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COME SOPRAVVIVERE ALLE FESTE…

COME SOPRAVVIVERE ALLE FESTE – Stiamo per essere risucchiati (e molti già hanno valicato il fatidico limite) nell’escalation di pranzi, cene e brindisi in famiglia o tra amici e colleghi e, anche in previsione di “soggiorni forzati” in compagnia dei cosiddetti parenti “delle feste”, che per quasi 365 giorni dribbliamo abilmente, dobbiamo mettere da subito in atto qualche contromisura per arrivare (quasi) indenni al 2016…

IL MANUALE PER SOPRAVVIVERE ALLE FESTE

PER DIGERIRE LA LASAGNATA DI ZIA ANNA… Non potete certo rifiutarvi di assaggiare il polpettone-bomba calorica, che vostra nonna ha preparato con tanto amore, e di sicuro la zia si offenderà a morte se non ingurgitate almeno mezza teglia di lasagne farcite con ogni ben di Dio! Partite all’attacco e, nei giorni precedenti ai tour de force in tavola, assumete cibi ricchi in probiotici (ceppi batterici che attivano la funzionalità intestinale e migliorano le difese immunitarie) quali il kefir – una bevanda ottenuta per fermentazione di latte vaccino, di pecora o di capra – o il miso – ricavato per fermentazione lattica dalla soia gialla e arricchito con cereali (riso, orzo, grano saraceno) e sale marino – molto utile quest’ultimo anche per riequilibrare il pH dell’organismo (è un potente alcalinizzante), oltre che per eliminare scorie e tossine e rivitalizzare gli enzimi digestivi. Per dare brio alla digestione, evitando la sgradevole sensazione di “peso sullo stomaco” e aria nella pancia, si possono sbocconcellare tra un pasto e l’altro frutti che ormai non mancano mai a Natale: l’ananas e la papaia. Il primo è infatti ricco in bromelina e il secondo in papaina, enzimi dalle spiccate proprietà proteolitiche (cioè capaci di frammentare le proteine degli alimenti), oltre che in grado di rilassare e sfiammare l’apparato gastroenterico. Come “pronto-intervento” tenete sempre a portata di mano una bottiglietta in cui avrete miscelato, in parti uguali, la tintura madre di Genziana, Calamo Aromatico e Finocchio: 30 gocce mezz’ora prima dei pasti più difficoltosi (fino a un massimo di 3 vole al giorno) si riveleranno più efficaci quanto l'”idraulico liquido”.

… E PER SMALTIRE LA TOMBOLATA DI FAMIGLIA! Per riscoprire il giusto spirito di una giornata di festa e ritrovare serenità, concedetevi ogni tanto una calda e corroborante tazza di tè nero, un efficace antistress naturale, magari arricchito con gli aromi di vaniglia (ottimo antidepressivo) o cannella (rinforza il sistema nervoso centrale e stimola la creatività).
Non dimenticate che vi troverete circondati da una droga assolutamente legale, grande alleato per ogni situazione di emergenza: il cioccolato! Lo troverete in praline, tavolette, gianduiotti, torte, pandori e panettoni ma, ovviamente, cercate di privilegiare quello fondente con la più alta percentuale di cacao puro. È proprio il cacao l’ingrediente magico: catalizza la produzione di endorfine (oppioidi di produzione endogena), stimola la secrezione di serotonina (l’ormone del buon umore), contiene feniletilamina (fonte di energia immediata), anandamide e teobromina (veri e propri euforizzanti).
Oltre alla cioccolatoterapia, tra le pareti domestiche potete esercitarvi a mettere in pratica tecniche di gelotologia, una disciplina che studia le applicazioni terapeutiche del ridere quotidiano. In poche parole, abbandonatevi alla terapia della risata: esercitatevi a sorridere, prima con leggerezza e via via in modo sempre più spumeggiante, sprigionando risate cristalline e persino prorompenti. Da un lato spiazzerete i musoni e dall’altro eserciterete sul vostro corpo un benefico massaggio, stimolando la respirazione e rivitalizzando l’apparato cardio-vascolare. Sì, ridere fa bene al cuore e riaccende il buon umore e, se vi manca uno stimolo concreto, coinvolgete chi vi sta intorno nella visione di un film dai toni brillanti, ricco di dialoghi stimolanti e di situazioni vivaci. Magari “Parenti serpenti”, un classico di Mario Monicelli che riassume in sé il meglio e il peggio delle riunioni natalizie in famiglia…