Diana Frescobaldi, intervista alla presidente del Consorzio LAUDEMIO®

Laudemio, come la parte migliore del raccolto, quella che nella tradizione contadina era riservata al signore. Colore brillante, una nota piccante, un prodotto di altissima qualità che nasce da un processo produttivo che segue un rigidissimo protocollo e una cura maniacale di ogni dettaglio. È l’olio LAUDEMIO®, olio extravergine di oliva di altissimo livello nato per valorizzare la tipicità dell’arte olearia toscana.
Presidente del Consorzio LAUDEMIO®, Diana Frescobaldi ci racconta una storia cominciata nel 1988.
Il Consorzio nasce nel 1988. Rispetto al sempre più crescente interesse verso il prodotto oleario, possiamo dire che siete stati dei pionieri…
Senza dubbio. All’epoca l’olio era un prodotto ancora poco considerato. Non esistevano ancora tutte le DOP che esistono oggi. Mentre con il vino si stava già andando verso una sempre maggiore consapevolezza, il mondo dell’olio era ancora fermo a un consumo basico. Esisteva solo una legislazione che dava i parametri dell’olio extra vergine di oliva, ma era qualcosa di molto generico. Sugli scaffali della GDO convivevano prodotti molto costosi e altri molto economici, ma il consumatore nona veva gli strumenti per soppesare le differenze.
In questo panorama, come è nata l’idea di creare il Consorzio LAUDEMIO®?
Mio padre già all’epoca diceva “Un giorno l’olio verrà venduto nelle farmacie”.
Nell’inverno del 1985 ci fu una gelata memorabile nella quale si perse il 90% degli olivi. In seguito a questa catastrofe mio padre pensò a un prodotto che fosse un po’ la Ferrari dell’olio, il meglio del meglio.Coinvolse quindi altri produttori in modo da ideare un marchio che potesse essere privato.
Quali sono le direttive e le accortezze che vi assicurano un prodotto di assoluta eccellenza?
Abbiamo regole interne molto precise che stabiliscono l’area di coltivazione, la tipologia di piante e le tempistiche di raccolta. Gli oliveti delle aziende produttrici devono essere iscritti a un apposito albo che ne individua la tipologia e l’anzianità. Fra le condizioni determinanti figura anche l’idoneità degli oliveti in relazione alla natura dei terreni, che sono spesso sassosi e tenaci, alla loro esposizione e alle varietà coltivate.
La raccolta delle olive viene decisa in base all’andamento stagionale e alle caratteristiche del frutto, ma deve essere effettuata entro il 30 novembre e deve avvenire per distacco diretto. Trent’anni fa i frantoi rimanevano aperti sino a marzo! Il 30 di novembre il frutto è poco maturo, questo significa meno resa ma qualità eccellente.
E poi la frangitura, che avviene rigorosamente a freddo, deve essere effettuata entro 48 ore, ma noi di norma raccogliamo la mattina e frangiamo il pomeriggio. Ovviamente anche i frantoi devono rispondere a precise caratteristiche, per questo ogni anno le aziende che fanno parte del Consorzio devono comunicare entro il 15 ottobre il nome del frantoio a cui intendono appoggiarsi.
In occasione del 30esimo anniversario, avete istituito il Premio LAUDEMIO®, di cui si è appena conclusa la seconda edizione…
Sì, il Premio LAUDEMIO® è nato con con l’obiettivo di promuovere e valorizzare l’olio extravergine di oliva LAUDEMIO® nella cucina di importanti Chef, in assoluto i migliori ambasciatori di un prodotto di qualità. Quello che abbiamo chiesto è stato di valorizzare nei loro piatti l’olio LAUDEMIO® come ingrediente principale, anche nel dessert. Quello che è nato è stato davvero molto interessante, ogni Chef ha interpretato il LAUDEMIO® attraverso un menu di quattro portate, dall’antipasto al dessert.
Il Premio LAUDEMIO® 2018 è stato vinto dallo Chef Claudio Sadler del Ristorante Sadler di Milano, con il piatto “Pancotto al LAUDEMIO® e rosmarino, tuorlo d’uovo cotto nel ghiaccio, croccante di cereali e tartufo nero”.