CAPPELLA PORTINARI
![Cappella Portinari - By Geobia (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons](https://www.milanoplatinum.com/wp-content/uploads/2016/04/Cappella-Portinari-By-Geobia-Own-work-CC-BY-SA-3.0-via-Wikimedia-Commons-750x563.jpg)
CAPPELLA PORTINARI –
In collaborazione con Milano da Vedere.
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CAPPELLA PORTINARI
Milano spesso regala un tesoro che non ti aspetti. Raggiunta la chiesa di S. Eustorgio, altro punto di enorme interesse della città, ci si inoltra oltre l’abside, dove si rivela un vero e proprio tesoro nazionale. La Cappella Portinari è infatti uno dei punti più alti del primo Rinascimento italiano. Probabilmente opera di Guiniforte Solari, a volerla è stato Pigello Portinari. Non una persona qualunque, ma il “direttore di filiale” del Banco Mediceo, che a Milano aveva sede in via Bossi. Della sede del banco resta poco, a parte lo splendido portale conservato oggi ai musei del Castello, ma la Cappella per fortuna si è conservata come meglio non potrebbe. Il Portinari venne sepolto qui, sotto gli affreschi coloratissimi e delicati del Foppa, all’interno di un sarcofago monumentale opera di Giovanni di Balduccio, allievo del Pisano. La ricchezza e la bellezza della corte rinascimentale sforzesca ha tra i suoi punti di riferimento proprio la Cappella Portinari, ispirata alla Sacrestia Vecchia fiorentina, ma realizzata seguendo un progetto lombardo, grazie all’utilizzo del cotto come da tradizione, anziché del marmo. Una rilettura che troviamo anche nella pittura, meno geometrica e più sfumata grazie alle atmosfere lombarde. Da qui deriva la cosiddetta prospettiva lombarda. Un legame strettissimo, quello tra Milano e la Firenze dei Medici, che in questo monumento trova la sua testimonianza migliore. Per capire Milano non si può prescindere dal visitare questo tesoro.
In collaborazione con Milano da Vedere
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