BOOT 2017, l’incanto di Duesseldorf

BOOT 2017, l’incanto di Duesseldorf –
Lascia sempre senza parole la vista di un 30 mt fuori dall’acqua, poggiato sulle selle all’interno di un padiglione: il BOOT 2017 di Duesseldorf, il salone nautico europeo più grande e completo, inaugura in grande stile il 2017. Mancano il mare e il sole, per dare colore al freddo gennaio tedesco, ma il BOOT ogni anno stupisce con attrazioni alla portata di tutti i visitatori che desiderano svagarsi tra una visita a bordo e un po’ di shopping “nautico”.
Quest’anno si sono superate le aspettative: piscine per surfare in tutta sicurezza, cable surf anche per bambini e una giungla perfettamente ricreata per essere attraversata con lente canoe. I costruttori sono arrivati da tutto il mondo, con le loro barche, grandi e piccole, ed è piacevole e interessante farsi raccontare come hanno portato i loro gioiellini, in questa città sul Reno.
Fa da apripista ai grandi della nautica Europea Princess, con la sua flotta e la maestosa 30 mt, che svetta imponente all’ interno del padiglione 6. Rimanendo in UK, Fairline presenta il nuovo “Squadron 53“, con le ottime finiture che caratterizzano da sempre l’artigianalità inglese.
E tra le italiane come non notare lo stand di Ferretti Group, che quest’anno porta ben 5 modelli tra i diversi marchi: la piccola ed elegantissima Rivamare 38′, presentata già a Cannes 2016, ma in veste blu invece che grigio foca; altrettanto elegante e storica, ma con linee sempre attuali, Riva Virtus 63′; per Pershing, la moderna e “piccola di famiglia” P5X, qui in versione VOLVO D11 IPS950 – 725 H, che spicca per via del suo scafo bianco ghiaccio, accanto alle due Ferretti 450 e Ferretti 700 (al debutto anche quest’ultima al salone tedesco).
Altra eccellenza italiana lo stand di Azimut/Benetti, che non porta novità alla sua gamma, ma imbarcazioni sempre riconoscibili tra il Magellano 50′ e Atlantis 43′; al centro l’ immenso e moderno Azimut 77S, riconoscibile dalla sua particolarissima prua squadrata.
Come non notare, tra le novità, il Trawler 64′ del cantiere turco Sirena Marine, che si butta nel mondo dei motor yacht dopo anni di vela con i marchi Azuree e Euphoria.
E tra le “piccole”, impossibile non menzionare il Frauscher 1414 Demon: questo mezzo di 14 mt che stupisce sia per le linee esterne, ma soprattutto per il layout interno. Mai ci si aspetterebbe un’ altezza simile e uno spazio così ampio e studiato ad arte: ad ogni salone viene riproposto con novità che ne aumentano il valore.
Passeggiare tra queste imbarcazioni, storiche, moderne, fa sentire finalmente una rinnovata fiducia nel futuro della nautica, soprattutto in campo italiano. I nuovi modelli di marchi come Sanlorenzo e Montecarlo yacht mettono in mostra il fatto che finalmente il mercato è in crescita nel mercato e che è anche possibile azzardare proponendo giovani designer, nuove linee e soluzioni innovative in un ambito quasi ucciso dalla crisi passata. Si sente questa bramosia, questa voglia di sperimentare layout e linee azzardate, giocando anche con i colori ed uscendo dai classici “bianco-blu”.
Ci siamo, ci siamo quasi, la nautica si sta riprendendo e l’Italia, come sempre, vanta un posto d’eccellenza.
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