Cittamani, l’India (ri)vista da Milano

Cittamani, quando l’India incontra Milano – Molto si è detto e scritto di Cittamani, il ristorante (oramai a quasi due anni dall’apertura) che porta la firma e la maternità di Ritu Dalmia, chef e celebrity indiana che ben conosce ( e ama ) Milano.
Certo come ogni buon ristorante che si rispetti non può avere solo sostenitori, ma colpisce che i “detrattori” si accaniscano su due aspetti: la cucina non del tutto indiana (nel senso più tradizionale del termine) e il conto, diciamo così, non da osteria.
La cucina di Cittamani sono i sapori della terra di origine della chef Dalmia, che dalla sua terra importa tutte le spezie. Ma che incontra la sua vita in giro per il mondo, la sua curiosità, il suo amore per l’Italia e per Milano. Quello che emerge è una cucina sì di tradizione (quella indiana) ma anche di contaminazione. È la cucina di una donna che ha viaggiato e che viaggia, è la cucina indiana proposta a Milano (che forse chi lamenta che non si tratti di una proposta così tradizionale, non sa quali siano esattamente i piatti e i sapori di una cucina che come tutte le cucine etniche può essere “difficile”).
Siamo a Brera, già quartiere bohemienne, ora quartiere chic e modaiolo. Il conto da Cittamani è perfettamente in linea con quello di un qualsiasi ristorante concorrente dello stesso livello, nella stessa zona o in zone simili, con un’equipe di dieci persone solo in cucina e con una chef del calibro di Ritu Dalmia, che in India gestisce sette tra caffè e ristoranti.
Se dunque deciderete di fare visita a Cittamani, sappiate che ad aspettarvi ci saranno un’atmosfera elegante (ma in qualche modo “casual”), un personale davvero attento, che vi regalerà quelle attenzioni equilibrate e senza eccessi, e un menu di contaminazione che porta con sé i sapori dell’India e le incursioni di una Milano che (nonostante tutto) è davvero la mini-megalopoli d’Italia, territorio d’incontro di gusti e culture.
Ottone, marmo, sucupira, pelle e specchi sono i materiali scelti dallo Studio londinese Paolo Cossu Architects. Il risultato è a metà tra la magia dell’Oriente e la funzionalità dell’Occidente, un ambiente nel quale ci si sente accolti con eleganza e discrezione.
Allo stesso modo, anche i profumi e i sapori sono quelli dell’India e del mondo, visti attraverso gli occhi di Ritu: un assaggio di Calcutta, un tocco di Kerala, il cibo di strada di Mumbai, insieme all’internazionalità delle eccellenze regionali italiane che l’hanno stregata negli anni. La materia prima è quasi tutta italiana, scelta personalmente dalla chef nei suoi viaggi lungo lo stivale alla scoperta di piccoli produttori.
E una visita da Cittamani è proprio questo: un viaggio.