filo conduttore di quest’anno, ponendo una domanda ben chiara a chi varca la soglia di Esxence: l’infinito come manifestazione fisica o solamente immaginazione umana? Con questo dubbio si passa dunque alla seconda installazione lo zootropio, una ruota della vita all’interno di un sistema finito con un tempo infinito dove ogni combinazione può ripetersi infinite volte. La terza si pone ancora più interrogativa e riguarda l’infinito scorrere del tempo, come una clessidra che viene continuamente girata. Si affronta così l’infinito dell’immaginazione come forma di pensiero che non segue regole fisse ma volge a infinite variabili, rappresentato dal riciclo di bottiglie di plastica. Si apre poi uno scenario di colori come l’infinito matematico del colore, per raccontare le sue infinite percezioni. Non poteva mancare l’infinito desiderio di conoscenza, dove la luce guida l’uomo nell’infinita ricerca. Si chiude dunque il cerchio con l’infinita ricerca dell’uomo rappresentata da uno specchio: l’oggetto del paradosso dell’infinito.
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