“C’era una volta in Giappone”, l’arte del Sol Levante al Museo Poldi Pezzoli

“C’era una volta in Giappone”, l’arte del Sol Levante al Museo Poldi Pezzoli – Maggio vede il ritorno a Milano della rassegna artistica Milano Asian Art, una ricca proposta di mostre ed eventi dedicati all’arte orientale che si snoda nel centro storico cittadino.
All’interno della rassegna si inserisce anche la bella e preziosa mostra che il Museo Poldi Pezzoli dedica all’arte giapponese, “C’era una volta in Giappone”. Visitabile dall’11 maggio al 31 luglio, la mostra accosta due diverse tipologie di opere d’arte giapponese: una selezione dei netsuke e okimono provenienti dalle collezioni del Museo Poldi Pezzoli e alcune fotografie – stampe all’albumina colorate a mano da artisti del tempo e collotipi, provenienti dalla Fondazione “Ada Ceschin e Rosanna Pilone” di Zurigo, concessa in deposito nel 2012 al Museo delle Culture di Lugano.
La mostra è allestita nella Sala del Collezionista ed espone una serie di netsuke che fanno parte della Collezione Lanfranchi, creata dall’industriale Giacinto Ubaldo Lanfranchi e composta da oltre 415 piccolo e preziosi oggetti. La collezione è composta in gran parte da netsuke, le tradizionali piccole sculture giapponesi realizzate in avorio, legno di bosso, osso e corno, ma anche in lacca e porcellana, e che erano utilizzate come fermaglio per assicurare alla cintura alcuni piccoli contenitori o oggetti. Numerosi i soggetti rappresentati, che illustrano il profondo sentimento della natura giapponese e soggetti di vita quotidiana.
Della preziosa collezione fanno parte anche alcuni okimono, termine che indica piccoli oggetti ornamentali in avorio intagliato, simili in alcuni aspetti ai netsuke, ma che si differenziano da questi per le maggiori dimensioni e in quanto privi di funzione pratica, sculture in miniatura di raffinata fattura dalla funzione puramente decorativa.
A queste piccole e preziose opere d’arte si affiancano le fotografie, provenienti dalla Fondazione “Ada Ceschin e Rosanna Pilone”, realizzate da abilissimi artigiani giapponesi e che dialogano magnificamente tra loro per lo stile e le iconografie dei soggetti raffigurati. Realizzate durante l’era Meiji (1868-1912), mostrano scene di vita quotidiana e paesaggi naturali di un Giappone antico e idilliaco, che in pochi decenni sarà spazzato via da una corsa sfrenata alla modernizzazione.
In occasione della mostra, inoltre, sono in programma due conferenze:
– giovedì 25 maggio, ore 18.00: “La fotografia della Scuola di Yokohama”, di Moira Luraschi, ricercatrice del Museo delle Culture di Lugano
– giovedì 8 giugno, ore 18.00: “L’era Meiji. Dal feudalesimo alla rinascita del Giappone nella modernità”, di Keiko Ando, direttrice del Centro di Cultura giapponese di Milano
“L’era Meiji. Dal feudalesimo alla rinascita del Giappone nella modernità”
GALLERY “C’era una volta in Giappone”